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Galleria Strasburgo

Anno:  1957

Località: Milano, Duomo

Indirizzo: Corso Europa, 10-12

Destinazione d'uso: Mosaico pavimentale

Progettista: Francesco Somaini

Il sodalizio tra l’architetto Luigi Caccia Dominioni e Francesco Somaini nasce nel 1955, quando l’architetto è chiamato a ristrutturare la villa di Lomazzo appartenente alla famiglia dello scultore (casa Rosales, 1955-57). Da quel primo incontro, la ricerca di Somaini in collaborazione con Caccia Dominioni si caratterizzerà soprattutto nell’ideazione dei mosaici pavimentali che insinuano motivi spiazzanti nelle architetture del maestro, secondo una tipologia unica nel panorama milanese.

 

Vorticista appare il pavimento per la Galleria Strasburgo, un passage nella migliore tradizione architettonica metropolitana. Come ha evidenziato Maria Vittoria Capitanucci, «il passaggio coperto, non lontano dalle visioni ottocentesche dei passages in ferro e vetro con copertura a lucernario, qui ellittico, è fluidamente pensato per risolvere il complesso intreccio dei percorsi». Il pavimento viene a lungo studiato dallo scultore, tra 1956 e 1957, in disegni differenti e ipotesi alternative: «l’artista amava lavorare direttamente su tavole lavorate a gesso e dipinte di nero, bruno, seppia e rosso, servendosi talora di un chiodo o di un raschietto per studiare i percorsi fantastici negli ampi ingressi degli edifici». Il segno è tradotto in un mosaico a tessere di marmo di cui l’artista studia dettagliatamente i toni, utilizzando marmi differenti: prevale una concezione «dilagante» del segno astratto, ora rappreso in vortici, ora liberamente svolto a segnare i percorsi e le direzioni.

 

Paolo Campiglio