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Compenso gratuito dei professionisti negli appalti

Dal 13.10.2017 al 13.11.2017

Il Consiglio di Stato ha dichiarato legittima, tramite sentenza 4614/2017, la gara bandita nel 2016 dal Comune di Catanzaro per la redazione del Piano Strutturale e del Regolamento edilizio fissando un importo simbolico a base di gara di 1 euro

Il Consiglio di Stato ha dichiarato legittima, tramite sentenza 4614/2017 del 3 ottobre, la gara bandita nel 2016 dal Comune di Catanzaro per la redazione del Piano Strutturale Comunale e del Regolamento edilizio della città fissando un importo simbolico a base di gara di 1 euro, permettendo così agli enti pubblici - e stazioni appaltanti - di bandire gare di affidamento per servizi a titolo gratuito, e ai i professionisti di lavorare senza compenso, a favore del criterio di contenimento della spesa pubblica.

Con questa sentenza il Consiglio di Stato ha ribaltato quindi il dispositivo n. 2435 del 13 dicembre 2016 emessa dal TAR che accoglieva il ricorso presentato dagli Ordini professionali di Catanzaro degli Architetti, Ingegneri, Agronomi, Geologi, Geometri e Periti, con il sostegno dei rispettivi Consigli Nazionali.

Tra altre disposizioni normative (Carta Costituzionale, Codice Civile, Direttiva 2014/24/UE), la sentenza non affronta alcuni aspetti cruciali di quanto disciplinato dal Codice dei contratti pubblici D.Lgs 50/2016 e s.m.i., non considerando infatti, ad esempio, l'art. 24 comma 8 del D.Lgs 50/2016, che prevede obbligatorio l'utilizzo del DM. 17 giugno 2016 c.d. "Decreto Parametri". Obbligatorietà, conquistata su sollecitazione di ANAC e grazie al lavoro svolto dal Consiglio Nazionale degli Architetti con il supporto degli Ordini territoriali, introdotta con il decreto correttivo D.Lgs 19 aprile 2017, n. 56.

Ricordiamo inoltre che è stato presentato dal deputato del Partito Democratico (PD) Giuseppe Berretta alla Camera dei Deputati un disegno di legge, ancora in corso d'esame, che rivaluti il lavoro dei professionisti, rimettendo al centro l’equità delle loro retribuzioni e la qualità delle prestazioni. 

Il Consiglio dell'Ordine degli architetti PPC di Milano condivide la posizione del Consiglio Nazionale degli Architetti ritenendo questa sentenza inaccettabile, lesiva ed offensiva per la dignità professionale degli iscritti, in un momento di difficile trasformazione della professione. Giuseppe Cappochin: “Interverremo con tutte le necessarie azioni per ribaltare le superabili argomentazioni giuridiche che sono alla base della sentenza del Consiglio di Stato avendo come obiettivo il futuro delle città italiane, che meritano progettazioni di qualità, e quello dei professionisti italiani, vero patrimonio culturale, tecnico e scientifico del nostro Paese”.

L'Ordine degli Architetti di Milano cerca di arginare fenomeni simili all'interno delle procedure di affidamento con l'attivazione, come gli altri Ordini provinciali, dell'ONSAI "Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria", istituito dal CNAPPC, attraverso il quale monitora il proprio territorio di competenza intervenendo nel caso in cui vengano riscontrati eventuali errori o mancanze nei bandi di gara.

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