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Direttore dell’Ufficio Tecnico del Comune del Comune di Milano dal 1955 al 1961, e poi Direttore dell’Ufficio Urbanistico fino al 1970, negli anni del suo mandato realizza oltre 150 edifici pubblici, tra scuole, centri sportivi, uffici, mercati, complessi residenziali e chiese.
La figura di Arrighetti è particolare perché nonostante le sue opere fossero già inserite in alcuni regesti-manifesto dell’architettura moderna sin dagli anni Cinquanta, il complesso del suo lavoro è stato reso più noto al grande pubblico soprattutto negli ultimi anni. Nel 2012 alla XIII Biennale Architettura di Venezia, nell’ambito della mostra “Public works: Architecture by civil servants”, a cura di Reiner de Graaf e Laura Baird, dello studio OMA, il suo lavoro è stato mostrato insieme a quello di alcuni altri funzionari pubblici europei. Questo libro racconta, quindi, il lavoro di Arrigo Arrighetti con l’intenzione di evidenziarne la qualità e, allo stesso tempo, proporre una più generale riflessione per un certo modo di svolgere il mestiere di architetto, un omaggio ed un auspicio verso una certa idea di architettura civile.
Direttore dell’Ufficio Tecnico del Comune del Comune di Milano dal 1955 al 1961, e poi Direttore dell’Ufficio Urbanistico fino al 1970, negli anni del suo mandato realizza oltre 150 edifici pubblici, tra scuole, centri sportivi, uffici, mercati, complessi residenziali e chiese.
La figura di Arrighetti è particolare perché nonostante le sue opere fossero già inserite in alcuni regesti-manifesto dell’architettura moderna sin dagli anni Cinquanta, il complesso del suo lavoro è stato reso più noto al grande pubblico soprattutto negli ultimi anni. Nel 2012 alla XIII Biennale Architettura di Venezia, nell’ambito della mostra “Public works: Architecture by civil servants”, a cura di Reiner de Graaf e Laura Baird, dello studio OMA, il suo lavoro è stato mostrato insieme a quello di alcuni altri funzionari pubblici europei. Questo libro racconta, quindi, il lavoro di Arrigo Arrighetti con l’intenzione di evidenziarne la qualità e, allo stesso tempo, proporre una più generale riflessione per un certo modo di svolgere il mestiere di architetto, un omaggio ed un auspicio verso una certa idea di architettura civile.
Editore
Fondazione FOAMi
Anno
2022
Pagine
112
Copertina
morbida
ISBN
978-88-31942-16-4
Fotografie
Gaia Cambiaggi, Anna Positano | Studio Campo
Grafica
Studio Folder
Foto del volume
Alecio Ferrari
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