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Residenze sociali - Via Gallarate

Anno:  2006 - 2009

Località: Milano, Gallaratese

Indirizzo: Via Gallarate, Via Appennini

Destinazione d'uso: Edifici per residenza sociale

Progettista: MAB arquitectura

La vasta area urbana delimitata a nord-est da via Gallarate, a sud-ovest da via Cilea  e le cui estremità possono essere individuate nel quartiere QT8 e nel parcheggio di interscambio della MM di Molino Dorino rappresenta un complesso sistema insediativo formato in gran parte dai quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica Gallaratese G1, G2 e S. Leonardo, a cui si sono aggiunti altri interventi di iniziativa privata fra i quali il più celebre è il Monte Amiata di Rossi e Aymonino. L’intervento di social housing realizzato dai MAB Arquitectura, vincitori del concorso Abitare Milano, si inserisce in questo sistema complesso. L’area di progetto è una striscia stretta e lunga in fregio a via Gallarate e schiacciata verso il quartiere S. Leonardo. I MAB risolvono il progetto insediativo con blocchi di differente altezze assemblati in modo da costituire tipologie ibride tra la lama e la torre. I blocchi sono aggregati in quattro edifici il cui asse longitudinale è perpendicolare alla giacitura leggermente arcuata di via Appennini conservando in questo modo le visuali libere proprie del quartiere Gallaratese. Gli edifici sono relativamente bassi (quattro piani) nella parte in linea mentre quella più alta arriva a nove piani configurando delle torri che fronteggiano le cortine edificate del S. Leonardo. Se lo scenario offerto dai valori figurativi del Gallaratese non è entusiasmante i MAB riscattano ampiamente questa situazione dedicando una particolare cura alla progettazione dello spazio aperto e ai servizi. L’intero insediamento è innervato da un percorso pedonale che sottopassa tutti gli edifici, forse rievocando metaforicamente la “strada vitale” e il mancato progetto della Spina Centrale, e connette le residenze con lo spazio pubblico, arricchito da servizi e negozi situati al piano terra degli edifici residenziali e attrezzato con elementi di arredo urbano di buona qualità formale.

 

La distribuzione delle case è a corpo scala, tranne in un caso (tipologia D6) dove è a ballatoio. Gli alloggi sono dimensionati con tagli che vanno da 60 a 97 mq e presentano una collaudata organizzazione che prevede: divisione tra zona notte e zona giorno, cucine piccole ma separate dagli ambienti di soggiorno, riduzione al minimo dei disimpegni e soggiorni dotati sempre di logge. La disposizione dello spazio interno si riflette nell’impaginato delle facciate: i fronti sud-est a cui corrispondono le camere e i bagni sono scanditi da bucature strette e alte che “incidono” la facciata con ritmo apparentemente libero; sul lato opposto i limiti dell’edificio e i marcapiani conformano dei vuoti orizzontali, corrispondenti alle logge, schermati da un sistema di persiane di alluminio scorrevoli poste sul filo esterno delle logge. Le case ospitano 503 abitanti in 183 alloggi, per complessivi 20.683 mq di superficie destinata alla residenza.

 

Marco Lucchini