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Under 40: ecco i vincitori

Dal 26.09.2011 al 27.10.2011

Conclusa la terza edizione del premio “Rassegna lombarda di Architettura Under40”. Esaminate 52 opere firmate da giovani professionisti iscritti agli ordini della Regione Lombardia

Si è conclusa la terza edizione del premio “Rassegna lombarda di Architettura Under40. Nuove proposte di Architettura”. Lunedì 19 settembre a Milano, presso la sede della Consulta lombarda, la commissione composta da Manuel Aires Mateus, Emilio Caravatti, Luca Molinari, Paola Pierotti e Umberto Riva ha valutato 52 opere firmate da giovani professionisti iscritti agli ordini della Regione Lombardia. Architetture costruite, realizzate in Italia ma anche all’estero, dalla Valtellina al Brasile, dalla provincia bergamasca alla Palestina. Opere auto-candidate dai professionisti e preselezionate dagli ordini provinciali.

Un asilo aziendale poco lontano dalla pista dell’aeroporto di Bari, il recupero di spazi parrocchiali in provincia, tante abitazioni, ampliamenti e sottotetti, un centro sportivo nel bergamasco, un padiglione per l’ospedale a Melzo. L’elenco delle opere in gara è lungo.

Architetture per usi diversi, con esiti concreti di più e meno successo: alcune più orientate alla domanda del mercato, altre d’ispirazione accademica. Spesso “opere figlie delle riviste - come ha commentato l’architetto Umberto Riva – poco italiane. Tutto passa attraverso le immagini”.

Come previsto dal bando del Premio le opere sono state valutate in quattro distinte categorie: nuove costruzioni, ristrutturazioni, interni e spazi pubblici. Ecco i vincitori.

Categoria “Nuove Costruzioni”:
Premio: n. 17, Riqualificazione architettonica e urbanistica di Piazza Unità d’Italia, località Tirano (SO), arch.i Daniele Vanotti e Marco Ghilotti
Motivazioni: La giuria ha apprezzato la qualità compositiva e costruttiva del padiglione e il disegno complessivo dello spazio pubblico in rapporto al centro di Tirano e alle montagne circostanti.
Menzioni: n. 6 “Casa unifamiliare a Cocquio Trevisago” arch. Giovanna Parola,
n. 10 “Casa del custode a Caglio” arch.i Carlotta Torricelli, Sara Riboldi, Federica Granata
Motivazioni: I due progetti residenziali si misurano con discrezione e sensibilità con il contesto esistente, dando forte rilevanza alla dimensione costruttiva dei due corpi di fabbrica.

Categoria “Ristrutturazioni”:

Premio: n. 27, Ristrutturazione e recupero sottotetto edificio in via Zenale 3, Milano, arch. Filippo Taidelli
Motivazioni: La giuria ha apprezzato la capacità dell’edificio d’inserirsi con attenzione all’interno di un paesaggio urbano denso e complesso. La misura, le proporzioni e la scelta dei materiali rendono questo intervento interessante per come si potrebbe intervenire all’interno di un tessuto urbano consolidato.
Menzioni: n. 33 “La scala dei chiostri al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano” arch. Luca Cipelletti
Motivazioni: Si apprezza la qualità costruttiva e l’attenta misura nel controllo dei dettagli.
Menzioni: n. 26 “Addizione del volume sagrestia, realizzazione dell’ancona e ricomposizione degli spazi interni dell’Oratorio della Confraternita delle Quarant’ore” arch. Filippo Mantovani
Motivazioni: Si apprezza il recupero attento e unitario del complesso parrocchiale.

Categoria “Interni”:
Premio ex aequo:
n. 41, Social Noise, Milano, arch.i Alberto Pottenghi, Mariana Fernandes Sendas, Mattia Alfieri, Martina Baratta
n. 43, Biblioteca dell’arte, MAXXI, Roma, Ghigos ideas: Davide Crippa, Barbara di Prete, Francesco Tosi.
Motivazioni: entrambi i progetti sono accomunati da un forte senso di precarietà, limitatezza delle risorse e leggerezza che risponde a una condizione fortemente contemporanea interpretata con intelligenza dai progettisti.

