Case basse in via S.Giusto

Gli edifici bassi del quartiere Harar-Dessiè sono progettati da Paolo Antonio Chessa, Figini e Pollini, Mario Tedeschi, Tito Varisco; aggregati nelle insulae, presentano volumi elementari connotati da scelte figurative caratterizzate da coperture a falda, singola o doppia, superfici murarie intonacate o in mattoni faccia a vista. L’opposizione tra edifici alti e un tappeto di case basse era già stata sperimentata da Adalberto Libera nell’unità di abitazione al quartiere Tuscolano. Le case realizzate da Figini e Pollini sono di due tipi: vi è un tipo con sezione simile a quella degli alloggi duplex dell’edificio alto e un altro concepito come alloggio simplex; in questo caso la copertura è a due falde asimmetriche inclinate verso il centro dell’abitazione. Il rivestimento in mattoni faccia a vista per i muri portanti richiama un linguaggio vernacolare anche se depurato dagli eccessi dello strapaese.

Marco Lucchini