Dal 01.01.2008 al 31.12.2008
Il progetto parte dalla riflessione sulla poca personalità e sui problemi delle periferie e delle aree create in momenti e per bisogni specifici come possono essere le cittadelle olimpiche.
Questa area è stata olimpica per due volte: nel 1964 e nel 1976 e quindi creata e ritoccata in due momenti differenti.
Il progetto non ha voluto creare un edificio che sia altro rispetto all’ambiente circostante, l’intenzione era quella di dare idee nuove e influenzare l’intorno amalgamandosi con esso.
Riconosciuta la poca attrattiva che le periferie possono esercitare, la loro freddezza, i problemi di integrazione delle minoranze etniche che qui vivono, viene anche riconosciuto a questi spazi urbani, che ormai fanno parte di tutte le città, un certo fascino cinico e straniante, una loro poetica insomma, ed è proprio da qui che parte la realizzazione del Centrum.Odorf.
L’edificio si integra con quelli circostanti per la sua particolarità: la costruzione bassa è più bassa di quelle circostanti mentre la torre, parte residenziale dell’edificio, è più alta.
L’intento non è quello di dominare ma di fare proposte convincenti per far parte di un gruppo e influenzarlo positivamente.
Infatti, cosa può ottenere l'architettura in un contesto periferico? Sarebbe ingenuo pensare che inserendo un edificio più attraente di quanto gli sta attorno, si possano risolvere i problemi sociali e strutturali dei complessi di case periferiche. Nella migliore delle ipotesi, ipotizzando una collaborazione tra architetti e politici, pianificatori urbani e sviluppatori di proprietà immobiliari, sarebbe possibile una reinterpretazione del quartiere. Questo era lo scopo nel caso della zona del Villaggio Olimpico di Innsbruck.