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Anno: 1996 - 1999
Indirizzo: Via Golgi 19, Milano
Destinazione d'uso: Edifici per l'istruzione
Progettista: Francesco Soro
Il complesso degli edifici delle facoltà di Fisica e di Biologia dell’Università degli Studi si completa nella seconda metà degli anni Novanta con un edificio affacciato su via Golgi, ai bordi del quartiere universitario. La facciata su strada è una grande superficie di mattonelle di vetrocemento, spezzata in due in corrispondenza del vano scale principale. Il materiale utilizzato, sensibile alle variazioni della luce naturale di giorno, di sera lascia trasparire le luci interne lasciando immaginare le attività che vi si svolgono. Questo grande muro traslucido è appoggiato su di un robusto basamento formato da una serie di tozzi pilastri di cemento armato a vista, di 170 cm di diametro. In corrispondenza di questo colonnato si trova un piano rialzato che distribuisce ai corpi scala e a cui è attribuita la funzione di luogo di ritrovo per gli studenti. Alla severità del basamento fa da contrappunto il profilo asimmetrico e mistilineo del bordo superiore, che segue l’andamento delle aule a gradoni all’interno.
Il carattere fortemente introverso dell’architettura rispetto alla strada, dovuto alla presenza della vicina ferrovia, è coerente con la posizione dell’ingresso, rivolto all’interno, verso l’edificio esistente. La sagoma netta e la superficie continua, insieme con la significativa lunghezza dell’edificio (circa centocinquanta metri) fanno sì che i dipartimenti siano landmark riconoscibile a distanza anche dai viaggiatori della linea ferroviaria, un sorta di diga di contenimento e di rafforzamento dei bordi sfrangiati di Città Studi.