Caricamento...

Studio Progettazione Architettura - con Alessandro Pirovano in via Bissolati

Dal 02.03.2011 al 01.04.2011

Accidenti e corrispondenze ideali ci accompagnano in questo sopralluogo di cantiere di un piccolo edificio residenziale nel villaggio dei giornalisti alla Bicocca

Nel progettare, definito il programma funzionale col committente, oltre agli ‘accidenti’, quali le dimensioni e le geometrie del lotto, le proporzioni delle strade cui magari in contesto urbano è d’obbligo costruire in fregio, e degli edifici che vi si affacciano –proporzioni e distanze, ma anche il loro carattere-, e naturalmente le più disparate norme di riferimento, si aggiungono corrispondenze ‘ideali’, che possono esprimersi con maggior o minor evidenza a seconda delle occasioni e soprattutto dei progettisti.
'Ideali' che si leggono nell’uso di certi materiali, oppure da alcune figure che determinano il carattere del progetto realizzato. Esse hanno origine nel più o meno ampio repertorio di esperienze sia dirette che di altri più o meno illustri Architetti che illuminano le idee nel corso del progetto. Un filo sottile che durante il processo progettuale si dipana dalla carta all’edificio, e che cercheremo di sbrogliare in questa occasione assieme ad Alessandro Pirovano nel raccontare questo suo progetto.

Il cantiere di cui ci occupiamo oggi riguarda un piccolo edificio residenziale nel tessuto consolidato dello storico Villaggio dei Giornalisti, zona Bicocca di Milano. Un edificio di circa 450 mq di slp, a sostituzione di una anonima abitazione unifamiliare, sviluppato su 3 piani oltre il piano terra, posto in diretto contatto con il piccolo giardino esistente, in cui trovano luogo 1 appartamento per piano.

Immettendosi da viale Sarca in via Romussi, appena prima del cavalcavia ferroviario, la tettonica dell’edificio si presenta in tutto il suo vigore.
Sorprende sia per la dimensione -in relazione al contesto- sia perchè a tutta prima appare un edificio isolato. La testata libera verso ovest, caratterizzata da profonde logge affaccianti anche a sud, si allunga sul fronte nord attraverso un possente muro apparentemente in pietra come a bandiera costruito in fregio alla strada, alto oltre 13 metri, alleggerito in parte da una ampia apertura quadrata a doppia altezza caratterizzata da una croce metallica, da cui affacciano le profonde logge retrostanti, e poco oltre da un taglio verticale che ne distacca un lembo, rivestito però in cor-ten.
In prossimità dell’angolo con via Bissolati, il muro si stempera compenetrandosi con il volume di coronamento arretrato e curvo che, come mi spiega Alessandro,  sarà rivestito in legno a doghe verticali, come insegna Aalto a villa Mairea.
Il muro invece è caratterizzato da un paramento stentoreo e ruvido, in blocchetti di cemento grigio antracite lavorato (tipo quelli della MM3, per capirci) che assorbe completamente la luce, e si ispira alle case californiane di Wright.
L'alleggerimento in corrispondenza dell’angolo, su cui si  srotola con maggiore presenza il coronamento in legno, crea un forte contrasto tra paramento duro e spigoloso, sorta di guscio in pietra, come a protezione della 'carne' interna, in legno, sopra, morbido e curvo.
Svoltando via Bissolati, dove si dispone l’ingresso, il paramento si conclude facendo di nuovo posto all'arretramento in muratura –intonacata e di color blu navy, citando questa volta Le Corbusier- che completa la cortina con l’edificio accanto.
Dunque un impianto ad L, come vediamo nei disegni, il cui lato maggiore su via Romussi appare effettivamente libero, discosto ai minimi di regolamento dall’edificio adiacente.

