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Microspazi - Maxievento

Dal 16.11.2010 al 16.12.2010

Resoconto della serata di Proiezione e Premiazione dei tre migliori Videoprogetti del corso di Analisi e Progetto del giardino contemporaneo del 4 novembre 2010

Serata un po’ fuori dagli schemi tutta dedicata ai giovani per giovedì 4 novembre presso la sede dell’Ordine degli Architetti.
Raffaella Colombo, professoressa del corso di “Analisi del progetto del giardino contemporaneo”, per la valutazione dei videoprogetti degli studenti ha istituito una giuria composta da docenti del Politecnico, architetti e giornalisti. I temi affrontati durante il corso riguardano la progettazione del paesaggio negli spazi pubblici con particolare riferimento all’infanzia all’adolescenza ed alla gioventù, spazi in cui si rilevano carenze sia teoriche sia di attenzione progettuale. Attraverso un “video numero 0” presentato dalla Colombo ad inizio anno, e proiettato in sala ai presenti, è stato chiesto agli studenti di elaborare un videoprogetto liberamente interpretato, nel quale inserire la personale lettura paesaggistica del sito, i riferimenti progettuali internazionali e la loro proposta progettuale.

In apertura di serata, Franco Raggi plaude all’idea del corso che ritiene essere una proposta un po’ anomala in quanto affronta temi concreti ed eterei allo stesso tempo: problemi di città e spazi residuali che hanno destini diversi all’interno della città stessa. A questo punto è d’obbligo la parentesi di Raffaella Colombo che spiega lo scopo del corso e come si è svolto durante l’anno accademico scorso: partito dall’idea che il progetto deve avere l’uomo come elemento fondamentale del paesaggio ha cercato di tessere relazioni culturali tra i giovani mediante l’interazione delle tecnologie inserite anche negli spazi aperti. Raffaella Colobo ha lasciato la massima libertà agli studenti, convinta che le idee debbano vivere. Ribadisce che nessuno può condizionare la nascita di un’idea, al limite se ne può condizionare lo sviluppo. Chiude l’intervento ringraziando l’Ordine per la serata, che indica un segno di apertura ai giovani, e gli sponsor che li sostengono.

Ancora un po’ di suspance, prima di annunciare i tre progetti selezionati, e prende la parola il Prof. Marco Dezzi Bardeschi che elogia l’idea di una lettura attenta e costruttiva ai luoghi della città criticando però la tipologia non uniforme degli spazi considerati dagli studenti: alcuni sono spazi “perduti”, mentre altri sono spazi “deputati”. Un’altra critica che muove agli studenti riguarda il fatto che nei progetti ci sono troppe idee che distraggono. Dezzi Bardeschi invita a sviluppare la capacità di sintesi, evitando luoghi comuni, stereotipi e citazioni scontate. Nei filmati nota "molto video e poco progetto", con scarsa attenzione ai luoghi, ottima idea di partenza del corso.

Consiglia ai giovani di soffermarsi e cercare di vedere ciò che non si vede, cosa impedita invece dall’eccessiva accelerazione dei video. Secondo lui è indispensabile il tempo per poter percepire lo spazio visto che anche il tempo stesso della natura è molto lento mentre nei video il verde è spesso solo rappresentato da una citazione.

Interviene Franco Raggi in difesa dei ragazzi in quanto dice che non è colpa loro se Milano ha dimenticato il rapporto tra spazio urbano e funzione pubblica ed elenca invece 10 singolari ed utilissimi consigli per i video artisti:

1. non bisogna copiare dagli spot
2. il linguaggio di spot e tv è in preda alla banalità
3. la velocità non è la ricerca di guardare
4. la ricerca della diversità non è assuefazione al contrasto
5. il bianco è un colore
6. una cosa immobile ha un movimento mentale affascinante
7. il mimetismo è una qualità perché obbliga ad un'osservazione più attenta
8. non si è moderni perché si è schizzati
9. leggere e raccontare non è un peccato
e il decimo....
.... pena spietata al voierismo on line.....

Altra difesa agli studenti viene da Raffaella Colombo che ribadisce innanzitutto che il suo corso non è un laboratorio di progettazione e poi che i ragazzi sono stati lasciati molto liberi per poter esprimere le loro esigenze in quanto non si ritrovano e non si riconoscono affatto negli spazi pubblici. Le dà ragione la Professoressa Renata Rippa che, prendendo la parola in un breve intervento, dice di aver visto un cambiamento negli studenti che hanno visto benissimo le esigenze di tutti negli spazi di tutti ed hanno superato i vincoli giurisprudenziali degli spazi pubblici.
Ancora prima della premiazione la Colombo chiede a Raggi quale sia per lui la definizione dell’architetto e Raggi non esita a rispondere citando il codice indiano delle buone maniere dell'Architetto, una sorta di Feng Shui indiano, tratto da una recente mostra di Ettore Sottsass:

“L'architetto deve essere capace di costruire, esperto in tutti i trattati tecnici, non deve avere parti del corpo troppo piccole ma neanche troppo grandi, deve essere gentile e compassionevole senza malizia e senza invidie, musicista di buona nascita, colto in matematica e storia, l'anima serena e senza cupidigia, colto nella pittura di tutti i paesi, sincero. Padrone dei suoi sensi, assente da malattie, accurato, libero dai sette vizi, possessore di un bel nome, solido nell'amicizia. Così è colui che arriva all'altra sponda del mare della scienza della costruzione”.
E finalmente, in un clima di grande emezione per gli studenti, vengono proclamati e proiettati in sala, i tre video selezionati e premiati dagli sponsor Altis illuminazione e Antologia - Produttori e Vivaisti.
Primo classificato
LIVING BLOB: Giulia Mariottini, Marco   Galli,Veronica  Marelli   
Secondo classificato
COLLEGA-MI:  Paola Berlanda,Veronica Longoni, Martina Parati, Giulia Salvioni
Terzo classificato
MOVI-MENTO: Alison Tagliaro,Vanessa Regis, Stefano Canziani

Laura Truzzi


Commissione di valutazione Videoprogetti  realizzati dagli studenti del corso: Analisi e Progetto del giardino contemporaneo
Facoltà di Architettura civile
Politecnico di Milano

Anno accademico  2009-10


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