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Dal 15.05.2012 al 11.06.2012

Allo Spazio Oberdan, dal 16 maggio al 10 giugno si tiene una mostra dedicata a Milano, composta di fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello

IERI OGGI MILANO
Fotografie dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea
Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 16 maggio al 10 giugno 2012
orari 10-19.30, martedì e giovedì fino alle 22
chiuso il lunedì
ingresso libero

Allo Spazio Oberdan della Provincia di Milano dal 16 maggio al 10 giugno si tiene una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di fotografie interamente tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Si tratta di un vasto insieme di 170 immagini che datano dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di 28 autori italiani e stranieri, che offre  un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei), socio-economico (la Milano operaia, i giovani, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).

All’interno del vasto patrimonio fotografico conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea (1.800.000 immagini, 29 fondi fotografici, più di 600 autori italiani e stranieri), molte sono le opere che raccontano la storia sociale, i personaggi, le trasformazioni nel paesaggio della città di Milano.

Per questa mostra sono state selezionate opere da ben 13 fondi fotografici: Raccolta antologica, Federico Patellani, Lanfranco Colombo, Achille Sacconi, Enzo Nocera, Attilio del Comune, Mario Cattaneo, Paolo Gioli, Gabriele Basilico/Milano. Ritratti di fabbriche, Francesco Radino/Metrotranvia, Archivio dello Spazio, Milano senza confini, Idea di metropoli. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità  molto noti a livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori  cardine  della storia della  fotografia italiana. Questi gli autori scelti: Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Cesare Colombo, John Davies, Attilio Del Comune, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Paolo Gioli, Paul Graham (vincitore del Premio Hasselblad 2012), Guido Guidi, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Tancredi Mangano, Enzo Nocera, Studio Brogi, Federico Patellani, Tino Petrelli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Massimo Vitali, Manfred Willmann.

Per la varietà dei fondi indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti  alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il Museo.

“La mostra fotografica che proponiamo a Spazio Oberdan assieme a partner importanti, su tutti Regione Lombardia, ci consente di cogliere due importanti risultati- osserva il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano – Il primo è senza dubbio la diffusione policentrica su tutto il territorio della Grande Milano del prezioso patrimonio rappresentato dal Museo della Fotografia di Cinisello. Il secondo è il valore rappresentato dalla testimonianza del cambiamento e dell’evoluzione di Milano e del Milanese, ma non della loro Identità e Tradizione, che resistono nel tempo anche se profondamente mutate nell’aspetto. La fotografia, per sua definizione genere  profondamente evocativo, è uno degli strumenti privilegiati di testimonianza dell’evoluzione sociale, storica e identitaria di una comunità. Spazio Oberdan, che negli ultimi anni ha notevolmente ampliato la sua offerta culturale, diventa così – conclude il Vice Presidente – anche un centro diffusore dell’arte fotografica”.

Per informazioni dettagliate qui.

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