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Edifici per uffici e abitazioni

Anno: 1939 - 1941

Località: Milano, Duomo

Indirizzo: via Albricci 8

Destinazione d'uso: Edifici per residenze ed uffici

Progettista: Mario Asnago, Claudio Vender

Lungo via Albricci affaccia un gruppo di costruzioni – tra loro adiacenti – che Asnago e Vender progettarono tra il 1939 e il 1957 e che compongono tre fronti di un ampio e strategico isolato, configurati a partire dalla trama di rapporti tra i vari elementi di un linguaggio architettonico mirato a riscattare attraverso la qualità formale gli edifici stessi dalla convenzionalità dell’isolato chiuso, imposto dal piano di attuazione della Racchetta. Questo però non si traduce in una banale uniformità dei prospetti delle tre diverse costruzioni, che invece mantengono la propria autonomia grazie a lievi discordanze nell’uso di identici elementi, come le finestre che si dispongono secondo ritmi autonomi dettati da esigenze costruttive diverse.  

 

Per l’edificio al civico 8 – conosciuto anche come Palazzo Zanoletti dal cognome del commendatore che lo commissionò – l’elemento chiave è la lettura della facciata, che risponde ai canoni progettuali di astratto rigore tipici dell’architettura di Asnago e Vender puntando verso la semplificazione strutturale e plastica, in favore della concezione della facciata come membrana sottile e levigata.     L’impianto distributivo prevede lo sdoppiamento dei collegamenti verticali, con una splendida scalinata (alterata nel tempo) che serve i primi quattro piani e un’altra scala, sul retro del medesimo atrio – disegnata con parapetti in vetro retti da sottili guide in metallo per i primi due piani, sostituiti da una più tradizionale soluzione in muratura con rivestimento marmoreo ai livelli superiori. Al piano terra si trovano, oltre agli spazi di servizio e alla portineria, locali commerciali affacciati su strada che si sviluppano su due livelli collegati da una scala interna, secondo il tipico schema del negozio con mezzanino. Ai piani immediatamente destinati ad uffici, un corridoio centrale distribuisce le varie unità immobiliari mentre i servizi comuni si concentrano sulla facciata principale. 

 

Il fronte è tripartito in funzione del tipo di serramento che definisce il piano: terra e mezzanino hanno vetrine commerciali; aperture rettangolari con serramento a croce caratterizzano il primo e secondo piano e infine porte-finestre con allineamento verticale a bandiera rispetto alle aperture del basamento bucano i livelli superiori. Questa scansione si ripete anche nell’uso dei rivestimenti, che vanno dal marmo perlino bianco per il basamento e il doppio piano nobile, alle mattonelle ceramiche marroni dei livelli successivi, in cui i serramenti metallici arretrati rispetto al filo facciata anticipano la soluzione adottata all’ultimo piano, dove l’arretramento si fa tanto marcato da consentire la creazione di piccole logge. La copertura del complesso, originariamente risolta con la terrazza, in parte lastricata ed in parte a prato, è stata sopraelevata con un volume concluso da un tetto a falda.

 

Manuela Leoni