Caricamento...

SBG Architetti – con Massimo Sacchi, Giulio Barazzetta e Sergio Gianoli a Villasanta

Dal 31.05.2010 al 18.06.2010

Un progetto che riconducendo alla vita del transito pedonale le figure che la compongono, ci accompagna a percepirne nuove molteplici dimensioni.

A tutta prima la virilità del Palazzo Comunale, edifico dell’Italia Fascista, appare giustapposto alla "la póra dòna", che ancora non c’è, la cui collocazione appare a lato  dell’asse di simmetria che il Palazzo definisce con la sua risoluta facciata.
Una piazza -intitolata ai Martiri per la Libertà- marchiata inesorabilmente da questo asse, non solo attraverso l’incombenza della Torre dell’Orologio, ma anche dagli accessi alla piazza, oltre che dell’edificato intorno, munito di portici ma privo di carattere.
Il progetto, in via di completamento, spostandone  gli equilibri, secondo una composizione di matrice direi quasi  ‘neoplastica’, riconducendo alla vita del transito pedonale le figure che lo compongono, pur riconoscendone l’inesorabile presenza, ci accompagna  a percepirne nuove molteplici ed inedite dimensioni.

Il cantiere che sono stato invitato a visitare da Massimo Sacchi, Giulio Barazzetta, e che ho girato in lungo e in largo con il loro giovane socio Sergio Gianoli,  e l’ing. Domenico Insinga, che ne  ha seguito le importanti opere strutturali, è fondato su un programma apparentemente semplice, da cui, con perizia, il progetto ha saputo cogliere ulteriori questioni urbane cui corrispondere.
Si tratta in buona sostanza del Progetto di un parcheggio interrato posto sotto la piazza municipale di Villasanta, in cui trova alloggio anche l’Archivio Comunale, direttamente collegato al Palazzo, che naturalmente coinvolge, attraverso il suo sistema di accessibilità e le conseguenti nuove sistemazioni della piazza,  la viabilità al contorno e "la póra dòna".

L’impianto proposto disvela uno spazio nuovo, proponendo inediti punti di vista, legati  al movimento obliquo dell’attraversamento pedonale piuttosto che alla prevedibile intersezione cartesiana dei percorsi carrabili.
In fondo, pur con esito piuttosto modesto, si tratta di una operazione tentata con la galleria dei servizi al piede dei due edifici giustapposti in fronte al Palazzo, costruiti presumibilmente negli anni ’70, in cui si articola timidamente un arretramento asimmetrico dei volumi rispetto all’asse della torre.
E che il parcheggio ‘inerziale’ lungo il sedime della strada però annullava completamente.
Con maggior vigore, invece, si ha la meglio attraverso le nuove relazioni spaziali proposte tra gli innesti al parcheggio sotterraneo, e soprattutto della rampa pedonale, delle sue emergenze attraverso l’ascensore di accesso, cui si giustappone il supporto che costituisce la quinta a "la póra dòna"
Si riesce dunque la dove precedentemente  fallito, ovvero si instaura un confronto con il monumetale, oltre che con la città, con strumenti del contemporaneo.
Pochi elementi: le 2 rampe di accesso e uscita carraia, poste parallele tra loro in corrispondenza degli assi laterali del Municipio, ma slittate tra loro; la vasca verde con un assortimento di alberature, Aceri, in futuro importanti e il varco ben più ampio della rampa pedonale, ortogonale alle prime nello scavo, ma srotolata con un leggero disassamento rispetto al suo ben più ampio pozzo.
Parallela a questa, la trincea della scala dell’Archivio, la cui testata, appunto, costituisce la quinta de "la póra dòna".

Questi elementi creano, sotto, uno spazio virtuoso.
Soprattutto la rampa pedonale che, completamente scoperta, è contenuta in trincea su un lato, ma discosta da essa, da un getto in cls lasciato a vista e disegnato da una casseratura composta da continue spezzate e mutamenti di pendenze, conclusa –forse un poco affrettatamente- dalla sagoma come appiccicata di accesso all’ascensore.  Sul lato opposto la luce verso il parcheggio in un'unica campata libera, poderosa.
All’interno pochi pilastri a fungo che ne scandiscono lo spazio. L’ing. Insinga  mi mostra come anche qui, mediante una gola luminosa lungo tutto il perimetro, e il rivestimento del muro corrispondente al palazzo in cotto, atto ad orientare chi vi transita, siano sufficienti a definirne la forte identità.

E "la póra dòna"?
Una scultura a ricordo dei Martiri per la Libertà, la cui misura d’orgoglio supera di gran lunga lo stentoreo edificio comunale…
E che verrà posata in occasione dell'inaugurazione della piazza del 2 giugno, festa della Repubblica.


Francesco de Agostini



Parcheggio Comunale interrato a rotazione
Sistemazione di superficie della piazza Martiri per la Libertà

Superficie del lotto: 5.500 mq
Superficie parcheggio: 1.700 m² (56 posti auto)
Superficie archivio comunale: 150 m²

Progetto: 2007
Realizzazione: 2008-2010

Progettisti:
Progetto e Direzione Lavori: SBG architetti (Massimo Sacchi, Giulio Barazzetta, Sergio Gianoli) - Milano
Viabilità: Ing. A. Debernardi – Milano
Accessibilità: Arch. G. Del Zanna – Milano
Verde: Arch. G. Longhi – Milano
Strutture: Ing. D. Insinga & C. - Milano
Impianti: Ing. F. Giugliarelli A. Griffini E. Cislaghi

Realizzazione:
Impresa Abitat Spa – Vigevano (Pv)
Importo appalto: 2.500.000 €
Committente: Comune di Villasanta (Mi)


Potrebbe interessarti

18.07.2024 Ordine

Chiusura estiva uffici 2024

Durante il periodo estivo gli uffici dell'Ordine e della Fondazione saranno chiusi da lunedì 5 a venerdì 23 agosto compresi.

Scopri di più
18.07.2024 Dibattito Aperto

Stop al "Salva Milano": l'Ordine esprime sconcerto e chiede conferma sui tempi di discussione

In seguito alla battuta d’arresto del cosiddetto “Salva Milano”, che la città di Milano attendeva da mesi, protestano gli architetti milanesi che chiedevano chiarezza sulle vicende legate all'urbanistica dopo le inchieste della Procura. Dopo lo stop in Commissione Ambiente alla Camera e il ritiro degli emendamenti, il sottosegretario Alessandro Morelli ha garantito che il “Salva Milano” rientrerà nel decreto legge infrastrutture. E’ seguita una nota da parte dell’Ordine di Milano sul tema.

Scopri di più
15.07.2024 Dibattito Aperto

Dal confronto sul Salva Casa, una nuova richiesta di chiarezza delle procedure e delle norme: l’Ordine di Milano scrive al CNAPPC

Semplificazione, responsabilità della pubblica amministrazione, ruolo dei professionisti nella rigenerazione urbana, queste le parole chiave dell’incontro organizzato l’11 luglio 2024 dall’Ordine degli Architetti di Milano riguardo il nuovo provvedimento del Governo sulle questioni della semplificazione edilizia e urbanistica, il cosiddetto “Salva casa”. Sul tavolo la questione legata ai cambiamenti mirati ad alleggerire i processi di riqualificazione e quella volta alla valorizzazione economica degli immobili e delle unità immobiliari. Tanti gli ospiti della politica e delle professioni che hanno approfondito il testo e gli emendamenti in discussione, con un accento specifico sulla situazione milanese.

Scopri di più