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Una serata… fra due culture

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

Venerdì 30 novembre ha avuto luogo la presentazione del libro: Carlos Marreiros: un architetto fra due culture.

Nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici e l’intenso traffico del venerdì sera milanese, molti amici sono giunti per salutare l’architetto Marreiros, in questo importante momento della sua carriera.

Dopo l’introduzione di Giuseppe Biondo, direttore della rivista Modulo ed editore del volume, il Professor Emilio Pizzi, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Milano saluta in qualità di padrone di casa.

Il passaggio milanese di Architetti che lavorano in Oriente è un’occasione importante – commenta Pizzi - per conoscere questo ideale ponte tra la nostra cultura europea e quella asiatica, oggi in grande fervore costruttivo.

Il libro mostra con chiarezza la realtà di un progettista di matrice europea che giornalmente si misura con la trasformazione delle città asiatiche, con un’attenzione ai caratteri storici della cultura portoghese e un occhio verso il futuro. Marreiros punta sul mantenimento della misura umana, sul rapporto di scala nei suoi progetti.

Marco Imperadori e Giuliana Iannaccone, curatori del libro, passano alla descrizione della struttura del volume e dell’opera di Marreiros, grande architetto e ormai grande amico, di cui, dal 2002 studiano i meandri della poetica progettuale. Marreiros, ministro della cultura di Macao ancora sotto il protettorato portoghese, ne è grande promotore culturale: architetto, ma anche artista, scultore, scrittore, tecnologo e scienziato. Una figura poliedrica e ricca, che ha collaborato attivamente alla stesura di questa fatica editoriale, curandone integralmente la grafica.

Il libro passa in rassegna 6 progetti, realizzati dal 90 a oggi e scelti per la loro rappresentatività della cultura progettuale.

L’architettura è colta e ricca di riferimenti al panorama architettonico contemporaneo e alle arti plastiche che propone con grande ironia. Ciascun progetto ha una sua specificità: il richiamo alla scultura, la velocità di esecuzione, l’attenzione all’inserimento urbanistico, l’uso creativo di materiali tradizionali. I curatori, infatti, hanno cercato di descrivere l’intera opera dell’Architetto macanese.


Venuto il momento di Carlos Marreiros, l’architetto si sente pago della descrizione dei curatori. Ritiene invece opportuno raccontare qualcosa di più su Macao. Nata come colonia portoghese gesuita nel 700, come Roma è chiamata città sui sette colli; è tornata alla Cina nel 1999, ma l'atmosfera portoghese è ancora molto visibile in questa Las Vegas orientale alquanto insolita nel panorama asiatico. Un posto in cui respirare l'esotica eredità, in contrasto con la modernità con cui si sta sviluppando. Un crogiolo di culture diverse.

Macao è sempre vissuta all'ombra della sua appariscente vicina Hong Kong, ed è proprio questo suo aspetto a renderla così affascinante.

Una carrellata di immagini della città ci fanno capire le ragioni della sua architettura che pone le basi nell’antica cultura portoghese, sviluppandosi nel turbine della modernità di questa sfavillante e dinamica città.

 

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