Dal 04.05.2011 al 10.05.2011
Giovedì 5 maggio alle h. 17.00 presso la Chiesa Cristiana Protestante di Milano, l’arch Andreas Kipar sarà lieto di potervi illustrare un primo esempio di orto della fede realizzato nel centro di Milano.
In Italia si chiamano Orti urbani o orti familiari, in Germania Kleingärten ( piccoli giardini) nei quali spesso la coltivazione di frutta e verdura magari con un pergolato, un piccolo prato con piante fiorite ed un paio di giochi per bambini costituiscono un piccolo giardino, un Kleingarten appunto.
Schreber durante la sua vita non ebbe la possibilitá di vedere i cosiddetti "Schrebergarten": il suo principale impegno era a favore dei bisogni di bambini e adolescenti, che nelle città di quel periodo crescevano in pessime condizioni di sviluppo.
Per questo motivo nacquero le "aree gioco di Schreber", dotate di aiuole verdi per bambini, che divennero presto luoghi di ritrovo per le famiglie, per poi stabilizzarsi definitivamente come veri e propri giardini. Così nel 1870 venne inaugurato a Lipsia il primo "Giardino di Schreber". In Italia non vi è stato un avvenimento di questo tipo, sebbene a partire dagli anni '70 sia in corso un intenso dibattito sugli "orti urbani", soprattutto in città come Bologna e Milano.
Attualmente si può osservare una nuova tendenza di questo "movimento verde" in tutto il mondo occidentale: non ultimo da quando anche Michelle Obama coltiva il suo orto alla Casa Bianca, l’agricoltura urbana è entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo.
A questo si è pensato nel momento in cui abbiamo dovuto abbattere i nostri ippocastani vecchi e instabili, e abbiamo dovuto immaginare una nuova configurazione del giardino della chiesa.
Dunque, al posto di un semplice prato ornamentale, l’iniziativa milanese di "Orticoltura urbana" ci ha aiutato nella realizzazione di questo primo "Orto della fede". Si è così formato un gruppo di famiglie, che autonomamente al sabato, ha lavorato con le proprie mani alla rimozione di vecchie siepi ed arbusti per creare otto aiuole rialzate, orientate verso il centro del giardino.
Il vecchio suolo, arricchito con del buon nuovo terriccio, lascia sperare in un ricco raccolto; una piccola serra ed un semplice compostiera, panchine e tavoli all’ombra dei tassi e i giochi per i bimbi più piccoli fanno risplendere il giardino di luce nuova. Il supporto dei Consolati di Svizzera e di Germania, del Goethe Institut di Milano della storica Società Orticola di Lombardia lasciano ben sperare per il futuro. La partecipazione attiva degli studenti delle Scuole Svizzera e Germanica di Milano, così come di molti membri della nostra Comunità, garantiscono la continua cura e manutenzione dell’orto.
In occasione della nostra festa d’inaugurazione della Domenica delle Palme il nostro Pastore Ulrich Eckert ha espresso un bell’augurio, che sicuramente ci accompagnerà nei prossimi anni:
“Questo vuole essere un luogo di riposo e di creatività, un segno concreto e intergenerazionale dell’impegno per la salvaguardia del Creato, che Dio ha affidato a tutti gli esseri umani.
Andreas Kipar