Dal 30.05.2011 al 29.06.2011
Sondiamo i complessi processi propri della figura del ‘general contractor’, nel lavoro di uno studio formatosi invece a matita e temperino
Tra le multiformi modalità di esprimere l’arte del nostro mestiere, molteplici sono quelle esplorate da questa rubrica, giunta oramai a oltre 40 sopralluoghi.
Loro si divertono a definirsi 'Gruppo Moto Pompe Diesel', giocando disordinatamente con l’acronimo che le iniziali dei loro nomi compone dando per altro titolo allo studio.
Giovanni Drugman, figlio d’arte, con una solida esperienza di dettaglio degli interni, oltre che di bottega, e Michele Pizzinato, spirito non solo empirico del gruppo, inossidabile sin dai tempi dell’esperimento autoprodotto di design di Squadra Mobile (1997), di cui hanno conservato il senso pratico, pur apparendo con composta eleganza umani architetti, con ogni probabilità sono caduti da piccoli nel paiolo del druido.
Perché di energia ce ne vuole assai per corrispondere ai complessi processi propri della figura del ‘general contractor’ -ovvero di colui che si assume la responsabilità nei confronti del committente non solo di tutta la progettazione ma anche della realizzazione dell’opera- soprattutto se il tuo curriculum si è formato viceversa a matita e temperino.
Ma l’occasione fa maestri e così lo studio, se da una parte, tanto per capirci, sviluppa con Umberto Riva il progetto per la chiesa di S.Corbiniano a Roma, disegnandone fin l’ultimo bullone, dall’altra si inventa manager, si mette in gara contro consolidate società di ingegneria per la progettazione e realizzazione di un ampliamento di ben 4.700 mq di un distretto industriale esistente di quasi 20.000mq, e vince l’appalto.
Diventano così ‘progettisti integrali e coordinati’ delle opere in questione, ovvero si ritrovano a gestire direttamente i contratti d’appalto intestati ad altrettante ditte, per lo più artigiani, nei quali si è stabilito di suddividere le opere.
Un avventura, mi raccontano procedendo lungo la strada verso Pregnana, iniziata nel 2005, con la prima proposta di incarico per sviluppare tale ampliamento, concepito in 5 diverse varianti, distribuite lungo il perimentro del capannone esistente.
Stupiti dell’invito a partecipare –‘sembrava all’inizio bastasse parlare solo francese’- ma anche delle proprie capacità, vincono la gara, e costituiscono il gruppo componente l’impresa esecutrice, formata in realtà da 22 appaltatori selezionati mediante altrettante gare d’appalto.
Tutto qua: il gioco sta dunque nel non coinvolgere imprese, che in quanto tali hanno a carico i costi di gestione e, appunto, di impresa, pari a circa il 20/25% di ogni prezzo unitario, che in questo genere di gara non possono risultare competitive. Dici niente.
In pochi mesi sono pronti per il cantiere.
Il quale, appena avviato ai primi del 2010, nel pieno delle prime demolizioni e scavi, subisce un drastico stop direttamente dalla casa madre francese, come conseguenza della crisi in corso del settore: dunque, su 4.700 mq di appalto, si procede solo alla realizzazione di un singolo lotto, pari a 1.000 mq, e non di 5 come previsto. Ciò a favore di una variante, evidentemente più economica, di ottimizzazione della logistica della distribuzione delle superfici interne, con l’introduzione di un soppalco e delle relative dotazioni –leggi vie di fuga- che di fatto permette di raddoppire le superfici di stoccaggio disponibili, sia pur con una diversa forma di accessibilità –non meccanica ma solo pedonale.
Si rende dunque necessaria l'aggiunta di un percorso di sicurezza, composto da una scala e da un lungo corridoio/passerella in quota, posti all’esterno del volume.
