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Piscina Mincio
Anno: 1964
Località: Milano, Lodi - Corvetto
Indirizzo: Via Mincio 13
Destinazione d'uso: Edifici per lo sport
Progettista: Pierluigi Nervi
Pier Luigi Nervi è uno dei progettisti italiani più noti del XX secolo, ma al tempo stesso uno dei più difficili da collocare all’interno di corrente. Lo dichiara apertamente Manfredo Tafuri quando ammette che “il suo strutturalismo andrebbe studiato alla luce dei modi di produzione condizionati dai monopoli del cemento e del ferro, e in un ambito di considerazioni capace di connettere all’uso politico del ritardo tecnologico, cui si aggancia l’edilizia di massa, l’esibizione tecnologica di “eccezione” nelle attrezzature pubbliche. Comunque, è da sottolineare la capacità inventiva rivelata da Nervi per strutture di grandi dimensioni: l’intuizione tecnologica prevale sempre in lui su ogni pretesa di oggettività”.
Nervi ha contribuito alla costruzione della Milano moderna partecipando alla definizione del Grattacielo Pirelli (1955-59). Le altre opere milanesi sono assai meno note, tra le quali citiamo il Padiglione in Piazza Italia alla Fiera di Milano (1946-48, demolito nel 2007) e la Piscina Mincio.
La copertura della piscina si riallaccia alle solette irrigidite dalle nervature regolari del Palazzo delle Esposizioni di Torino 1948-50 e della Manifattura Tabacchi di Bologna del 1952, ottenute con casseforme riutilizzabili appositamente disegnate. L’attenzione alla luce è accurata come sempre e in particolare in questo caso ripete lo schema collaudato in opere precedenti dove la copertura sembra galleggiare al di sopra di un nastro vetrato che percorre tutto il perimetro.