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Universo sostenibile

Dal 15.10.2013 al 15.11.2013

Presentato il progetto della Fondazione Enel Cuore onlus “Ricostruzione sostenibile dell’universo. Architettura come impegno civile”, presso la Fondazione Cariplo, ospiti Cameron Sinclair e Mario Cucinella. Un breve resoconto

 Giovedì 10 ottobre è stato presentato il progetto della Fondazione Enel Cuore onlus “Ricostruzione sostenibile dell’universo. Architettura come impegno civile”, presso la Fondazione Cariplo in Via Manin 23 a Milano.
Insieme al Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ospiti il britannico Cameron Sinclair, fondatore di Architecture for Humanity con base in California; Mario Cucinella, noto architetto di 'solida esperienza nella progettazione architettonica con particolare attenzione alle tematiche energetiche ed ambientali'; Giordana Ferri, responsabile delle iniziative di Fondazione Housing Sociale. Moderatore dell'incontro Stefano Casciani, storico di Architettura e design, oggi presentato come Direttore di “Disegno. La nuova cultura industriale” e Direttore scientifico dell’ArcVision Prize Women and Architecture.
Perchè 'nel mondo, e non solo nei paesi ad alto sviluppo tecnologico, si stanno diffondendo soluzioni architettoniche e di design sempre più a servizio dell’uomo e all’ambiente'.


 
Enel Cuore Onlus, associazione non profit che in questi giorni apprendiamo compie 10 anni  di attività, nel 2012 ha stretto una partnership con Architecture for Humanity -fondata nel 1999 da Cameron Sinclair per promuovere, a livello mondiale, soluzioni architettoniche e di design in situazioni sociali e umanitarie critiche con base a San Francisco–  per realizzare 7 progetti di architettura sociale in alcuni paesi dell’America latina (Brasile, Cile, Colombia, Perù) e dell’Europa orientale (Romania, Slovacchia) e in Italia nei territori terremotati dell’Emilia Romagna (San Felice sul Panaro (Mo).

A Giuseppe Guzzetti piace ricordare come l’Housing Sociale in italia sia una invenzione di Sergio Urbani, responsabile della fondazione e oggi condirettore generale del Fondo Immobiliare di Cassa Depositi e Prestiti. E che Polaris RE, società di diritto lussemburghese nata nel Febbraio 2004 su iniziativa di alcune congregazioni religiose cattoliche con l'obiettivo di assicurare una gestione delle risorse finanziarie compatibile con i propri principi di moralità, partecipata dalla fondazione Cariplo dal 2007 a oggi socio quasi al 50% , si sia recentemente aggiudicata la gara per il Policlinico e di un intervento per conto della Cassa dei giornalisti.

L’iperbole “Ricostruzione sostenibile dell’universo” vorrebbe fare il paio con quella che nel 1915 veniva lanciata come “ricostruzione futurista dell’universo”. Stefano Casciani con qualche orgoglio introduce la serata dedicata alla Sostenibilità con ospiti di lungo corso, essendo Architecture for Humanity oramai attiva da 15 anni, sia sul fronte della ricostruzione operante in aree di emergenza –ricorda gli interventi ad Haiti e New Orleans- che della ricostruzione dell’identità individuale, attraverso iniziative per promuovere la progettazione di soluzioni architettoniche in situazioni sociali e umanitarie critiche che oggi vede quasi 5.000 volontari aderenti.

