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Studio Cerasi - con Enrico Cerasi all'Asilo Nido Comunale di Melzo

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

Lunedì 26 novembre, sono andato a visitare il nuovo Asilo Nido del Comune di Melzo con il suo progettista, Enrico Cerasi. Lo studio negli anni recenti ha affrontato il tema dell'edilizia scolastica attraverso alcune realizzazioni e numerosi concorsi, alcuni premiati, cui per altro ho partecipato in prima persona.


L'edificio è in realtà attivo oramai da un anno, ma è finalmente in elaborazione l'affinamento delle sistemazioni esterne e del verde.
Il progetto è esito di una gara di affidamento di incarico fiduciario su curriculum del Comune di Melzo, finanziato attraverso gli Oneri di Urbanizzazione di un grosso intervento commerciale nel territorio comunale. Questo ha un qualche interesse poiché l'appalto e quindi la scelta dell'impresa è stata gestita direttamente dalla società finanziatrice, attraverso una gara privata, e probabilmente tale procedura ha giovato alla qualità della realizzazione.
L'area, di circa 2.500 mq per 700 mq di costruzione, è piuttosto centrale, attigua ad una scuola media esistente, di cui occupa una quota di terreno di pertinenza di fatto inutilizzata.

Compiamo il nostro sopralluogo insieme al nuovo tecnico comunale dell'ufficio Lavori Pubblici, Arch. Giovanna Rubino, entusiasta della costruzione, che per altro conosce bene poiché vi frequenta il figlio. Ad attenderci inoltre la direttrice, dot.ssa Paola Grazioli, che ci accompagnerà all'interno delle aule dove i piccoli si stanno preparando ad andare a dormire dopo il pasto.
Il progetto, racconta con soddisfazione la Direttrice, è frutto di un processo che per quanto riguarda il programma è stato ben approfondito con la pedagogista loro consulente, attraverso sopralluoghi in altre unità già operative, dove hanno potuto assodare quanto immaginato, in modo concreto ed esemplificabile al progettista. Le norme riguardanti le scuole per l'infanzia sono forse tra quelle più codificate e puntuali nella definizione delle funzioni da insediare, e sicuramente negli ultimi anni è stato fatto dai pedagogisti molto lavoro a riguardo.
Ma soprattutto, dice, ha avuto nel progettista un interlocutore, che ha proceduto con efficacia a sintetizzare il programma e ad affinare di concerto in diverse proposte successive l'impianto planimetrico, sposandolo in sezione con soluzioni virtuose dal punto di vista del condizionamento passivo. In questa forma 'partecipata' di progetto alcuni aspetti pedagogici di apparente dettaglio, come ad esempio la collocazione e la 'trasparenza' dei servizi delle singole sezioni rispetto allo spazio del sonno e delle attività libere, così come l'impianto 'panottico', divengono elementi forti del progetto.

Il nostro sopralluogo ha inizio proprio dall'atrio di ingresso che, filtrato da una bussola di serramenti in legno di larice, costituisce lo spazio attività libere/corte centrale attorno a cui si sviluppano tutte le attività. È costituito da uno spazio centrale di luce libera piuttosto importante, frutto della collaborazione con l'ing. Mauro Giuliani, al cui centro è collocato un 'occhio' di luce, di dimensioni generose, che dilata lo spazio centrale, ulteriormente sottolineato dalla riquadratura della pavimentazione corrispondente alla sua proiezione. È una soluzione architettonica ambiziosa ma importante, che permette di contenere lo spazio, pur ampio, e nello stesso tempo dilatarlo con luce e spazio al centro, segnando l'identità del luogo/istituzione rispetto al nido/abitazione.
Da questo grande spazio per le attività libere, secondo il principio citato, si accede alle tre sezioni di cui è composta la struttura: la sezione 'lattanti' ritaglia un aula all'aperto raccolta e filtrata rispetto al giardino a sud su cui affacciano invece le sezioni 'divezzi' e 'semidivezzi', tra loro accostate. Tutte sono organizzate sullo stesso schema passante: ingresso con da una lato l'accesso ai servizi e dall'altro alla camerata dormitorio, munito di copertura piana, a segnarne il carattere di transito, su cui affaccia senza nessuna barriera l'aula coperta invece da una falda inclinata in legno a vista, a marcare efficacemente il carattere domestico e di raccoglimento di questo spazio.
All'esterno, verso sud, un portico plasticamente modellato funge da brise soleil e spazio pavimentato coperto di mediazione al giardino, organizzando così gli spazi all'aperto delle singole sezioni. Sicuramente la sistemazione esterna di cui a breve è prevista la realizzazione, sarà importante a definire questo carattere di raccoglimento attorno alle aule.
Da qui è possibile vedere quanto l'impianto complessivo sia calibrato al lotto disponibile e riesca a segnalare felicemente l'istituzione alla città, rendendosi riconoscibile con sobrietà ed efficacia. Rientrando dal sopralluogo, ci accorgeremo di quanto questo carattere sia positivo, a confronto con gli altri edifici scolastici attigui, dove l'identità è connotata dall'impersonalità supposta dell'istituzione.

Se gli edifici pubblici riuscissero ad avere sempre questo carattere, sicuramente vivremmo in un mondo migliore.

Francesco de Agostini

 

 

Progetto architettonico: Enrico Cerasi
Collaboratori: Michele Polizzi
Progetto strutture: ing. Mauro Giuliani - Redesco, Milano
Progetto impianti: Ing. Giuseppe Maddaloni e Ing. Antonio Cavallo
Relazione geologica: Dott. Andrea Bavestrelli (Montana)
Committente: Comune di Melzo (MI)
Costo di costruzione: 800.000 €

 

In allegato .pdf di seguito troverete la scheda di presentazione redatta da progettista

 

Per vedere le precedenti puntate del Giornale di Cantiere 

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