Dal 23.11.2009 al 23.11.2010
A distanza di 7 (sette) anni dal Concorso che la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano organizzò con l’Amministrazione comunale di Settimo , il cantiere incomincia a crescere...
Nel 2002 la Fondazione degli Architetti di Milano organizzò, di concerto con l’Amministrazione comunale di Settimo, un Concorso per la redazione di un planivolumetrico dedicato a nuovi insediamentri residenziali di edilizia convenzionata, per circa 25.000 mq di s.l.p., con annessa sistemazione delle aree pubbliche e inserimento paesaggistico. Per la Fondazione era occasione di rilancio delle ‘Linee guida per la redazione di bandi di concorso di architettura’ ,messe a punto nel 2001 al fine di orientare le Amministrazioni Pubbliche nella organizzazione complessiva delle gare e dei concorsi, a seguito della pubblicazione della legge Merloni, spesso in difficoltà nella loro corretta elaborazione.
Concorso cui per altro partecipai con un bel progetto, penalizzato ahimè dal fatto che, come ci disse il Presidente della giuria il giorno della premiazione, avevamo ‘sbadatamente’ strabordato il limite di rispetto verso l’autostrada, per cui già era tanto che non ci avessero squalificato. Che significava però che altrimenti avremmo vinto –o almeno così ci piace ricordarlo.
Ma questo non c’entra.
Era per dire che pur a distanza di 7 (sette) anni, il cantiere incomincia a crescere, e per di più per mano –anche se come vedremo con tutte le vicissitudini del caso- del vincitore, appunto Nicola Braghieri: ogni tanto i concorsi hanno anche un esito positivo.
Il progetto di Nicola si compone, nella zona più pregiata dell’area, di un grande edificio di 5 piani a U rivolto verso il laghetto dell’ex cava con, sul lato opposto di una delle principali strade di attraversamento di Settimo, a ridosso del cosiddetto villaggio Cavour, un pettine articolato su diversi livelli, a completamento dell’area urbana più densa del tessuto esistente.
L’irto percorso per arrivare al cantiere, ci racconta Nicola mostrandoci alcuni disegni dell’esecutivo, non è stata privo di sorprese, minacciose insidie e difficoltà.
Vinto il concorso infatti, l’Amministrazione con la quale nel frattempo iniziava a collaborare su vari progetti pubblici, nel 2004 finalmente lo incaricava –come del resto stabiliva il bando- della stesura del Piano Particolareggiato, affiancandogli all'uopo l’Ufficio Tecnico Comunale.
Nel frattempo gli equilibri sulla proprietà delle aree di progetto si erano andati definendo con la massiccia presenza di una grossa cooperativa operante a scala nazionale. La quale naturalmente aveva idee proprie, ovvero piuttosto scettiche riguardo l’impianto “poco commerciale” del progetto di concorso, cosa che Nicola, con ostinazione e perseveranza, riesce infine a mediare.
Il Comune stabiliva anche alcune importanti varianti, prima fra tutte l’inserimento di una centrale di teleriscaldamento che non c’è verso di collocare in zona meno invasiva, ahimè, di quella in cui invece erano previste le aree di ricreazione pubbliche, a ponte fra i due interventi.
A Piano finalmente fatto, l’impresa, forse riconoscendo nella tenacia di Nicola la qualità degli obbiettivi, si rendeva disponibile ad affidargli uno dei due grandi lotti, di cui naturalmente sceglie di sviluppare quello ad U limitrofo al laghetto.
Sviluppa quindi in gran carriera il progetto definitivo per la gara di assegnazione effettiva dei lotti di edilizia convenzionata e popolare, a spalla con l’efficiente ufficio tecnico dell’impresa, che però a dicembre 2007, quando è praticamente finito, viene stravolto dalla legge sul risparmio energetico, permettendo di beneficiare dell’slp definito dalle pareti perimetrali, ergo il 10% circa di volume: che significa, data la densità dell’oggetto, 15 nuovi appartamenti, ma su una sagoma che il piano aveva pressoché blindato!
Finalmente ad aprile 2009 viene consegnato il progetto.
Ottiene, cosa affatto scontata, il contratto per la progettazione esecutiva e riesce a spuntare la Direzione Lavori, con cui si accinge a difendere coi denti il progetto.
Prima di andare in cantiere, nel raccontarmi tutto questo, mi mostra alcuni disegni esecutivi.
I dettagli sono sviluppati in disegni 3D, a suo modo di vedere più efficaci per controllare il risultato, e soprattutto a non dar adito a interpretazioni arbitrarie in cantiere. Un gran lavoro, insomma.
Ci rechiamo quindi in cantiere, ahimè sotto la pioggia, dove si incomincia a vedere lo spiccato fuori terra dell’edificio.
Se tutto va bene, a giugno il rustico dovrebbe essere completato, per la consegna entro i primi mesi del 2011 .
Rivestimenti in mattoni, alcuni giochi di aggetto per sottrarre l’edificio ad una facile stereometria, assecondato con qualche difficoltà dall’impresa, logge interne e richiami alla tradizione milanese, come vediamo dai disegni che ci ha mandato.
Un edificio importante, dunque, in un luogo attorno al quale, per i limiti di rispetto autostradali, il verde potrà prosperare rigoglioso.
E mannaggia ai limiti di rispetto…
Francesco de Agostini
Edilizia Residenziale, 2002-11
Edilizia residenziale complessiva, 25.000 mq slp
Edificio lotto 2, 12.500 mq slp
via IV novembre, Settimo Milanese (MI)
Progetto architettonico: Nicola Braghieri con Andrea Palmieri (ex-mapis architetti associati)
Collaboratori: Alessandra Naitana, Sara Lorenzini e Luca Conti
Progetto strutture: ing. Micheli, Brescia
Progetto impianti: COPRAT, Mantova
Committente: Cooperativa Muratori e Braccianti, Carpi