E Mario Cucinella non da meno, da sempre impegnato professionalmente sui temi della sostenibilità, tiene a presentare Buildingreenfutures, onlus nata due anni fa parlando del futuro della Palestina all’ONU. Se tra 17 anni avremo 1/3 di costruito in più –qualcosa come 73 miliardi di mq di nuove costruzioni- il tema si pone da subito. E da spirito pragmatico propone 5 esperienze da manuale.
Costruire a Gaza significa partire dalle risorse locali, specie se in aree critiche e scarse risorse disponibili. Significa fare in modo di raccogliere l’acqua, riutilizzare la terra di scavo, la ventilazione naturale, il sole. Uno studio sulla capacità di apprendimento nei bambini mostra come la curva di apprendimento sia inversamente proporzionale al caldo.
Nella valle del giordano invece propone un centro di protezione delle donne. A partire dalla cultura delle costruzioni in terra cruda, introducendo innovazione su di essa, come la circolazione dell’aria sia in copertura che sotto pavimento, o il recupero delle risorse, quali acqua e gas naturali. Recuperando e tramandando dunque la conoscenza della tradizione, aggiornata all’uso di tecnologie attuali.
Oppure la proposta di strutture rapidamente smontabili per aree di guerra e di confine. Ancora una volta la semplice sovrapposizione di un doppio velo di copertura permette la raccolta dell’acqua e il suo filtraggio. Ad un costo irrisorio, visto che stiamo parlando di 4.000$.
Anche in Italia, attraverso la raccolta di fondi compiuta da confindustria e sindacati per il terremoto in Emilia si è proposta la costruzione di 2 scuole attigue a Mirabello di Ferrara, occasione per fare un workshop con 6 giovani che si sono dedicati al progetto. Una costruzione ad elementi prefabbricati per nemmeno 2 mesi di  cantiere.
Ma anche azioni non necessariamente legate a condizioni emergenziali. La stesura delle linee guida per la sostenibilità delle nuove costruzioni reversibili per Expo 2015, in collaborazione con Lombardia Ambiente,  ne è un esempio.

Giordana Ferri ricorda come il modello del fondo lombardo sia divenuto quello di Cassa Depositi e Prestiti, comunque orientato all’investimento piuttosto che al finanziamento. Questo perche fondi locali attirano altri enti ad investire su scala urbana, verso un welafare di comunità. L’esempio è il cantiere quasi terminato di via Cenni, costruito in legno, in cui i nuovi inquilini si organizzano in gruppi di acquisto su diversi servizi.

La mancanza di umanità nel costruito è un problema di formazione, che decreta il fallimento dell’architettura moderna. Cameron Sinclair ricorda che chi lavora in Architecture for humanities sono professionisti e non volontari, così come Cucinella non produce solo progetti, ma lavora con la comunità locale. Sostenibilità ma anche efficienza degli edifici, non basta colloquiare con la comunità locale, bisogna stare nella comunità. Creare lavoro, progettare modi di vedere le cose, azioni di agopuntura urbana. A Cap Town si è scelto di costruire in un parco teatro di violenza: in due anni si è giunti a1/3 di atti di violenza rispetto a prima.
sollecitato dal pubblico, racconta come ad Haiti sia stato cruciale formare tecnici locali per la ricostruzione. Conclude positivo: non avete lavoro? non c’è che guardarsi intorno

Dal pubblico Emilio Battisti il cenno a Expo riguardo a criteri di sostenibilità solleva qualche dubbio, non avendo voluto discutere la formula tradizionale di fiera rispetto invece ad una più attuale manifestazione diffusa sul territorio: sfruttare la crisi dunque come occasione per riflettere sull’impiego delle risorse.
Stefano Casciani si dice pessimista a riguardo, non esistendovi ancora, a distanza di poco più di un anno, nemmeno i progetti.
Mario Cucinella concorda, poichè si tratta di una riflessione che andava fatta prima. Le linee guida da lui stilate infatti non sono state definite obbligatorie, trasformandosi così in esercizio squisitamente estetico. Il cambiamento viene dal basso, ci vuole creatività anche per i problemi più grandi.

In conclusione il video di presentazione dei 6 progetti sostenuti da Enel nel cuore, distribuiti come abbiamo visto tra Brasile, Cile, Perù, Romania, Slovacchia e Italia.
A dire una volta di più, conclude Stefano Casciani, quanto non sia una questione ‘esotica’, ma di attualità.
Forse il passo successivo sarà ragionare sull'insostenibile patrimonio urbano esistente?

Francesco de Agostini
 

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