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Le carte e le parole

Dal 06.03.2015 al 06.04.2015

Riportiamo dal CASVA-Comune di Milano un resoconto di presentazione del libro 'Storie di architettura' dell'architetto Francesco Gnecchi Ruscone, tenutosi il 12 Febbraio 2015

Riportiamo dal CASVA - Comune di Milano, un resoconto della presentazione del libro 'Storie di architettura' dell'architetto Francesco Gnecchi Ruscone, incontro ospitato nella Sala Weil Weiss dell’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano il 12 Febbraio 2015. 

Il libro è una testimonianza preziosa, incentrata sull’etica del progetto e del lavoro dell’architetto, e non è quindi stato difficile riunire attorno agli autori un gruppo prestigioso di interlocutori: Giulio Barazzetta, Anna Chiara Cimoli, Enrico Delitala, Pierfrancesco Sacerdoti, Alessandro Scandurra (presentati da Maria Fratelli, direttrice del CASVA).

Ha iniziato la discussione Giulio Barazzetta con l’analisi dell’allestimento della Mostra della Proporzione alla IX Triennale di Milano del 1951, la cui sapienza compositiva, supportata dalla flessibilità e leggerezza del sistema ideato per l’esposizione, è paradigmatica di una idea del “mostrare”. A seguire, Anna Chiara Cimoli ha illustrato i momenti salienti dell’attività professionale dell’architetto, restituendo un quadro storico del suo lavoro. Del panorama italiano e internazionale in cui ha operato Gnecchi Ruscone ha parlato approfonditamente Pier Francesco Sacerdoti. Enrico Delitala che con Alessandro Scandurra ha discusso e rivisitato ruolo e significato dell’essere architetto ai nostri giorni, ha portato infine la riflessione a  sottolineare come la professione, oggi più che in passato, oscilli tra mestiere e affermazione di uno stile personale.

In risposta alle sollecitazioni dei relatori e alle domande del pubblico, Francesco Gnecchi Ruscone ha ribadito la sua idea dell’architettura come servizio, rivolto al committente, alla comunità e specialmente a chi abiterà o utilizzerà gli edifici da lui progettati: questo principio, fondamentale nella sua attività, emerge nel libro in molti episodi, a volte anche curiosi, narrati sempre con garbo e ironia.

Ne è scaturita una esposizione di ampio respiro in cui ci si è avventurati a raccontare non tanto i progetti, quanto i temi generali relativi alla professione di architetto, procedendo dal particolare al generale: dall’esperienza specifica di Francesco Gnecchi Ruscone alla storia e al ruolo dell’architettura nel Novecento.

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