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Istituto Marchiondi: mostra e libro

Dal 20.11.2009 al 20.11.2010

Mercoledì 18 novembre è stata inaugurata la mostra e presentato il libro sull'Istituto Marchiondi di Vittoriano Viganò. L'esposizione rimarrà aperta fino al 9 dicembre.

Mercoledì 18 novembre si è inaugurata l’esposizione "L’istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò: una lettura critica attraverso gli archivi e la documentazione recente" a cura di Franz Graf e Bruno Reichlin, ospitata nello spazio mostre della Facoltà di Architettura progettata dallo stesso architetto. Promossa dall’Accademia di Architettura e dall’Archivio del Moderno di Mendrisio e organizzata dalla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, l’iniziativa permette al pubblico di apprezzare i disegni originali del progetto corredati da modelli di studio e da un ricco corpus fotografico. E’ stata anche l’occasione per presentare il volume L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, a cura di Franz Graf e Letizia Tedeschi.

La linea che emerge dagli interventi è quella di ricondurre l’Istituto Marchiondi ad un quadro più generale, in primo luogo riferito al razionalismo italiano: non opera isolata e geniale ma architettura che nasce da un quadro di esperienze consolidate. Come sostiene Daniele Vitale, che presenta il libro accanto ai curatori e agli autori, il fatto di collocarsi in un contesto più ampio e strutturato non toglie originalità al Marchiondi, ma lo colloca in uno spessore storico di esperienze; la logica con cui Viganò lavora, quella cioè delle complesse stratificazioni, delle sovrapposizioni di piani, delle profondità e dissolvenze, deriva da una tradizione precedente, che ha il suo grande maestro in Giuseppe Terragni, così come la volontà di mettere in evidenza la struttura e di utilizzare la logica della scomposizione, che ha un forte legame con il razionalismo di Cesare Cattaneo. E Vittoriano Viganò, rispetto alla concezione scatolare e rigida degli inizi del Movimento Moderno, ha il merito di introdurre una nuova ritmica e di perseguire una tensione scultorea nell’opera architettonica, impegno che trova la sua testimonianza più alta proprio nel Marchiondi.

Ed infine, forse il tema più importante: quello dell’edificio come congegno urbano, come dispositivo tipologico in grado di riassumere la complessità del vivere civile che, sulla base della lezione di Le Corbusier, manifesta l’aspirazione profonda a creare un pezzo di città.

Un’ulteriore motivo d’interesse è costituito dall’apparato multimediale che accompagna l’esposizione: la catalogazione digitale dei 400 disegni conservati presso l’Archivio del Moderno corredati da testimonianze audiovisive.
La mostra resterà aperta da mercoledì 18 novembre fino a mercoledì 9 dicembre 2009, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00, ingresso libero.

Per una visione più completa dell’operato milanese di Vittoriano Viganò è possibile consultare la versione online dell’itinerario monografico a lui dedicato, organizzato dall’Ordine degli Architetti nel Giugno di quest’anno e curato da Roberto Rizzi e Marta Averna.

ALESSANDRO SARTORI
STEFANO SURIANO

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