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In ricordo di Empio Malara

A poche settimane dalla scomparsa dell'Arch. Empio Malara, l'Ordine pubblica un ricordo dell'Arch. Lucilla Malara, figlia e collega.

Empio Malara, che è stato la mia guida come padre, maestro e poi come socio e collega dello studio Malara Associati, si è spento all’età di 90 anni il 19 gennaio 2023.


Personaggio visionario e poliedrico di grande spessore culturale ed intellettuale, architetto, urbanista, paesaggista, storico della città di Milano e del sistema dei Navigli milanesi e pavesi, Empio è stato autore di libri, saggi e numerosi articoli pubblicati in molteplici sedi, dalle riviste di settore ai giornali di diffusione nazionale.


Molti dei suoi lavori mostrano intuizioni anticipatrici di temi oggi riconosciuti come centrali nel dibattito architettonico e culturale, quali la sostenibilità ambientale, la rigenerazione urbana, il rapporto uomo-natura, l’implementazione del verde nelle città e all’interno dell’architettura, la progettazione incentrata sul sociale, l’attenzione al rapporto con il contesto e al dialogo con il committente.


Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1961 e ottiene la specializzazione in Urbanistica Tecnica nel 1962. Nel 1971 è iscritto all’Albo degli esperti di pianificazione territoriale del Ministero dei LL.PP. Membro effettivo INU (1986). Consulente per le tematiche ambientali del Ministero per le aree urbane (1987-1991). Membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia (1986-1994). Socio fondatore dell'AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio Sezione Lombarda). Presidente dell’Associazione Amici dei Navigli (1985-1997). Presidente dell’Istituto per i Navigli – Associazione Amici dei Navigli (dal 1998).

Dal 1962 svolge la libera professione di architetto, dedicandosi all’urbanistica, all’edilizia pubblica e sociale, all’edilizia privata residenziale, terziaria e commerciale con studio a Milano, Urbanistica & Architettura dal 1962 al 1984 e Malara Associati dal 1984 ad oggi.

Tra i suoi tanti progetti di architettura e di riqualificazione urbana per Milano e per la Lombardia, si ricordano: il progetto e la realizzazione dell’asilo e consultorio pediatrico di via Fratelli Induno 6 (1974/76), il progetto e la realizzazione dell’asilo nido e scuola materna a Cologno Monzese (1977-79), il piano territoriale del parco Lombardo della Valle del Ticino (1974-1980), il restauro conservativo “convenzionato” dell’edificio di via Madonnina 10 (1979-84), il Progetto Passante – Documento Direttore (1983), il progetto d’area Garibaldi-Repubblica (1984-1985), il restauro della Casa della Seta via Santa Valeria 5, di Piero Portaluppi, (1987-89), il complesso plurifunzionale ex Badoni Parco del Broletto a Lecco (1992-2007), la ristrutturazione e l’arredamento dell’edificio di via Borgonuovo 14/16 (1994-1997), il restauro ed ampliamento del complesso polifunzionale nell’ex Molino Mosca via Lomazzo 19 a Milano (1994-99), il progetto di riqualificazione per il villaggio Olimpico di “Milano 2000” (1991-1992), la ristrutturazione ed arredamento del complesso direzionale Bassi Business Park (2000-2007), la nuova palazzina residenziale San Siro Home in via Don Gnocchi 37 (2010-2013).

I suoi progetti e realizzazioni sono segnalati e menzionati in Italia e all’estero, pubblicati in riviste quali Casabella, Abitare, IoArch, OFX, Domus, etc.. La sua intera attività professionale, svolta in entrambi gli studi, è raccolta in un volume monografico edito da SKIRA nel 2007.

Parallelamente, Malara pubblica studi, promuove mostre e attività culturali e svolge attività di consulenza per i Comuni (Milano, Torino e altri), per le Regioni (Lombardia e Calabria) e i Ministeri (Lavori Pubblici, Istruzione e Aree Urbane).

Dal 1984, dedica con determinazione, passione ed entusiasmo, gran parte della sua vita all’intensa attività di studi e di progetti sul sistema dei Navigli pavesi e milanesi, con diverse proposte di recupero, riuso e rifunzionalizzazione, come ad esempio il progetto della riapertura della cerchia dei Navigli e quello del recupero dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia.

Nel 1999 riceve dal Comune di Milano l'attestato di benemerenza civica per le opere di architettura realizzate in Italia e pubblicate nelle riviste di settore italiane ed estere, con la seguente motivazione: “Architetto di fama internazionale, ha realizzato numerosi progetti per valorizzare la nostra città. Da sempre innamorato della zona dei Navigli, ha condotto studi e curato iniziative per la loro promozione, tra cui l’Associazione Amici dei Navigli. Autore di molteplici pubblicazioni sulla città, non ha mai fatto mancare la sua preziosa collaborazione ad autorità e amministratori.”

Nel 2012 il Centro Studi Grande Milano lo premia con le “Grandi Guglie”, per aver rilanciato l’immagine paesistica della città.

Nel 2016 l’Associazione Italiana Architetti del Paesaggio gli conferisce il titolo di Socio Onorario.

Nel 2022 il Comune di Rende, in provincia di Cosenza, la città dove Malara è nato, lo riconosce Cittadino Onorario per il suo contributo al disegno della città e del quartiere Europa, ritenuto una delle opere appartenenti al “Bello dell’Italia”.


Empio Malara è stato anche un infaticabile scrittore: i suoi studi sulla storia di Milano e delle sue acque si sono riversati in scritti sulla città, sul paesaggio e sui Navigli. Di recente si è anche soffermato sul tema della luce, con saggi e volumi di taglio sia letterario sia storico.


Tra le sue memorie, un suo ultimo messaggio alla città:

“L’indirizzo territoriale generale più estensivo è che Milano diventi, con l’ausilio di un secondo passante, una città policentrica di scala regionale. Un polo urbano fortemente attrattivo con intorno un insieme di città ognuna con la sua storia in stretta relazione e interconnesse con il polo principale. Il suggerimento specifico per la città è di riuscire a moltiplicare le centralità metropolitane, depurare il più possibile la città dalle auto in sosta per le strade, riattivare e rigenerare i Navigli, ridare a Milano il suo ruolo secolare di città porto di navigazione interna tra i parchi del Ticino e dell’Adda”.

 

Empio Malara lascia a tutti noi un’eredità di progetti, di realizzazioni, di idee e di saggi. Speriamo che la città di Milano possa riconoscere il suo costante impegno verso la vivibilità e rigenerazione dei luoghi e realizzare il suo ultimo sogno di riconnettere, nel sistema dei Navigli, la Conca di Viarenna alla Darsena.


Grazie Empio, ci mancherai.

Milano, 7 febbraio 2023


Lucilla MalaraIn ricordo di Empio Malara

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