Dal 02.03.2011 al 16.03.2011
Martedì 15 Marzo 2011 alle ore 18,30 la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano ospita l'Architetto Mario Galvagni e le sue ricerche interdisciplinari tra arte e scienza
Martedì 15 Marzo 2011 alle ore 18,30 la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano ospita l'Architetto Mario Galvagni e le sue ricerche interdisciplinari tra arte e scienza.
L'Architetto Mario Galvagni conversa con Maurizio de Caro, Consigliere dell'Ordine degli Architetti della Provincia Milano.
Introduce Sandro Lazier, direttore di Antithesi.
Cenni Biografici su Mario Galvagni
Compiuti gli studi di Litografia alla Scuola del Libro dell'Umanitaria di Milano nel 1942, si è diplomato al Liceo Artistico di Brera e successivamente in Pittura all'Accademia di Brera di Milano. Nel 1953 si è laureato in Architettura alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Dal 1981 in qualità di Socio Ricercatore della SIF (Società Italiana di Fisica) collabora alla presentazione di Comunicazioni di Ricerca di Fisica Teorica ai Congressi SIF.
Le ricerche interdisciplinari svolte dal 1953 nell'ambito delle discipline Pittoriche, Architettoniche e Fisiche, lo hanno portato a studiare la rappresentazione e interconnessione della morfologia del vuoto tramite condensazioni di energia. Dal punto di vista della Pittura, sono le rappresentazioni delle oggettualità locali della quotidianità.
Nell'Architettura queste condensazioni morfologiche di energia raffigurano delle percorribilità percettive interattive con i nostri spazi abitativi.
Nella Fisica Teorica sono le origini morfologiche delle energie-oggettuali locali, fluttuanti nello spazio-tempo. Esiste un filo conduttore di armonie morfologiche che le lega tra loro.
Galvagni è un teorico dell’Ecologia della Forma: libera invenzione comportamentale del pensiero dell’uomo; una concezione interattiva, una disciplina, sedimentata nella storia, che le comunità hanno sempre applicato a livello anche inconscio ma che è insita in ogni località territoriale ed è sempre esistita.
E’ paragonabile ad una sorta di codice genetico di tutte le risorse utilizzate in modo interattivo dall’uomo per costruire il proprio ambiente di vita.