Categoria “Spazi Pubblici e Paesaggio”:

Premio: n. 47, Riqualificazione di Piazza Garibaldi, Zogno (BG), arch. Marianna Paola Vanoni.
Motivazioni: la giuria ha apprezzato la correttezza e la semplicità dell’intervento che non  s’impone al luogo ma che lo rende facilmente vivibile.
 

Il maggior numero di opere realizzate dai giovani professionisti riguarda la categoria del restauro e del recupero dell’esistente. Si tratta di opere pubbliche, come il restauro di chiese e spazi pubblici o di interventi privati che vanno dall’ampliamento di un asilo all’addizione di nuovi volumi di abitazioni che non rispondono più all’esigenza di chi le abita. Tra le tante proposte è stato premiato il progetto firmato da Filippo Taidelli relativo alla ristrutturazione e al recupero dell’edificio in via Zenale 3 a Milano. La giuria ha apprezzato la capacità dell’edificio d’inserirsi con attenzione all’interno di un paesaggio urbano denso e complesso. La misura, le proporzioni e la scelta dei materiali rendono questo intervento interessante per come si potrebbe intervenire all’interno di un tessuto urbano consolidato. Due le menzioni: una alla scala dei chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, firmata da Luca Cipelletti, selezionata per la qualità costruttiva e l’attenta misura nel controllo dei dettagli; l’altra invece all’addizione del volume sagrestia all’Oratorio di Villimpenta (Mn) firmata da Filippo Mantovani e Elena Bellini, per l’attento recupero in armonia con il complesso parrocchiale.

Per l’edizione 2011 del Premio Under40 è stata selezionata come migliore nuova costruzione la riqualificazione architettonica e urbanistica di Piazza Unità d’Italia a Tirano (So), firmata dagli architetti Daniele Vanotti e Marco Ghilotti. Tra le opere in gara quella di Tirano non era la più grande per dimensioni, né la più complessa ma si è distinta per la qualità compositiva e costruttiva del padiglione e per il disegno complessivo dello spazio pubblico in rapporto al centro di Tirano e alle montagne circostanti. L’opera è pubblica ed è anche una delle poche candidate al premio esito di un concorso di architettura. Due le menzioni anche in questa categoria, a due abitazioni. La Casa unifamiliare a Cocquio Trevisago di Giovanna Parola e la Casa del custode a Caglio del team composto da Carlotta Torricelli, Sara Riboldi e Federica Granata. Opere scelte tra le altre perché frutto di una particolare attenzione alla dimensione costruttiva del progetto.

Nonostante gli ‘interni’ siano spesso un banco di prova di più facile accesso per le giovani generazioni, non si è verificato in questo Premio. La commissione ha premiato ex aequo due opere accomunate da un forte senso di precarietà, limitatezza delle risorse e leggerezza, caratteristiche che rispondono a una condizione fortemente contemporanea interpretata con intelligenza dai progettisti. Si tratta di uno spazio di lavoro per la società Social Noise a Milano progettato dai giovanissimi Alberto Pottenghi, Mariana Fernandes Sendas, Mattia Alfieri e Martina Baratta e di un progetto temporaneo allestito al Maxxi di Roma, la Biblioteca dell’arte, firmata da Ghigos Ideas.

Ancora meno numerosi i progetti urbani. Le più deboli, secondo la giuria, anche nei risultati. Tra i progetti candidati si è distinta la riqualificazione di Piazza Garibaldi, Zogno (Bg) disegnata da Marianna Paola Vanoni. La giuria ha apprezzato la correttezza e la semplicità dell’intervento che non s’impone al luogo ma che lo rende facilmente vivibile.


Paola Pierotti
Il Sole 24 Ore Progetti & Concorsi

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