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Boldini a Villa Olmo. Como

Dal 11.03.2011 al 25.07.2011

COMO - VILLA OLMO via Cantoni 1
DAL 26 MARZO AL 24 LUGLIO 2011

BOLDINI E LA BELLE ÉPOQUE a cura di Sergio Gaddi e Tiziano Panconi

Oltre 120 opere per una rassegna monografica e tematica al tempo stesso, che presenta 60 capolavori del pittore ferrarese a fianco di 60 opere dei più importanti artisti di fine Ottocento italiano, da De Nittis a Corcos, da Zandomeneghi a Signorini, in grado di ripercorrere l’evoluzione del gusto pittorico che rappresentò quel felice periodo storico conosciuto come Belle Époque.

La mostra, curata da Sergio Gaddi, assessore alla cultura del Comune di Como, e da Tiziano Panconi, fra i maggiori esperti della pittura italiana dell’800, è ideata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e con il sostegno di Unicredit in qualità di main sponsor.

Se da un lato i 60 capolavori di Giovanni Boldini, come Mademoiselle De Nemidoff (1908), Berthe che legge la dedica su un ventaglio in piedi nel salotto, Nudo di giovane donna semisdraiata (1863), Femme au gants (1888), Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1901), permettono di gettare una luce sull’attività internazionale di uno degli indiscussi protagonisti dell’arte italiana ed europea di fine ‘800-inizi ‘900, dall’altro, le 60 opere dei più importanti artisti di fine Ottocento italiano, consentiranno di ripercorrere, a livello figurativo, l’evoluzione del gusto pittorico che si diffuse in tutta Europa e che rappresentò i cambiamenti di questo nuovo mondo, nei suoi aspetti estetici più peculiari, dall’emancipazione dell’individuo alla crescita della consapevolezza femminile.

Per l'occasione Teatro in Mostra
presenta
Café Belle Époque

Regia e Drammaturgia, Eleonora Moro
Progetto teatrale , Laura Negretti
Scenografia, Armando Vairo
Con Alessandro Baito, Laura Negretti

Una mostra è un evento che reca in se un’ampia gamma di potenzialità e di stimoli. E’ un’entità viva, in continua evoluzione, perché nel momento stesso in cui viene allestita ed apre le sue porte al pubblico inizia ad esercitare la sua influenza ed il suo fascino; stimoli emotivi ed intellettivi che agiranno in maniera più o meno forte su qualsiasi visitatore creando un magico e fragile momento di apertura, di disponibilità a “ricevere dell’altro”, una “fame” di arte e di cultura globalmente intesa. Una scintilla d’interesse, o un incendio nella migliore delle ipotesi, che la mostra è riuscita ad accendere e che dovrà proteggere ed alimentare. Dunque una mostra non è solo un punto d’arrivo, ma anche di partenza verso quello che potrebbe essere un più articolato percorso culturale.
 Prendendo avvio proprio da queste considerazioni abbiamo deciso di innestare la nostra esperienza in campo teatrale all’interno di questo delicato ma prolifico attimo di disponibilità ad apprendere. L’interdisciplinarità intesa come scambio ed accrescimento vicendevole tra discipline ed arti, solo apparentemente distanti tra loro, è un concetto che come teatranti da sempre ci affascina.
Il passo successivo è stato l’idea di creare degli spettacoli di teatro pensati e costruiti appositamente sulle potenzialità ed esigenze di ogni singola mostra, intesa come evento unico ed irripetibile. Spettacoli che siano un approfondimento alla visita della mostra, ma anche uno stimolo ad indagare altri canali culturali, creando parallelismi magari inediti, forse arditi, tra l’argomento della mostra ed altre discipline, altri campi del sapere e perché no, altre figure di artisti.

Uno spettacolo/evento parallelo ad un’esposizione d’arte, pionieri nell’idea che una pièce, creativamente fusa con la mostra, può amplificarne il messaggio e potenziarne, in uno scambio vicendevole, il valore.

Non spettacoli banalmente biografici ma allestimenti dove le suggestioni provenienti dalle opere esposte sono, e sempre saranno, l’inizio di un percorso di ricerca verso i territori dell’arte drammaturgica; una ricerca che di volta in volta ci ha portato a scegliere all’interno del percorso espositivo quegli stimoli che potessero accendere la nostra fantasia teatrale.
 

Tutte le informazioni e prenotazioni sulla mostra e lo spettacolo negli allegati

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