L’ingresso su via Bissolati, volto a est, sarà completamente vetrato.
All’interno le pareti saranno rivestite in legno, e qui Alessandro cita Caccia Dominioni nella tradizione milanese.
Procedendo verso l'interno, il vano della scala in carpenteria metallica si avvolge attorno a una sorta di lucernario/lampada, che nelle intenzioni del progettista sarà smaltata, sia le pareti che la scala, di nero, a forte contrasto con la luce del grande lucernario verticale. Accenna a Gio Ponti. In effetti entrambi mostri sacri nel trattare gli spazi comuni anche quando non troppo generosi.

Entriamo in un appartamento, la cui planimetria sarà ripetuta ai diversi piani, sia pur con qualche variazione all’ultimo. Le logge che circondano l’abitazione, come abbiamo visto, sia a sud che ad ovest permettono l'inserimento di serramenti a tutta altezza. ad ovest soprattutto la loro profondità potrebbe meglio essere definita come stanza all'aperto.
La cucina, a nord, appare come un volume ‘galleggiante’ al centro del soggiorno, in virtù dei vetri che coronano i muri, distaccandoli così dal soffitto. All’interno si comprende meglio il lembo piegato della facciata, un fondamentale polmone di superficie a pretesto per una finestra a tutt’altezza , obbligato dall'assottigliarsi del corpo di fabbrica, costretto dalla distanza minima -rispettata al millimetro- dall'edificio esistente a sud.
Come mi spiegherà poi, ragionando sulla Pianta, le vie Romussi e Bissolati hanno un angolo di incidenza di circa 80 gradi, con uno scarto dunque di 10 rispetto lo sviluppo dell'edificio attiguo, che in corrispondenza di questo disassamento 'spinge' il volume verso via Romussi.
L’ultimo livello, come abbiamo visto discosto dal filo del fronte, crea l’occasione per altri affacci, e per inserire in grandi vasi un’edera che vestirà tutta la parete nord. Ancora Aalto, con discrezione.

Un percorso articolato dunque, dove  gli ‘accidenti’ sono molti, ma di più io credo emerga l’immaginario ‘ideale’ della famiglia spirituale che Alessandro si porta appresso nella redazione dei suoi disegni, per trovare soluzioni la dove appunto gli 'accidenti' sembrerebbero compromettere lo spazio.

Francesco de Agostini


Edificio Residenziale, 
Intervento di nuova costruzione in via Bissolati 31
Progetto Architettonico: STUDIO PROGETTAZIONE ARCHITETTURA
Realizzazione 2009– 2011
Progetto architettonico e direzione Lavori: arch. Alessandro Pirovano
Collaboratori: Arch. Stefano Gigliotti
Progetto strutture e D.L.:  ing. Giorgio Borella
Progetto impianti e D.L. :  Grandi Impianti s.r.l.   
Committente: GRUPPO EDILE MILANESE S.p.A.
Impresa Costruttrice: Impresa Geom. ZINI s.r.l.


 





Potrebbe interessarti

31.07.2024 Dibattito Aperto

Salva Casa: la posizione di architetti e ingegneri

Posto il sigillo del Senato sulle modifiche al decreto “Salva casa” – arrivato mercoledì scorso – e la conversione in legge del decreto, i Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri dichiarano la necessità di una riforma organica del Testo unico dell’edilizia.

Scopri di più
31.07.2024 Eventi culturali

Coltivare nuove visioni sulla città: ascoltare le nuove generazioni per aprire prospettive sul futuro

Promosso da Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e dalle Società Cooperative Sociali Alchemilla e Detto Fatto, l'incontro del 24 giugno ha riportato il percorso di Semi di Cultura, progetto finanziato da Fondazione Cariplo, che ha accompagnato la partecipazione di bambini e bambine di alcune scuole primarie alla scoperta di Milano, nell'ambito di un confronto più ampio con ulteriori pratiche milanesi e di altre città.

Scopri di più
30.07.2024 Serate di Architettura

Dall'archivio media: focus Moderno

L'archivio media di Fondazione si arricchisce con alcune videoregistrazioni di serate di architettura organizzate in passato. Il fil rouge della recente selezione è il Moderno milanese, declinato in opere e protagonisti.

Scopri di più