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Anno: 2005 - 2007
Località: Milano, Corsica
Indirizzo: viale Campania, viale Corsica, via Zanella
Destinazione d'uso: Edifici per residenze e commercio
Progettista: G. Conti, F. Olivieri, G. Oneto
Il Programma Integrato d’Intervento (PII) ha interessato un’area compresa tra viale Campania e viale Corsica, che ha ospitato fino agli anni Sessanta il deposito comunale ATM e successivamente, fino alla fine degli anni Ottanta, gli stabilimenti della Motta-Alivar. La variante urbanistica che recepisce il PII (che trasforma la destinazione da industria a residenza), ha assunto come obiettivo prioritario la riqualificazione dell’area (di modeste dimensioni, circa 3,2 ettari), che per la sua conformazione fisica, morfologica e funzionale, risulta fortemente integrata al tessuto edilizio circostante, densamente edificato e consolidato, prevalentemente residenziale. E che è localizzata all’incrocio di due rilevanti assi viabilistici: viale Corsica (sulla direttrice est-ovest, dal centro cittadino verso l’aeroporto di Linate) e viale Campania (principale direttrice nord-sud del quadrante orientale della città).
L’intervento ha previsto la realizzazione complessiva di circa 21.000 mq di Slp, ottenuti utilizzando l’indice di edificabilità territoriale che caratterizza praticamente tutti i PII milanesi, pari a 0,65 mq/mq, di cui circa 16.000 mq residenziali e poco meno di 5.000 mq commerciali. Sono inoltre stati realizzati circa 70 box pertinenziali convenzionati per i residenti di zona. Si tratta di un intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione (il progetto urbanistico e architettonico è stato curato dallo Studio ContiAssociati), che ha restituito usi urbani a questo luogo della città. Un mix funzionale composto di edifici residenziali localizzati prevalentemente su via Zanella, a chiudere il fronte stradale, e sulla nuova via Terenzio (la nuova viabilità di lottizzazione che collega viale Corsica con via Zanella); di attività commerciali all’incrocio fra le vie Battistotti Sassi, Terenzio e Corsica; di un parco pubblico attrezzato (che occupa circa 13.000 mq dei 18.000 mq di standard urbanistico complessivamente reperito), in adiacenza e continuità all’esistente Liceo Scientifico Donatelli.
La novecentesca palazzina degli uffici ATM (edificio originariamente destinato al deposito delle carrozze a cavallo del servizio pubblico milanese) è mantenuta e ospita una sede museale, con esposizioni temporanee e permanente e annesse funzioni di servizio e complementari. L’esito complessivo di questo inserto nei tessuti del piano è un impianto urbano scontato e poco ricercato, che ha dato semplicemente risposta alla corrente domanda immobiliare. In ragione della qualità e dei caratteri del sito, nonchè della sua tradizione e storia, si tratta di un’occasione probabilmente sprecata di sperimentare forma urbana e architetture contemporanee.
Una sperimentazione che peraltro manca nella quasi totalità dei programmi negoziati milanesi (PII e PRU), salvo episodiche eccezioni, come quelle di Gino Valle e Cino Zucchi al Portello. Un’occasione che la cultura architettonica, urbanistica e disciplinare milanese non ha praticato, schiacciata tra le fantasiose e bizzarre proposte delle archistar e la corrente architettura commerciale.