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Anche i giardini dicono chi siamo

Dal 09.12.2008 al 09.01.2009

Da Io donna di sabato 6 dicembre un articolo sulle paesaggiste Elena Balsari Berrone e sua figlia Chiara Curami Balsari

Elena Balsari Berrone e sua figlia Chiara Curami Balsari, architette del paesaggio, hanno realizzato anche molte aree di verde pubblico cittadino. Quelli che vedete sono alcuni esempi, tratti dal loro archivio. Di recente hanno pubblicato il volume “Giardini disegnati”.

Giardini disegnati con un disegno semplice, essenziale e armonioso, per valorizzare e mettere in primo piano la natura.. Disegni di sezioni e di curve di livello che modellano e addolciscono il terreno a creare un senso di continuità e di pace. Nei 22 esempi illustrati nel libro di cui 16 sono giardini privati sparsi in tutti i climi d'Italia, tre stabilimenti, un giardino d'inverno, un centro bancario, il Chiostro di Mirasole, si può vedere come un progetto ben disegnato sia efficace non solo sul piano scenografico, ma anche per l'economia della manutenzione e dell'evoluzione futura. Grandi spazi aperti a prato da falciare meccanicamente, arbusti e alberi raggruppati a formare quinte, ripari dal vento o dalle viste indesiderate. Come la fitta cortina di latifoglie e sempreverdi, progettata e disegnata quarant'anni fa nel "Giardino e le sculture", che, fotografata oggi, mostra la vegetazione in tutta la sua splendida e rigogliosa maturità. Nella parte finale un regesto delle opere, diviso per categorie d'intervento, racconta la storia di oltre cinquant'anni di giardini realizzati.

    * Titolo: Giardini disegnati. 50 anni di architettura del paesaggio.
    * Autori: Balsari Berrone Elena, Curami Balsari Chiara
    * Curatore: Gardin A.
    * Traduttore: Kercher P.
    * Editore: Archideos Libri  (collana Architettura del paesaggio)

A lato ecco una carrellata di immagini tratte dall'articolo:

1. Milano, 1997:  i giardini in piazza della Repubblica. Il recupero della spazio ha tenuto conto degli alberi preesistenti.

2. Milano, 2000: piazza Cadorna. Piccole aiuole arricchiscono la ristrutturazione della piazza firmata da Gae Aulenti. Qui si vedono lavanda e agapanti. Oggi queste essenze non ci sono più.

3. Milano, 1998: i giardini della Rotonda della Besana. Il grande albero al centro è un faggio.

4. Milano, 2000: largo Donegani. Attorno alla fontana di Gio Ponti, una bordura geometrica che ne esalta le forme. Le piante sono bossi.

5. Milano, 1998: piazza Duca d’Aosta. Da questa veduta dall’alto, si nota, all’interno delle aiuole, il disegno a “uncino” creato dai cespugli. Oggi non ne resta traccia.

Foto da Io donna

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