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Conto alla rovescia per il PGT

Dal 18.12.2009 al 25.12.2009

Dalle sezioni di Milano di "Repubblica" e del "Corriere della Sera", gli articoli sulle parole di Letizia Moratti alla discussione del Pgt nel Consiglio del 17-12

Dall'articolo di Teresa Monestiroli su "Repubblica" di venerdì 18 dicembre 2009, sezione di Milano, pag. 7

Moratti in aula: "Ecco la città del futuro"
In Consiglio la presentazione del Pgt, un terzo della maggioranza non c´è

Il Pd con Majorino promette "centinaia di emendamenti sull´urbanistica per difendere l´interesse pubblico"

«Il Piano di governo del territorio rappresenta la scelta più importante che il Consiglio è chiamato a fare. Grazie a questo piano, che nasce anche dal lavoro di chi ci ha preceduto e dalla collaborazione di tutte le istituzioni lombarde, Milano è in grado di guidare in modo nuovo il suo futuro». Il sindaco Letizia Moratti sceglie la seconda seduta del nuovo piano urbanistico - di fatto la prima di discussione, visto che martedì è mancato il numero legale - per parlare ai consiglieri di Palazzo Marino per la quarta volta dall´inizio dell´anno. E lo fa con un intervento di tredici minuti per introdurre all´aula - dove anche ieri erano comunque assenti una decina di consiglieri di maggioranza su 35 - il lavoro dell´assessore all´Urbanistica Carlo Masseroli, ringraziando il suo predecessore Gabriele Albertini e strizzando l´occhio al presidente della Provincia Guido Podestà con cui nelle scorse settimane c´è stato più di un dissapore sul tema.

Il Pgt, per il sindaco, è «uno strumento innovativo pensato per rendere la città più bella e accogliente». Una grande opportunità per costruire un futuro «volto ad assicurare nuove condizioni di vivibilità». E ancora: «Un futuro in cui i legittimi diritti dei privati saranno pienamente riconosciuti e armonizzati con i superiori diritti pubblici». Un futuro dove si costruirà solo là dove ci saranno «adeguati servizi pubblici» e in cui il «verde tornerà ad essere una caratteristica della città. Come per le principali metropoli europee».

In piedi, di fronte all´aula silenziosa e attenta, Letizia Moratti, tailleur nero e camicetta rossa, legge il suo discorso senza interruzioni. Usa più volte le parole vivibilità, verde, servizi pubblici, accoglienza, donne, anziani e bambini come se il nuovo piano fosse la formula magica che farà rinascere Milano, «una conquista irrinunciabile» per una città «laboratorio dell´innovazione urbanistica». «Costruire - conclude il sindaco - significherà valorizzare l´esistente, rigenerare le aree degradate, rispettare il territorio». Tredici minuti dopo la parola passa all´assessore Masseroli che, con «un filo di emozione», introduce quella che chiama «una riforma». «Non un aggiornamento del vecchio piano regolatore, perché abbiamo capito che non funziona più, ma una vera riforma». Sulla quale l´opposizione ha ancora molte perplessità. Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd, nel suo intervento mette in guardia il sindaco ricordandole «di maneggiare il tema urbanistico con più cautela visto che la sua famiglia ha rapporti con soggetti del mondo immobiliare» e promette «centinaia di emendamenti per difendere l´interesse pubblico». Solidale, almeno in apparenza, la maggioranza con Carlo Fidanza, vicecapogruppo del Pdl, che dice: «Gli emendamenti saranno pochi e concordati».

 

Dall'articolo di Rossella Verga sul "Corriere della Sera" di venerdì 18 dicembre 2009, sezione di Milano, pag. 5

Moratti: Pgt, svolta per la città. Riconosciuti i diritti dei privati
Palazzo Marino Iniziato in aula il dibattito sul piano urbanistico

«La scelta più importante del consiglio». Il Pd: pronti gli emendamenti

Una «svolta per il futuro». Una «conquista irrinunciabile ». Uno strumento per rendere Milano «più bella, più accogliente e più verde». Per Letizia Moratti il Piano di governo del territorio, arrivato ieri sera all’esame dell’aula dopo la falsa partenza di martedì, è tutto questo e molto altro. Per l’opposizione, invece, è un documento che necessità di parecchie correzioni: il Pd ha annunciato che presenterà centinaia di emendamenti di «contenuto».

«Il Pgt — dice il sindaco all’assemblea di Palazzo Marino — rappresenta la scelta più importante che il consiglio è chiamato a fare». E ancora: «Ci sono momenti in cui le città possono dare una svolta al loro futuro, credo che il Pgt rappresenti questa occasione». Ecco perché, ieri sera, la Moratti ha deciso di prendere posto sul suo scranno e di seguire il dibattito per oltre un’ora: è la quarta volta in un anno. L’avvio della maratona consiliare per il documento destinato a mandare in pensione il vecchio piano regolatore è per il sindaco un evento eccezionale. Non così, evidentemente, per una decina di consiglieri della maggioranza comunque assenti nonostante l’appello della Moratti.

Nel suo discorso il sindaco ha ricordato il lavoro di Albertini, ma anche quello di Provincia e Regione. Ora però è il momento dell’aula e il sindaco chiama tutti, opposizione compresa, a sentire il Pgt come proprio e a fornire contributi. «Vi ringrazio per l’apporto che fino ad ora avete già dato. E sono certa che tutti insieme, in un’ottica di dialettica che sarebbe sbagliato pensare di non avere, possiamo dare un contributo per costruire il futuro». Dopo 30 anni il consiglio si prepara a deliberare uno strumento nuovo di gestione del territorio: entro Natale è prevista la conclusione del dibattito, l’11 gennaio scade il termine per presentare gli emendamenti e per la fine del mese dovrebbe arrivare il voto. «Grazie a questo piano — insiste la Moratti — Milano è in grado di guidare in modo nuovo il suo futuro. Un futuro in cui i legittimi diritti dei privati saranno pienamente riconosciuti e armonizzati con i superiori diritti pubblici ». Il sindaco assicura che lo sviluppo immobiliare «sarà sempre collegato all’offerta di adeguati servizi pubblici». E il verde «tornerà ad essere una caratteristica della città». L’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli, è quasi emozionato: «Questa non è una delibera, è una riforma», attacca. «Stiamo immettendo nel sistema regole che lo riformano», dove la partenza di tutto «è la persona ».

Le opposizioni non si fidano. Temono che l’interesse pubblico non sia sufficientemente salvaguardato. «Faremo centinaia di emendamenti », annuncia il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino. Che non rinuncia a togliersi un sassolino dalla scarpa: «Il sindaco dovrebbe maneggiare il tema con più cautela — osserva — perché fa parte di una famiglia che ha rapporti con soggetti nel mondo immobiliare».

Le assenze

Una decina di consiglieri della maggioranza assenti in aula nonostante l’appello della Moratti I punti del documento Il Pgt sarà integrato dal piano della mobilità sostenibile e della viabilità. Pronto l’avvio del piano del Sottosuolo.

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