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Edificio per abitazioni e negozi

Anno:  1955

Località: Milano, Centrale

Indirizzo: Piazza della Repubblica 12

Destinazione d'uso: Edifici residenziali

Progettista: Gigi Gho'

L’edificio sorge in una delle piazze più interessanti della città sul piano delle presenze architettoniche. Posta nel cuore pulsante cittadino, pronta a guardare verso la stazione Centrale ma anche verso i bastioni e da lì alla circonvallazione così come al centro storico, piazza della Repubblica può quasi definirsi un compendio dell’architettura moderna milanese. A partire dalla sua ridefinizione negli anni Trenta – quando ancora si chiamava piazza Fiume – fino alla fine degli anni Sessanta, si sono susseguiti progetti di grande interesse tra torri per uffici, residenze ed edifici a destinazione mista.

 

A quest’ultima categoria appartiene il palazzo che Gigi Gho’ – già autore dei non distanti edifici di via Solferino e di via Legnano nonché della nota sede Bayer in viale Certosa – realizza a metà degli anni Cinquanta andando a chiudere, o meglio, a concludere uno dei numerosi angoli della grande piazza. Un intervento solo apparentemente timido, pronto a passare inosservato al primo impatto ma a mostrarsi in tutta la sua eleganza ad un’ulteriore osservazione. Realizzata nell’angolo opposto in cui sorge il coevo edificio dei fratelli Latis, questa casa di abitazione e uffici ad 11 piani ha la caratteristica di entrare in stretta relazione con l’intorno, sia con gli interventi preesistenti e successivi – risale agli anni Sessanta l’adiacente complesso per uffici realizzato ancora a firma di Gho’ – sia con i prospicienti giardini di porta Venezia cui guarda quasi spingendosi oltre i bastioni.

 

A tale proposito risulta chiarificante un passaggio della relazione di progetto: “La filosofia di progetto è stata dettata dalla volontà di sfruttare la posizione d’angolo panoramica, inserendosi sulla scia delle più famose torri razionaliste milanesi. Tanto più se si tiene conto che l’edificio sorge come un enorme avamposto di avvistamento alla fine del fronte bastionato di Porta Venezia, da dove è facile scorgere l’isolato dei Giardini Pubblici, il grattacielo Pirelli con l’antistante stazione ferroviaria e persino il Duomo. A tale scopo è stata posta particolare attenzione al tema del balcone d’angolo, che caratterizza la pianta stellata dell’edificio. Si crea così una vista panoramica sulle zone più belle di Milano. Un vero e proprio osservatorio a 270° lungo la via Vittorio Veneto, verso i giardini pubblici e il centro di Milano, sulla piazza della Repubblica ed infine verso lo scorcio prospettico della via Vittor Pisani nonché verso la quinta della stazione Centrale”.

 

Dunque questo ‘osservatorio’ si pone come tema formale per la composizione dell’intero volume, che viene alleggerito attraverso la ripetizione dello stesso motivo anche sugli altri due lati liberi dell’edificio con lo svuotamento d’angolo e il sistema dei balconi. Il basamento infine viene destinato a commercio e uffici e si distingue per la presenza delle grandi aperture vetrate scandite, così come nel simmetricamente opposto progetto dei fratelli Latis, dal riapparire dei pilastri portanti grigio scuro in facciata. La struttura in cemento armato e ferro è denunciata anche dal disegno dei prospetti e accentuata dal profilo dei serramenti. Alla diversificazione della zona basamentale corrisponde in alto l’elegante soluzione dell’attico arretrato, quasi una villa sospesa tra il verde  del grande giardino pensile. A livello della strada, verso la piazza, una recinzione metallica perimetra il piccolo giardino condominiale.

 

Maria Vittoria Capitanucci