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Aimè Maeght e i suoi artisti a Palazzo dei Diamanti. Ferrara

Dal 23.02.2010 al 01.06.2010

Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 28 febbraio - 2 giugno 2010

DA BRAQUE A KANDINSKY A CHAGALL. AIMé Maeght e i suoi artisti
La mostra, a cura di Tomàs Llorens e Boye Llorens
Orario: aperto tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno

Ferrara Arte organizza la mostra Da Braque a Kandinsky a Chagall. Aimé Maeght e i suoi artisti, la prima in Italia dedicata alla Galleria Maeght e alle vicende che ne hanno segnato la storia. L'esposizione, a cura di Tomàs Llorens e Boye Llorens, è anche l'occasione per studiare un aspetto della storia dell'arte del Novecento fino ad oggi poco indagato ma assolutamente fondamentale: il mercato dell'arte e i suoi principali animatori, i mercanti e i galleristi.

Oltre cento opere, soprattutto dipinti, ma anche sculture, ceramiche, disegni, incisioni, fotografie d'epoca e volumi illustrati delle Edizioni Maeght, permettono di ripercorre il ventennio d'oro che va dall'apertura della galleria parigina nel 1945 all'inaugurazione della Fondazione nel 1964.


Aimé Maeght figura chiave della scena artistica del secondo Novecento. Amico di maestri come Bonnard, Matisse, Léger, Braque, Chagall, Miró, Calder e Giacometti, Aimé Maeght fu un editore di fama e soprattutto il fondatore a Parigi di una delle gallerie più innovative del secolo, nonché, a Saint-Paul de Vence, della Fondazione Marguerite e Aimé Maeght, un tempio dedicato alla creazione artistica e un crocevia internazionale di pittori, scultori, scrittori, musicisti e intellettuali.Aimé Maeght promosse l'attività di maestri affermati e contribuì alla nascita di una nuova stagione della loro arte incoraggiandoli a utilizzare, oltre alla pittura, altri linguaggi. Nello stesso tempo si dimostrò attento alle ricerche delle generazioni più giovani, dando prova di saper competere con le gallerie americane protagoniste del rinnovamento artistico del secondo dopoguerra. Inoltre, la sua instancabile attività di editore attrasse grandi personalità del mondo artistico e intellettuale, dal cui confronto nacquero straordinarie creazioni collettive.

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