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Oggi il sì definitivo a Citylife - Gli architetti: andremo al Tar

Dal 03.06.2008 al 03.06.2009

Le critiche di Berlusconi alle torri non fermano la giunta Moratti I comitati-contro "Le modifiche sono insufficienti Avanti sui ricorsi" Martedi 3 giugno 2008 La Repubblica sezione Milano

A Palazzo Marino raccontano che gli avvocati abbiano lavorato fino all´ultimo per essere sicuri che quel documento fosse inattaccabile. E adesso, dopo settimane di rinvio, il Comune ha deciso che non c´è più tempo da perdere. Tanto che questa mattina la giunta si riunirà in via straordinaria per approvare la variante al progetto Citylife. E lo farà affrontando l´ostacolo più grosso: il museo di arte contemporanea firmato da Daniel Libeskind non sarà stralciato, ma dovrebbe essere approvato insieme alla variante. Per quell´opera, però, l´Ordine degli architetti aveva avvertito il Comune: «Deve essere fatta una nuova gara». E ora, con la sua presidente Daniela Volpi, conferma di essere pronto a fare ricorso: «E non perché ci piaccia, ma perché è nostro compito vigilare. Se il museo sarà di fatto realizzato con denaro pubblico siamo pronti a fare tutti i passi necessari perché vengano rispettate le leggi e le procedure italiane e comunitarie». Un ricorso, il più pesante, che andrebbe a sommarsi ai quattro già presentati al Tar dai residenti, decisi a continuare la loro battaglia.
Quello che si consumerà sarà l´ultimo atto di un percorso iniziato nel luglio 2004, quando Citylife vinse il concorso internazionale per i 255mila metri quadrati lasciati liberi dai padiglioni della Fiera. Dopo il via libera ci saranno 60 giorni di tempo per le osservazioni e, dopo un altro mese, il passaggio definitivo di fronte al sindaco e agli assessori. A quel punto l´intero piano, compresi i tre grattacieli "storti" che Silvio Berlusconi vorrebbe cambiare, potrebbe partire. I primi cantieri saranno quelli delle residenze progettate da Libeskind e Zaha Hadid. Il documento di oggi è la variante al progetto con le modifiche chieste dal Comune: la fermata della metropolitana 5, l´ampliamento del parco, più piste ciclabili, la cessione da parte di Fiera di 65mila metri quadrati.
È qui che dovrebbe essere costruito anche il museo di arte inizialmente dedicato al design e localizzato altrove. A realizzarlo sarà Citylife (40 milioni la spesa) in conto "oneri urbanistici dovuti". Un´opera pubblica a tutti gli effetti e di costo superiore a cinque milioni che, secondo le direttive comunitarie e la legge italiana, dovrebbe essere sottoposta a gara. È questo l´appunto dell´Ordine degli architetti, che nel 2001 aveva avuto ragione di fronte alla Corte di giustizia europea per il progetto del Teatro degli Arcimboldi affidato a Vittorio Gregotti senza un bando. Adesso gli architetti vogliono leggere il testo della variante e capire cosa sarà cambiato. Ma per l´assessore all´Urbanistica Carlo Masseroli il nodo è stato sciolto: «Abbiamo chiesto un parere all´avvocatura ed è emerso che il percorso amministrativo non ha analogie con gli Arcimboldi. Un museo era previsto nel piano che vinse la gara e c´è una sostanziale continuità sotto il profilo progettuale. Sostituire con nuove procedure il progetto e il progettista creerebbe solo maggiori problemi». Anche Citylife ha voluto rassicurazioni: se la vicenda dovesse arrivare in tribunale il testo del documento prevede che l´intero piano non potrà essere messo in discussione.
«Siamo indignati - dice Rolando Mastrodonato, il presidente di "Vivi e progetta un´altra Milano" - . Il nostro comitato ha già presentato due ricorsi al Tar. Valuteremo se farne uno ex novo o presentare motivi aggiuntivi a quelli esistenti. Una cosa è certa: andremo avanti anche perché tutta l´opinione pubblica è con noi».

 

GALLIONE E PIANO

Martedi 3 giugno 2008 La Repubblica sezione Milano 

 

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