Ne consegue un disegno che, pur volendosi Giovanni e Michele sottrarre ad una valutazione architettonica dell’intervento, tirando via sulla composizione, che definiscono ‘una scatola composta da elementi prefabbricati modulari, cui sono stati appoggiati alcuni serramenti’, in realtà ha in evidenza alcuni dettagli di una certa cura, che risulta senz'altro riduttivo definire come di pura funzionalità.
A partire dal disegno della scala, che si raggomitola su se stessa secondo geometrie non scontate, limitando i punti di appoggio a terra a due semplici pilastri.
Oppure il disegno dei serramenti del nuovo volume, estroflessi rispetto il filo di facciata prefabbricata, mediante profili metallici di supporto che fungono da imbotte.
La posa degli elementi standard di tamponamento prefabbricati sono, a differenza del solito, posati in orizzontale, rendendo come ‘quieta’ la composizione.
Per non parlare del portale di accesso al nuovo padiglione, in scavo nello zoccolo, come ad orientare il flusso del lavoro.
Certo, lo spazio interno non è una cassa armonica, e l’aspetto tecnico prevale, così come non può che essere.
Ma se il tema, più in generale, fosse meno stigmatizzato dalla nostra cultura architettonica ed ogni capannone, così come ogni manufatto produttivo che troviamo sparpagliato nel paesaggio metropolitano, avesse una altrettanta attenzione al suo dettaglio, alla sua qualità, sicuramente vivremmo in un mondo migliore.
Magazzino Pezzi di ricambio gruppo PSA Peugeot-Citroen
Ampliamento lato sud, mezzanino interno, edifici tecnici antincendio.
Pregnana Milanese (Milano) Viale delle industrie 3/5
Progetto Architettonico: 2005-2009
Realizzazione 2009-2011
Progettazione integrale e coordinata,progetto architettonico, direzione lavori, responsabile lavori, gestione capocommessa e controllo costi: gdmp-studio/studio di architettura giovanni drugman e michele pizzinato
Collaboratori: Arch. Paola Spinelli, Arch. Laura Arlati, Arch. Lorenza D’Alessandro
Coordinatore Sicurezza in fase di Progetto ed Esecuzione: Arch.FrancescoPasquali/Pasquali Giaume associati,Monza
Progetto strutture e D.L.: Ing. Filippo Valaperta- FV Progetti Milano
Progetto impianti elettrici: Ing. Massimo Croci
Progetto impianti meccanici e termotecnico: Ing. Pietro Foà
Progetto impianti antincendio e Prevenzione incendi: PI Fabrizio Monai/FMB
Progetto reti idiriche: Arch.FrancescoPasquali/Pasquali Giaume associati,Monza
Committente: PSA Groupe Peugeot-Citroen, Site de Vesoul, France
Imprese Costruttrici:
Smaltimento Amianto: T.I.A. spa, Milano
Scavi e Movimento terra: Impresa Iovine srl, Milano
Prefabbricazione: CSP Prefabbricati, Ghisalba
Impianti Elettrici - correnti forti: Elettrosistemi srl, Novate
Impianti Elettrici – correnti deboli: Felma srl, Milano
Impianti Meccanici: Fildisimpianti srl, Turate
Impianti Antincendio: ATI Mozzanica&Mozzanica, Calco + Riccardi 91, Casale M.
Lucernari: Plastitalia 2000 srl, Vergiate
Impresa Edile: Edilmaf srl, Milano
Carpenteria metallica: Ravanelli sas, Gorle
Cartongessi REI: Marco Vanoncini srl, Osio Sotto
Pavimenti industriali: Durocem spa, Cavole/Lopav. Bergamo
Demolizioni: Impresa Didoné srl, Milano
Serramenti: Fratelli Carugo srl, Rovellasca
Pareti mobili Thermoserr italia srl, Arluno
Porte REI: Techno-fire srl, Oggiono
Linea vita: Riwega srl, Egna
magazzini temporanei stoccaggio: Kopron spa, Gorgonzola
Scaffalature stoccaggio : SSI Schaëfer sas, Basse-Ham , France
Mezzanino stoccaggio : Nedcon sas, Oberhausbergen, France