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Monumento ai Caduti

Anno: 1927 - 1929

Località: Milano, Duomo

Indirizzo: L.go Caduti Milanesi

Destinazione d'uso: Monumenti commemorativi

Progettista: G. Muzio, A. Alpago Novello, T. Buzzi, O. Cabiati

L’incarico del progetto e la scelta del luogo avvengono dopo un lungo dibattito che verte, da una parte, sul tema del monumento: Monumento ai Caduti o Monumento alla Vittoria e, dall’altra, su quale disciplina fra architettura e scultura meglio potesse rappresentarne il valore. Queste le aspettative di un concorso in due fasi che, non proclamando un vincitore, termina con l’assegnazione diretta del progetto a Giovanni Muzio che assieme ad Alberto Alpago Novello, Tomaso Buzzi, Ottavio Cabiati e Gio Ponti ricevono l’incarico di costruire il nuovo monumento nei pressi della basilica di Sant’Ambrogio.

 

Il Monumento ai Caduti sorge su di un luogo che secondo la tradizione coincide con un’area cimiteriale paleocristiana, dove dai primi anni del ‘900 si era iniziato a demolire le case per isolare dal tessuto edilizio la basilica di Sant’Ambrogio. Il monumento vero e proprio, rivestito in marmo bianco, è costituito da un deambulatorio ottagonale che ruota attorno ad un corpo centrale anch’esso ottagonale alto 43 metri ed è isolato dal contesto tramite un recinto murario definito da una successione di archi in pietra scura, un colonnato posto in asse con l’edificio ottagonale indica la via di accesso. Il deambulatorio custodisce e protegge una serie di sculture; la prima che si scorge, posta sull’asse d’ingresso, è una grande statua in bronzo di Sant’Ambrogio alta 5 metri opera dello scultore Adolfo Wildt.

 

Questa è la prima di una serie di opere scultoree a cui è affidato un complesso programma iconologico che rimanda da una parte alla sacralità del luogo, Sant’Ambrogio e i martiri cristiani e dall’altra ai fatti legati alla Grande Guerra; così l’architettura dell’edificio nel monumentalismo della sua forma e degli elementi convenzionali che lo costruiscono delega totalmente alla scultura la riconoscibilità del tema specifico. Il luogo di maggior carattere, lo spazio della memoria dedicato ai Caduti, è posto al piano inferiore; all’interno del corpo centrale una scala conduce alla cripta sottostante che coincide con il deambulatorio superiore e sulle cui pareti sono riportati in bronzo i nomi dei milanesi caduti nella prima guerra mondiale. Da qui si accede ad un Sacrario costruito su progetto di Mario Baccini nel 1973 interamente realizzato sotto il piano di campagna a forma di anfiteatro che scende per altri due livelli oltre il piano della cripta e che accoglie i corpi dei caduti nelle due guerre mondiali.

 

Il Monumento ai Caduti, assieme alle preesistenze (il retro della basilica Sant’Ambrogio e la caserma dei Veliti) assieme all’ingresso dell’università Cattolica costruito anch’esso da Muzio pochi anni dopo costituiscono un luogo singolare nella città, un luogo senza tessuto edilizio, fatto solo di monumenti.

 

Ilario Boniello

BIBLIOGRAFIA SULL'EDIFICIO :

 

Fulvio Irace (a cura di)

Giovanni Muzio (1893-1982) : opere

Electa,  Milano 1994

 

AA.VV.

Muzio. Abitare Segesta, Milano 1994

(Catalogo della mostra tenuta a Milano nel 1994-1995)