Dal 28.04.2009 al 17.05.2009
Martedì 5 maggio 2009 presso la sede dell'Ordine si è svolta la serata dedicata all' Esposizione Svizzera
Periodo: 14 maggio - 20 0ttobre 2002
Area Espositiva: 42 ettari
Visitatori: 10 milioni
L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano ha organizzato una serie di incontri con urbanisti, architetti e politici coinvolti a vario titolo nelle scelte urbane e territoriali di alcune città che sono state sede di Expo negli anni passati, affrontando il tema espositivo in modo differente e nelle quali la manifestazione ha prodotto esiti diversi con diverse ricadute di qualità sul territorio, specialmente a Expo conclusa.
In ogni serata sono state presentate le immagini realizzate per l’occasione da cinque fotografi italiani di architettura e paesaggio. Questa documentazione fotografica ha lo scopo di mostrare la condizione odierna dei quartieri e delle infrastrutture fieristiche, per rappresentare il livello di integrazione, funzionalità e vitalità lasciato dalle Expo. Dopo Lisbona, Hannover e Siviglia la rassegna affronta Suisse.
Expo Suisse 2002, il rapporto con il territorio
Una rassegna sorta tra infinite difficoltà ma visitata da 10 milioni di persone in un paese di 7 milioni di abitanti. E’ questo il bilancio sorprendente di una manifestazione nata con scarse risorse (gli sponsor privati che avrebbero dovuto coprire il 65% dei costi dell’Expo a metà del percorso hanno abbandonato il campo) ma fin dagli inizi chiaramente impostata sui temi dell’economia di scala espositiva, sulla sensibilità ambientale, sulla priorità nelle procedure di smantellamento e di riuso dei materiali e degli elementi temporanei.
Situata nella regione dei tre laghi nella parte nord ovest della Confederazione, Expo Suisse si frammenta in quattro punti focali (Neuchâtel, Biel-Biennne, Morat e Yverdon-les-Bains) a cui si aggiunge la quinta sede “mobile” rappresentata dalla regione del Giura.
Le quattro sedi che coinvolgono cittadine con una popolazione compresa tra i 5.000 ed i 50.000 abitanti rimandano ad una dimensione territoriale e paesaggistica della manifestazione e ad un modo di percepire complessivamente la Svizzera del nuovo millennio in cui il paesaggio acquista nuova centralità rispetto alla città.
Il nuovo concetto espositivo dell’Expo si articola attorno al termine artplage, un territorio tra terra ed acqua, tra artificiale ed artefatto prossimo all’elemento naturale dell’acqua mai pienamente vissuto dalla popolazione.
Alla serata hanno partecipato:
Michele Arnaboldi, architetto
Vittorio Magnago Lampugnani, docente di Storia del Disegno Urbano presso l'ETH di Zurigo
Modera:
Andrea Bosco, tg3 RAI
Fotografie:
Maurizio Montagna
A CURA DI MANOLO DE GIORGI, ANDREA KERBAKER, FRANCO RAGGI E DANIELA VOLPI