Dal 24.09.2009 al 30.11.2009
24 settembre 09 - La Giuria del Premio Europeo d'Architettura Ugo Rivolta 2009 proclama vincitore il progetto ungherese di Kis Péter Épìtészmuterme
Dopo il saluto di benvenuto alla Giuria, presente nei suoi membri ufficiali Pierre Alain Croset (presidente), Guillermo Vasquez Consuegra, Gyorgy Kerekes e Nicola Braghieri, viene comunicato che Giulio Barazzetta suo malgrado non è presente; gli subentra ufficialmente Antonio Borghi, membro del consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, ente banditore del premio.
La Giuria, consultate le relazioni ed esaminate le tavole decide all’unanimità di premiare il progetto numero 23 Kis Péter Épìtészmuterme, Pràter Street Social Housing (Ungheria).
Vengono menzionati, nell’ordine, i progetti 14 Giorgio Macola e Adolfo Zanetti, 48 alloggi a Forte Gazzera (Italia), 31 Javier Terrados Cepeda, 30 social dwellings Conil de la Frontera (Spagna) e 32 Agence Kagan Architecture, 83 appartamenti sociali a Port Saint Martin, Rennes (Francia).
Progetto vincitore
23 Kis Péter Épìtészmuterme, Pràter Street Social Housing (Ungheria)
L’edificio è inserito all’interno del denso tessuto residenziale del secolo scorso della città di Budapest assumendo la scala e gli allineamenti degli edifici circostanti come tema di progetto. Il proposito esplicito di non imporre la propria presenza in maniera evidente sulla cortina edilizia, composta da edifici di minore dimensione rispetto alla parcella di progetto, è affrontato attraverso la frammentazione dell’intervento in due differenti volumi. Questi, da un lato si appoggiano al muro tagliafuoco seguendo la forma dell’edificio confinante, dall’altra completano con un nuovo quarto lato una corte interna all’isolato. La facciata del corpo più lungo è arretrata rispetto al filo stradale in modo da lasciare un generoso spazio pubblico alla città. Il varco tra i due corpi si apre sul giardino interno, permettendo la vista dei grandi alberi dal marciapiede esterno. I due volumi sono tra loro collegati da esili ponti in cemento, che continuano ai diversi piani i ballatoi interni e divengono l’elemento caratterizzante l’intero intervento.
Le facciate, interamente rivestite in klinker scuro, sono segnate unicamente da balconi e da finestre, tutte di eguale dimensione. La disposizione in maniera disallineata sugli assi verticali accresce la natura solida e plastica dei corpi di fabbrica, celando la maglia regolare della struttura a pilastri. L’utilizzo di pochi e semplici materiali, duraturi e di facile manutenzione, risponde in maniera tradizionale alle esigenze di sostenibilità ed efficienza, queste intese nel più ampio arco della vita di un edificio. La distribuzione e l’impianto tipologico degli appartamenti richiama i modelli classici delle esperienze moderne europee, riprendendo da queste, con evidente coraggio, le soluzioni più radicali dei ballatoi e dei corridoi interni.
L’edificio dimostra come, con estrema sobrietà e economia di risorse, si possa rispondere in maniera ottimale alle questioni aperte dalla residenza sociale in ambiti complessi e delicati quali i tessuti edilizi ad alta densità e dal forte carattere urbano. Il progetto si pone come un riuscito modello di equilibrio tra le esigenze contemporanee e la tradizione della città europea.
Progetti segnalati
14 Giorgio Macola e Adolfo Zanetti, 48 alloggi a Forte Gazzera (Italia)
Il progetto si colloca in un’area molto delicata al margine del tessuto urbano di Mestre, tra il centro del quartiere della Gazzera e l’area verde del Forte Brendole. Il tessuto è rado, ma il sito è denso di significati e di qualità paesaggistiche interpretate con grande raffinatezza dai progettisti. Il tema della definizione del margine si materializza nell’allineamento dei corpi di fabbrica accoppiati come “sentinelle” di diversa altezza. Gli edifici stretti ed allungati a corpo singolo richiamano il linguaggio delle architetture rurali rinnovato con il ritmo alternato delle aperture verticali di varie dimensioni. L’economia della serialità non lascia spazio alla monotonia grazie all’articolazione plastica dei corpi di fabbrica che evidenzia con leggerezza il radicamento dell’architettura nella cultura del luogo e offre interessanti variazioni tipologiche nell’ultimo piano. Il tema dell’edilizia sociale trova nel decoro e nella sobrietà di questi edifici e nel loro afflato poetico una soluzione di straordinaria qualità.
31 Javier Terrados Cepeda, 30 social dwellings Conil de la Frontera (Spagna)
L’intervento residenziale costruisce la testata di un isolato in un tessuto periferico della cittadina di Conil de la Frontera. Ispirandosi al sistema di passaggi e cortili semi-pubblici che caratterizza il tessuto residenziale del centro storico, l’edificio organizza gli appartamenti sui due lati di una strada interna illuminata da piccoli patii, che crea un’interessante spazio di transizione tra spazio pubblico urbano e spazio privato delle abitazioni. All’interno dell’edificio viene così ricreata un’atmosfera urbana che favorisce la socializzazione tra i residenti. La cellula residenziale, estremamente razionale, sfrutta abilmente la presenza del piccolo patio per strutturare le piante, dividendo con chiarezza la zona d’entrata – con la cucina e il bagno affacciati sul patio – dal soggiorno e dalle camere da letto affacciate sulla strada.
32 Agence Kagan Architecture, 83 appartamenti sociali a Port Saint Martin, Rennes (Francia)
L’intervento residenziale valorizza la condizione urbana privilegiata all’entrata di Rennes caratterizzata dalla presenza del canale d’Ille et Rance. La scelta tipologica, con appartamenti stretti e lunghi distribuiti da ballatoi, offre ad ogni alloggio le migliori viste sul canale e generose terrazze. Pur nei limiti di costi dell’edilizia popolare, che hanno portato ad una forte razionalizzazione delle scelte costruttive, in particolare con l’uso di elementi in calcestruzzo prefabbricato, il progetto propone una ricca articolazione del volume che ricuce l’angolo di un isolato periferico fortemente frammentato, creando una forte presenza urbana sottolineata dal basamento commerciale su doppia altezza. La giuria riconosce l’alta qualità della cellula abitativa di base, che sfrutta in particolare l’organizzazione degli spazi di servizio e l’interessante variazione tipologica degli alloggi duplex che coronano l’edificio.
Chi volesse seguire tutto l'iter del Premio può trovarlo sul sito internet a questi link: 2009 e 2007