Caricamento...

Centrum Odorf Innsbruck (Austria)

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

Il progetto parte dalla riflessione sulla poca personalità e sui problemi delle periferie e delle aree create in momenti e per bisogni specifici come possono essere le cittadelle olimpiche.

Questa area è stata olimpica per due volte: nel 1964 e nel 1976 e quindi creata e ritoccata in due momenti differenti.

Il progetto non ha voluto creare un edificio che sia altro rispetto all’ambiente circostante, l’intenzione era quella di dare idee nuove e influenzare l’intorno amalgamandosi con esso.

Riconosciuta la poca attrattiva che le periferie possono esercitare, la loro freddezza, i problemi di integrazione delle minoranze etniche che qui vivono, viene anche riconosciuto a questi spazi urbani, che ormai fanno parte di tutte le città, un certo fascino cinico e straniante, una loro poetica insomma, ed è proprio da qui che parte la realizzazione del Centrum.Odorf.

L’edificio si integra con quelli circostanti per la sua particolarità: la costruzione bassa è più bassa di quelle circostanti mentre la torre, parte residenziale dell’edificio, è più alta.

L’intento non è quello di dominare ma di fare proposte convincenti per far parte di un gruppo e influenzarlo positivamente.

Infatti, cosa può ottenere l'architettura in un contesto periferico? Sarebbe ingenuo pensare che inserendo un edificio più attraente di quanto gli sta attorno, si possano risolvere i problemi sociali e strutturali dei complessi di case periferiche. Nella migliore delle ipotesi, ipotizzando una collaborazione tra architetti e politici, pianificatori urbani e sviluppatori di proprietà immobiliari, sarebbe possibile una reinterpretazione del quartiere. Questo era lo scopo nel caso della zona del Villaggio Olimpico di Innsbruck.

 

Potrebbe interessarti

27.01.2025 ArchMem

Giornata della Memoria: Il volume "Architecture and Remembrance" per gli iscritti all'OAMi

Per il 27 gennaio, Giornata della Memoria, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC ripropone i contenuti della serata "Architetti e memoria: le leggi razziali" e dà l'opportunità a tutti gli iscritti di ritirare in sede una copia gratuita del volume "Architecture and Remembrance. Traces of life and work" (Architettura e memoria. Tracce di vita e di ricerca), pubblicato nel 2023 da Fondazione OAMi.

Scopri di più
23.01.2025 Fair Work

Nuovo Codice deontologico: OAMi a Genova

Il 21 gennaio, presso l’Aula San Salvatore di Genova, si è svolto il corso “Deontologia ed Etica della Professione” a cura dell’Ordine degli Architetti di Genova: occasione per riflettere sui principi fondamentali e i valori della professione, a partire dalla promozione della parità di genere fino alla rilevanza di un lavoro equo e inclusivo, dall'importanza dell'indipendenza nel giudizio tecnico e intellettuale fino alla centralità della formazione continua.

Scopri di più
21.01.2025 Biblioteca degli Architetti

Dalla Biblioteca dell'Ordine: Figini e Pollini

Ogni mese, durante il 2025, la Biblioteca dell'Ordine presenta un approfondimento del proprio patrimonio, segnalando dei libri dedicati a un architetto operante a Milano. Luigi Figini e Gino Pollini, nati entrambi nel gennaio 1903, sono i protagonisti del primo mese dell'anno. Tra i fondatori del Gruppo 7, nel 1929 avviano uno studio professionale che costruirà a Milano numerosi edifici nel tessuto storico della città.

Scopri di più