Dal 17.09.2008 al 17.09.2009
Corriere della Sera - sezione: Cronaca di Milano - 17 settembre 2008 - pag: 7 Via libera dai Lavori pubblici. Ma l'assessore al traffico: serve discontinuità
Rispuntano i 7 parcheggi bocciati. Ma la giunta Moratti si divide
Il caso: Erano stati stralciati dal «piano box». I Verdi: operazione degli uomini dell'ex sindaco Albertini
Via libera dai Lavori pubblici. Ma l'assessore al traffico: serve discontinuità
I cantieri potrebbero aprire subito nelle piazze Ferrari e Lavater Ma il sovrintendente boccia gli interventi
Erano stati stralciati dal piano parcheggi. Erano anche partite le lettere di revoca. Anche la sovrintendenza regionale li aveva affossati. Ma i 7 parcheggi bocciati dal sindaco Letizia Moratti, nel marzo 2007, potrebbero rispuntare come funghi. Sicuramente due. Quello di piazzale Lavater e quello di piazza Ferrari. Su entrambi pesano dei ricorsi al Tar e una sentenza che intima al Comune di chiudere in tempi brevi la vicenda. E l'ufficio tecnico del Comune si è già portato avanti, comunicando che «nulla osta da un punto di vista puramente tecnico al prosieguo della pratica » per quanto riguarda piazzale Lavater. Ma il timore è che anche gli altri cinque, sebbene «cassati», possano rientrare a pieno titolo nel piano parcheggi: via Canaletto, via Palestro, piazza Gobetti, via Venosa e piazzale Libia. Non è una questione che riguarda un futuro lontano. Qualcuno ritiene che già nella prossima giunta possa avvenire il ribaltone.
Quanto basta per far scattare la denuncia del Verde, Enrico Fedrighini: «È in atto un'offensiva della conservazione contro le nuove politiche della mobilità. Oggi si fanno ripartire i parcheggi, domani toccherà all'Ecopass e dopodomani alle piste ciclabili. È un'invasione continua di campo di uomini della vecchia giunta Albertini».
L'affondo ha come bersaglio l'assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini a cui è stata affidata la supervisione dei parcheggi. Una diarchia.
Da una parte l'assessore ai Trasporti, Edoardo Croci che si occupa della pianificazione, dall'altra Simini con la direzione tecnica. Visioni opposte. «Non è stata ancora presa nessuna decisione — attacca Simini — Forse Fedrighini sta correndo troppo. Ma per fermare opere del genere ci devono essere delle motivazioni forti. Non basta dire che c'è un albero o una casa vicina. Ci devono essere delle motivazioni incontrovertibili per far decadere l'interesse pubblico. Altrimenti, c'è il rischio che intervenga la Corte dei Conti». Replica Croci: «L'amministrazione, fin dall'inizio, ha segnato una discontinuità con la precedente giunta. Sia in materia ambientale sia per quanto riguarda i parcheggi. Sono fiducioso che si continuerà in questa direzione ». Situazione complicata. Anche perché la Moratti ha messo direttamente la faccia sul piano parcheggi ereditato dalla giunta Albertini. E nel suo programma elettorale si ricorda che verranno tutelate le piazze alberate. Il riesame, con il successivo stralcio, aveva riportato una certa serenità. Con la certezza che certe decisioni fossero ormai alle spalle. Soprattutto dopo il parere del direttore regionale per i Beni culturali, Gino Famiglietti. Piazzale Lavater: «Le emergenze architettoniche e paesaggistiche sopra delineate evidenziano notevoli elementi di interesse culturale che rendono la realizzazione di un parcheggio interrato in piazza Lavater inopportuna in quanto lesiva dei valori paesaggistici». Piazza Paolo Ferrari: «Si conferma, pertanto, per quanto di competenza l'avviso contrario di questo ufficio al proseguo dell'iter procedurale finalizzato alla realizzazione del parcheggio».
Maurizio Giannattasio
Corriere della Sera - MILANO -
sezione: Cronaca di Milano - data: 2008-09-17 num: - pag: 7