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Premio Neolaureati 2016: i vincitori

Dal 30.11.2016 al 30.12.2016

Il 24 novembre alle 21.15 si è tenuta la premiazione del Premio Neolaureati organizzato dal nostro Ordine e dedicato agli autori delle migliori testi di laurea in architettura, design e pianificazione discusse nell’anno precedente al Politecnico di Milano

Il 24 novembre 2016 alle 21.15 si è tenuta la premiazione del Premio Neolaureati, istituito dall’Ordine degli Architetti di Milano, il quale intende mettere in contatto gli autori delle più meritevoli tesi di laurea sostenute al Politecnico di Milano, nell'anno precedente, con la realtà culturale e professionale del design e dell’architettura, della pianificazione, del paesaggio e della conservazione.

La partecipazione al Premio avviene su segnalazione da parte dei rappresentanti delegati dell’Ordine presso le Commissioni di Laurea del Politecnico e l'edizione 2016 ha registrato un totale 66 tesi e 120 laureati.

Al vincitore viene assegnato un premio in denaro mentre agli autori di tesi meritevoli di menzioni speciali dei buoni acquisto prepagati da utilizzare sullo e-shop della Fondazione dell’Ordine.

La giuria è stata costituita da 5 membri:

Paolo Brambilla, consigliere segretario dell'Ordine degli Architetti di Milano
Donatella Bollani, vice direttore Editoriale Domus
Laura Montedoro, docente del Politecnico di Milano presso il laboratorio di urbanistica
Monica Margarido, architetto 
Stefano Tropea, consigliere dell'Ordine degli Architetti di Milano

Di seguito la classifica del Premio e le relative motivazioni della giuria:

Primo classificato

Borgo di Toiano. Rigenerazione di un paesaggio agricolo: turismo sostenibile e produzione vinicola.

Autori: Valeria Chiozzi, Tommaso Latini

Il tema di progetto è stato affrontato in modo esteso e consapevole; da una parte la rigenerazione del paesaggio agricolo e del tessuto sociale e produttivo, dall’altra l’intervento di recupero e l’estensione della trama edilizia di un borgo rurale. Un campo di sperimentazione strategico per il territorio italiano, caratterizzato dalla piccola dimensione che concentra un’elevata competenza imprenditoriale, oltre ad una storica e apprezzabile qualità architettonica e ad una sedimentata cultura materiale.
 

 

Secondo classificato

Manhattanville Urban Campus, un racconto urbano.

Autori: Manuel Clasadonte, Daniele Demattè, Michela Palmisano

Il campus universitario, in un contesto urbano ad alta densità, viene pensato come uno spazio permeabile, in un continuo confronto dialettico con i principi insediativi di New York e, allo stesso tempo, con le potenzialità generative della tradizione europea. Gli elementi dalla solida identità architettonica definiscono un progetto unitario, dalla forte tridimensionalità formale e dal convincente radicamento nel quartiere e nel suo sistema di relazioni urbane.

Terzo classificato

Mettete una stella nei vostri cannoni.

Autori: Roberto Gherardi, Pierpaolo Gianotti

Forte Sertoli, costruito all’inizio del XX secolo, aveva lo scopo di fronteggiare da lontano il nemico, evitando il suo ingresso nella conca di Tirano. Dopo molti anni, questo progetto lo ridefinisce assegnandogli una destinazione che continua ad ispirarsi “alle distanze”. Questo luogo della memoria accoglie, infatti, nuove funzioni legate all’esercizio dello sguardo per diventare sia osservatorio astronomico che del paesaggio, ospitandole in una nuova, avveniristica, torre e nell’edificio originario interamente recuperato. Un intervento che reinterpreta, e riconferma al tempo stesso, il significato di questo luogo montano.

Menzione per la qualità della comunicazione dell’architettura

Surfing Surface. Espansione della Columbia University.

Autori: Gianluigi D’Aloisio, Paolo Righi

La comunicazione è oggi più di prima una delle competenze che non può mancare in una struttura che operi nel mondo del progetto. Il video (spesso realizzato per un uso virale e multimedia), parimenti ai social media, sta diventando uno strumento di comunicazione di estrema efficacia, sia per raccontare i principi e le scelte di design, sia per spiegare le soluzioni tecnologiche e il back stage del processo di progettazione. L’uso del QR Code per il rimando al materiale audiovisivo è una mossa abile e aggiornata. La presentazione di questo lavoro di tesi è, in questo senso, esemplare.

 

Menzione per la ricerca sperimentale

Araldi metropolitani. Biografia spaziale di Italo Calvino attraverso i suoi personaggi.

Autori: Filippo Bottini, Ludovica Riva

Originale e suggestiva l’indagine sviluppata da questa tesi di laurea: l’opera letteraria di Italo Calvino ha ispirato le candidate a individuare e definire di un vocabolario di concettualistica spaziale nel quale raccogliere i principali concetti alla base dell’opera calviniana e della sua interpretazione della realtà. Le citazioni sono la nuova scala metrica del progetto; sette personaggi – tra i più memorabili creati dall’autore – sono gli ispiratori di altrettanti spazi che diventano elementi generatori di una nuova dimensione urbana.

 

Menzione per l'alto contenuto sociale del progetto

1, 2, tree PLAY!


Autori: Anna Mazzaron

La figura del progettista è spesso coinvolta in molti degli ambiti che caratterizzano l’ampio processo dell’architettura: dall’ideazione all’esecutività, dalla scelta dei partner per la realizzazione dell’opera alla selezione di materiali e tecnologie, dal rapporto con gli investitori a quello con i committenti e gli utenti della futura opera. In un villaggio del Ghana, con un’estrema limitatezza di risorse e tempi contingentati, si è compiuto un processo virtuoso che, per la realizzazione di un piccolo campo giochi, ha visto la candidata attivare e gestire tutte le componenti del progetto e della sua messa in opera.

 

Menzione per la complessità del progetto

Le forme della sequenza  - Spazi pubblici e residenze nel nuovo parco lineare di Milano Porta Genova

Autori: Francesca Bianchi, Elena Strada

Il tema è di estrema attualità: la rigenerazione degli scali ferroviari di Milano. La risposta è il progetto di un parco lineare per Porta Genova, occasione per intervenire anche sul completamento della cerchia verde e sul sistema delle acque. La scelta è quella di lavorare su una sistema di edifici e spazi pubblici tenuti insieme dalla figura del parco; il ritmo modulare della composizione urbana scandisce una sequenza di soluzioni e tipologie residenziali e produce un rinnovato paesaggio urbano, integrato con il percorso del naviglio e con il sedime dell’infrastruttura ferroviaria.

 

 

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