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Pronto lo staff di gestione dell'Expo

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

06/05/2008. Nasce l'organigramma della società che gestirà l'Expo 2015: la Moratti svolgerà il ruolo di commissario straordinario e di presidente del Comitato di indirizzo e di programmazione.

La Moratti: un decreto contro i ricorsi al Tar. Glisenti amministratore unico

Nasce l'organigramma della società che gestirà l'Expo 2015: Letizia Moratti e Paolo Glisenti fanno la parte del leone

Prende forma l'organigramma della società che gestirà l'Expo 2015. È lo sviluppo vincolante di quanto contenuto nel dossier che ha portato alla vittoria di Milano contro Smirne. Letizia Moratti e Paolo Glisenti fanno la parte del leone. Il sindaco svolgerà un duplice ruolo. Quello di commissario straordinario (affiancata da una struttura di supporto) e di presidente del Comitato di indirizzo e di programmazione che comprende Presidenza del Consiglio, Regione, Comune, Provincia, Fiera e Camera di Commercio.

E si arriva al vero cuore della società. Ci sarà un ammini-stratore delegato unico che risponde al nome di Paolo Glisenti, già segretario del Comitato Expo. È a capo dell'intera struttura. Sotto di lui otto direzione di staff: le Relazioni Internazionali, la Pianificazione Strategica e controllo, le Risorse Umane, Finanza e Affari legali, Approvvigionamenti e acquisti, Sviluppo del tema (affiancato dal Comitato scientifico), Promozione, comunicazione e relazione con i media, Relazioni con il governo e gli enti locali (affiancato dalla Consulta territoriale), Ambiente e sostenibilità evento (affiancato dalla Consulta ambientale) e i Sistemi informativi e tecnologici. Sempre da Glisenti dipendono le due aree business della società: le infrastrutture e la gestione dell'evento. Ci sarà un direttore generale delle infrastrutture e a cascata chi si dovrà occupare delle gare, del coordinamento dei servizi di progettazione. Ci sarà chiaramente un direttore generale gestione eventi che avrà sotto di sé le Operazioni: dal Servizio per il sito, al Servizio visitatori al Servizio espositori. E un responsabile del Marketing.

Ci sono ancora dubbi su quale sarà la forma giuridica della società: una società pubblica di diritto privato o un'Agenzia sul modello del Toroc, la Fondazione privata che organizzò le Olimpiadi invernali di Torino.

Intanto, si comincia ad articolare la Legge speciale per l'Expo. Anche qui non ci si discosterà molto da quello che è stato fatto per il Giubileo di Roma, i Mondiali di calcio o le Olimpiadi invernali di Torino. Ci sarà uno strumento unico — la Legge speciale — mentre la declinazione dei poteri commissariali della Moratti potrà avvenire in corso d'opera. E proprio sul modello di Torino, la Moratti chiederà un decreto sul modello delle Olimpiadi di Torino per impedire ai Tar il potere di sospensiva in tutta la fase che ci separa dall'Expo. Lo ha detto ieri al capogruppo di An, Carlo Fidanza che si diceva preoccupato del poco tempo a disposizione e dal «potere di veto dei comitati dei cittadini». «Ma al di là della questione di impedire i ricorsi — attacca Pierfrancesco Majorino del Pd — il Comune si deve porre il problema di prevenirli e quindi di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che si realizzeranno. Per questo abbiamo chiesto di istituire una commissione consigliare ad hoc che si occupi dell'Expo. L'Expo non deve essere gestito da pochi, ma deve essere un'operazione di grande trasparenza condivisa».

Maurizio Giannattasio

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