Dal 13.05.2010 al 04.06.2010
Si è svolta il 6 e 7 maggio 2010 a Roma la mostra evento dedicata alla professione Iunior in Italia che ha coinvolto gli iscritti alla Sezione B di tutto il territorio nazionale
Si è svolta il 6 ed il 7 maggio la mostra evento dedicata alla professione Iunior in Italia dalla formazione alla professione e che ha coinvolto, oltre all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia, in particolar modo gli iscritti alla Sezione B, anche Ordini professionali di tutto il territorio nazionale, le Istituzioni, gli operatori del settore e le aziende che continuamente propongono novità sul mercato.
La necessità di una mostra e di un dibattito, intorno alla figura Iunior- sottolinea Luisa Mutti Consigliere delegato alla sezione B dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia - nasce dall’esigenza di dare “dignità” ad una figura professionale non riconosciuta nel contesto europeo, per iter formativo. Una figura che, seppur con limiti professionali e giuridici, nell'esercizio, nella progettualità e nelle competenze, ha diritto, dal momento che è stata istituita, di operare con pari opportunità degli altri tecnici, nel territorio italiano.
Analogie e differenze si hanno, dunque, soprattutto tra gli architetti di laurea magistrale e gli architetti iunior che realizzano il proprio percorso di studi sugli orientamenti proposti dal D.M. 270/04 e dal D.M. 509/99: l’iniziativa, proposta dalla Consulta per la professione Iunior, ha voluto esporre tesi di laurea, progetti ed elaborati di design, che hanno coinvolto i professionisti iscritti alla sezione B, esaltandone la formazione e la professionalità.
La mostra, allestita grazie alla collaborazione degli Architetti iunior Antonella Ancarani e Daniele Roticiani, ha voluto porre in risalto la dinamicità, la particolare attenzione ai dettagli nel design e al dettato delle normative, che impongono l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Per citare alcuni degli elaborati, realizzata da Marika Tombolillo e Stefano Storelli, Tricom è la sedia-sgabello che per la particolare attenzione alla linea, al design ed ai materiali è utilizzabile in combinazioni diverse a seconda del contesto d’arredo, poi ancora Seduta, di Francesca Mazzara, che oltre ad essere un oggetto per interni è anche e soprattutto la stilizzazione di una donna seduta, in cui la forma supera la funzione; Luce Artefatta, nata dalla sinergia fra l’artigianato d’arte, le antiche arti del mosaico e la lavorazione del vetro, senza tralasciare Cigno, di ADR studio, 5° posto al Concorso di Idee Milano – Autogrill, realizzato per rendere più fluidi i movimenti dei disabili in carrozzella, in una location dove spesso si tende ad ottimizzare gli spazi, senza valorizzarne la fruibilità.
Una varietà di progetti che dimostrano la poliedricità del professionista iunior, attento al materiale, alla continua formazione sulle novità introdotte dalle aziende, ed ancora alla linea, al disegno, all’espressione architettonica come forma d’arte. Le tesi di laurea, invece, hanno spostato l’attenzione sulla formazione, che oggi attraversa una fase particolarmente delicata e che rappresenta l’ambito che fin da subito limita il professionista iunior.
Così dalla valutazione delle caratteristiche geologiche delle aree e la conseguente stabilità degli edifici di Marco Boni, si passa alla Migrative Home di Tombolillo, che sintetizza la mobilità, la dinamicità e la flessibilità della casa, in un momento in cui la precarietà del lavoro esige continui spostamenti; per arrivare alla particolarità di un aspetto della formazione che approda all’esperienza professionale di Alessandro Cirotto per Studio Valle Progettazioni , con la consulenza della Nova Consulting sulla Certificazione ambientale ISO 14001.
I dibattiti hanno coinvolto il Prof. Rocco Curto, Presidente della Conferenza dei Presidi delle facoltà di Architettura, il Prof. Livio De Santoli e il Prof. Renato Masiani, rispettivamente Preside della Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma - Valle Giulia e Ludovico Quadroni, nonché i magistrati del TAR del Lazio, con la partecipazione del consigliere dott. Pietro Morabito e diversi esponenti del mondo professionale e sindacale quali: l’arch. Massimo Gallione, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori,l’ing. Salvatore d’Onofrio presidente della Commissione ingegneri di primo livello dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, l’arch. Renato Guidi presidente dell’Associazione Architetti Professionisti per la Consulta dei professionisti della Confcommercio di Roma. L’arch. Iunior Antonino Arancio, presidente del SIND.IN.AR3, ha rappresentato il mondo sindacale dedicato alla tutela della professione iunior.
In seguito vi sono stati gli interventi dei consiglieri iunior dei consigli provinciali, tra cui da Lisa Borinato consigliere di Vicenza, Roberto Saleri Vicepresidente dell’Ordine di Brescia e Michele Mazziotta Tesoriere di Matera, ha portato a conoscenza il lavoro svolto durante i primi cinque dall’inserimento, con il DPR 169-05, delle rappresentanze iunior all’interno del sistema ordinistico. Il Consigliere Nazionale Marco Belloni è intervenuto sul nuovo codice deontologico, e sulla circolare n. 68-2009, per la revisione della quale, è stato istituito un tavolo tecnico presso il Consiglio Nazionale degli Architetti.
Belloni ha sottolineato la posizione notoriamente contraria del CNAPPC all’inclusione dei professionisti iunior in altre forme ordinistiche tecniche. La tavola rotonda, che ha dibattuto sul D.P.R. 328/01, unico strumento legittimato e attualmente vigente, e sulla nuova figura dell’Architetto e del Pianificatore iunior, dotato di laurea triennale, attraverso una prima analisi, ha cercato di leggere in forma meramente giuridica e non interpretativa, le attività stabilite dal decreto che hanno creato un clima di perplessità intorno alla figura del professionista iunior, spesso considerato una via di mezzo tra il geometra e l’architetto di laurea quinquennale. Finalità dell’evento è stato, dunque, quello iniziare a sensibilizzare gli ambienti universitari, professionali ed istituzionali sulla figura dell’architetto e del pianificatore iunior, spesso sottovalutato come professionista e declassato a “tecnico”.
Arch. Iunior Marco Belloni
Consiglio Nazionale Architetti
Presidente Dipartimento Magistratura e Strategie Architetto Iunior
Foto dell'Arch. Iunior Flavio Panico