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Premio Ugo Rivolta 2015

Dal 25.11.2015 al 23.12.2015

Ordine e Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano

via Solferino 19, Milano

Modalità:

Mostra

Ente erogatore:

Fondazione OAMi

Area:

Architettura Mostre

Organizzato da: Fondazione OAMi

Dal 25.11.2015 al 23.12.2015

La giuria della 5°edizione del Premio Ugo Rivolta ha proclamato vincitore il progetto di Harquitectes + Dataae, una casa per studenti a Barcellona. Fino al 24 dicembre è allestita una mostra in sede con i progetti ammessi alla 2 fase

Mercoledì 25 Novembre 2015 si è riunita in sede la Giuria della quinta edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta, composta da Carmen Espegel (Presidente), Paola Delmonte, Massimiliano Monetti, Orsina Simona Pierini, Laura Montedoro (membro supplente che ha sostituito l'assenza di Oliver Thill) e Camillo Magni (membro supplente).
In questa edizione la giuria ha svolto i lavori di valutazione negli spazi al piano terra; i pannelli dei progetti ammessi alla seconda fase del premio sono stati allestiti in un percorso espositivo ed al termine della giornata la mostra è stata aperta al pubblico. A seguire si è tenuta una serata in cui i giurati, oltre ad evidenziare temi ed emergenze dell'housing sociale in Europa hanno proclamato e argomentato i risultati.
 La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, fino al 23 dicembre 2015.

Si segnala dal verbale che la commissione, nel corso della valutazione dei progetti, ha riconosciuto negli interventi alcuni temi significativi nel dibattito sul social housing: la relazione con il contesto, la ricerca tipologica, gli aspetti costruttivi e l’intervento sul costruito. In questa edizione si è deciso di premiare la soluzione che ha messo al centro il tema della temporaneità dell’abitare sociale, per rispondere ad esigenze specifiche quali, ad esempio, la residenza studentesca e altre forme di nomadismo urbano.

La Giuria ha riconosciuto vincitore il progetto 43- HARQUITECTES+DATAAE – Student Housing (SPAGNA) per il suo valore dimostrativo di innovazione e di domesticità applicato al sistema costruttivo prefabbricato in calcestruzzo armato, perseguite attraverso il controllo della qualità degli spazi di distribuzione, del giardino/patio collettivo e dei dettagli architettonici. Si riconosce, inoltre, il valore insediativo nel contesto in relazione alla topografia, al rapporto con l’infrastruttura ferroviaria e ai percorsi di ingresso connessi a differenti livelli. Si apprezza altresì l’attenzione posta ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica. La soluzione evidenzia l’inaspettata adeguatezza e potenzialità di questa metodologia costruttiva, per rispondere ai nuovi bisogni dell’abitare temporaneo. 

 

MENZIONI:

7 - Luis Martínez Santa-María - 27 social houses (SPAGNA)
Il progetto 7 si distingue per il valore della ricerca tipologica: i progettisti, infatti, hanno reinterpretato la casa a schiera inserendo una successione di spazi aperti che declinano il passaggio dall’esterno all’interno con diversi gradi di privacy (soglia/patio/giardino). L’uso del laterizio evoca l’architettura della tradizione ma viene utilizzato in forma contemporanea e in diverse scale e trama, concorrendo a definire la qualità dei manufatti. Infine, la giuria riconosce lo sforzo di ricomporre la frammentazione tipica di questo tipo edilizio in una dimensione unitaria e collettiva.  


33 - SV60 Arquitectos  317 Social Housing units in “Loma de Colmena" (SPAGNA)
Il progetto 33 mette a tema in modo molto interessante il rapporto con il paesaggio e la possibilità di declinare la grande dimensione della residenza sociale (317 alloggi) in un’articolazione volumetrica sensibile alla topografia e all’orografia. La reinterpretazione del tipo della casa in linea, con l’inserimento di un sistema di vuoti variamente combinati, persegue anche la qualità ambientale mediante l’attento controllo della ventilazione interna e del soleggiamento.


49- Durisch + Nolli Architetti Sagl – student housing (SVIZZERA)
La giuria apprezza il progetto 49 per l’elegante rigore dell’uso del modulo base quale elemento strutturante. Infatti, a partire dall’impianto insediativo, fino alla definizione della singola stanza, viene utilizzata un’unica misura che si ritrova anche nella definizione dei prospetti. L’aggregazione dei diversi moduli produce un sistema flessibile di alloggi che rispondono alle diverse esigenze abitative e consente una variazione volumetrica dei singoli corpi.



Si ricorda che tutti i progetti candidati alla quinta edizioni sono consultabili sul sito premiorivolta.ordinearchitetti.mi.it

Manuele Salvetti
Segreteria Scientifica del Premio