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Cimitero di Lambrate

Anno: 1988 - 1988

Località: Milano, Parco Lambro - Cimiano

Indirizzo: piazza dei caduti e dispersi in Russia

Destinazione d'uso: Monumenti commemorativi

Progettista: E. Gianni, R. Sarno

Il cimitero di Lambrate sorge tra la tangenziale est e via Rombon, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Milano Lambrate e dal quartiere Feltre realizzato fra il 1957 e il 1960 da un gruppo di architetti coordinati da Gino Pollini. Il cimitero si estende su un’area di 230.000 mq di cui 30.000 mq sono destinati a verde disposti per essere ideale prosecuzione del vicino parco Lambro. Il cimitero, costruito originariamente a servizio del comune autonomo di Lambrate all’inizio dell’ottocento e rimasto immutato fino alla seconda metà del secolo scorso, è oggi pensato come un giardino composto da grandi aiuole all’interno delle quali sono ritagliati i lotti dei campi di inumazione.

 

Il fulcro del cimitero, a cui si accede dopo aver superato il corpo d’ingresso, è l’edificio per il culto della cremazione realizzato dall’ingegnere Franco Gianni e dall’architetto Renato Sarno nel 1988. Il volume principale del nuovo crematorio è un parallelepipedo a sezione triangolare equilatera con il piano copertura inclinato. L’edificio di cemento armato galleggia sullo specchio d’acqua di un lago artificiale bordato da alcuni percorsi pedonali i cui muri perimetrali contengono i colombari atti alla deposizione delle urne cinerarie. All’edificio del crematorio si accede tramite alcune passerelle in cemento armato che superano il lago e da una scala anch’essa in cemento armato che segna plasticamente una delle due testate.

 

Nella parte posteriore una rampa di dimensioni maggiori permette l’accesso ai carri funebri alla parte basamentale dell’edificio. Internamente l’edificio si articola su cinque livelli: i primi due livelli sono quelli destinati alle operazioni mortuarie, i rimanenti livelli sono destinati ad uffici. Nella parte basamentale gli spazi sono a doppia altezza, a questo livello si trovano anche una sala per le commemorazioni religiose e civili e le salette di attesa per i parenti del defunto la cui bara, sistemata in un locale climatizzato è visibile attraverso una vetrata. L’estrema semplicità e il rigore nell’uso della plastica architettonica collaborano a determinare spazi tesi e precisi, ambienti spogli ma non privi di un senso di sacralità che solo uno spazio assoluto può restituire. All’interno del cimitero di Lambrate esiste inoltre un’area destinata alla sepoltura dei defunti di religione islamica.

 

Francesco Menegatti