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Dal 25.06.2021 al 29.06.2021

Modalità:

Webinar

Area:

Gestione della professione

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Dal 25.06.2021 al 29.06.2021


La Fondazione, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Milano, propone nei mesi di giugno e luglio un ciclo di appuntamenti tematici dedicati alla valorizzazione di abilità e competenze trasversali alla professione, curati dal docente Daniele Scaglione.

Obiettivo del ciclo:
Risolvere problemi, evitare o superare conflitti e prendere decisioni: abilità e competenze trasversali - conosciute anche come "soft skills" - che rivestono in ambito lavorativo un ruolo sempre più importante a qualunque livello e nei diversi settori. Concentrarsi e migliorare queste abilità può avere un impatto positivo all’interno di gruppi professionali e nell’organizzazione complessiva del lavoro. Leggere il cambiamento nel proprio settoreprevenire e gestire conflitti ed arrivare a prendere le giuste decisioni, coordinando un team di lavoro o esserne parte attiva esprimendo al meglio le proprie capacità: queste sono alcune delle sfide che ci si trova ad affrontare in varie fasi del proprio percorso professionale e su cui il ciclo formativo intende fornire riflessioni utili, strumenti e percorsi di approfondimento. Il ciclo è organizzato in diversi focus tematici - ciascuno della durata di 4 ore (suddivise in 2 incontri ciascuno), frequentabili singolarmente. E' visibile qui la notizia relativa al ciclo completo.

Numero massimo iscritti: 24 partecipanti.

Modalità di fruizione:
Le lezioni si svolgeranno tramite la piattaforma GotoMeeting (verrà inviato il link qualche giorno prima dell’inizio del corso). È preferibile avere una webcam per una maggiore interazione con il docente.


1° corso: 25 e 29 giugno 2021 - Problem solving - Risoluzioni di problemi | 4 cfp  -  dalle ore 13.00 alle ore 15.00
 

Obiettivi: Tutte e tutti affrontiamo problemi, ogni giorno. E tutte e tutti, nella maggioranza dei casi, li risolviamo, questi problemi. Il corso, dunque, non si pone l’obiettivo di trasferire poteri magici per risolvere qualsiasi problema, bensì di organizzare le competenze che già abbiamo, così da poter affrontare i problemi in modo più strutturato, più efficace e, sperabilmente, meno frustrante. Qui informazioni dettagliate.


Programma:

Modulo I: definizione e analisi
- Riconoscere un problema. Essere nei guai non significa necessariamente avere un problema. Neppure, avere un problema significa provare disagio. La stessa definizione di problema implica l’esistenza di una soluzione. Trovarla, poi, è un altro discorso.
- È colpa della cultura. I problemi sono tali quando inseriti in un certo contesto culturale, anzi, alle volte è il contesto culturale stesso a generare il problema. Riconoscere il modo con cui il contesto culturale definisce il problema, ci aiuta a capire da che parte iniziare per cercare la soluzione.
- A proposito di soluzione: è chiaro a tutte le persone coinvolte nel problema, quale sia la soluzione da perseguire?
- L’intuito, un alleato infido. La maggior parte delle nostre decisioni le prendiamo per intuito, cioè sulla base di un misto di sensazioni, esperienze passate, pregiudizi. È un modo di procedere assai utile, che ci consente di andare avanti, nella giornata, senza riflettere ore su ogni cosa da fare. Ma, talvolta, per risolvere i problemi, l’intuito è un ostacolo.
- Le informazioni. Cosa sappiamo, cosa dovremmo sapere e, soprattutto, cosa crediamo di sapere ma in realtà ci sbagliamo.
- Vincoli: quello che si può e quello che non si può tentare di fare, ufficialmente e ufficiosamente.
- Sospensione. È una delle cose più difficili da fare, quella di sospendere il giudizio e aspettare a buttarci nella soluzione. Ma bisogna imparare a farlo, per impostare un buon problem solving.

Modulo II: risolviamo il problema
- Flessibilità. «Io mi posso adattare a qualsiasi situazione», diciamo alle volte. Ma la flessibilità è anche se non soprattutto altro: è la capacità di cambiare strada, anche rapidamente, quando qualcosa non funziona, è il non innamorarsi di una soluzione ma tenere sempre aperta la possibilità di fare una deviazione.
- Viva la creatività. Mai sentito parlare di ‘pensiero laterale’? È una cosa un po’ new age ma è anche una delle cose che aiuta a essere creativi, nel risolvere problemi. Peraltro: la creatività non è una cosa che hanno solo i geni a cui ogni tanto parte il guizzo. È un processo produttivo come altri, che richiede impegno e che può essere allenato.
- Competenze: chi sa fare cosa? Saperlo e, di conseguenza, distribuirsi i compiti, è fondamentale.
- Ruoli: nei problemi si entra con ruoli prestabiliti, per ragioni ‘storiche’ e istituzionali. Possono aiutare, i ruoli, ma alle volte possono invece irrigidire la situazione e bloccare la ricerche delle soluzioni. - Decisioni: come si decide, quando si affronta i problemi? Meglio chiederselo, perché sennò si rischia di prendere le decisioni in modo veloce, pur di risolvere il problema in fretta, la qual cosa non è sempre una buona idea.
- Errori. I problemi sorgono, spesso, perché abbiamo fatto degli errori. E questo è semplice. Il punto è che, cercando di risolvere i problemi, si rischia di farne altri, di errori (anzi, è difficile non farne). Non è un dramma: si tratta però di capire cosa possiamo imparare, da questi errori.


Metodo di lavoro
Gli incontri saranno fortemente interattivi. Il docente proporrà esercizi, riflessioni, approfondimenti, e vedrà i partecipanti coinvolti nella condivisione della esperienza professionale (sempre, naturalmente, salvaguardando privacy e riservatezza). Questo consentirà di dare al corso una forte concretezza, evitando momenti eccessivamente teorici o comunque scollegati dall’esperienza lavorativa dei partecipanti.


Docente
Daniele Scaglione, nato a Torino 54 anni fa, lavora per SPELL, Società per Elevare il Livello di Bologna che usa tecniche non tradizionali, quali il teatro d’impresa. Collabora con Radio RAI, per il programma Wikiradio. È formatore d’aula e progettista sulle tematiche che riguardano il lavorare insieme, con una predilezione per conflitti, errori, problemi. Insomma, le cose che vanno male. Di formazione è un perito tecnico e un fisico. Ha lavorato in Fiat, nelle cooperative sociali e non, e in Actionaid. Ha fatto anche parecchie cose in Amnesty International, che però non erano un lavoro. Ha pubblicato alcuni libri, il più brutto dei quali è una storia del genocidio dei tutsi in Rwanda, il più bello parla delle costellazioni, della loro storia e dei tesori che vi si possono scorgere anche senza essere astronomi.


Costo (4 ore, suddivise in due incontri):

Architetti iscritti all'Ordine di Milano: 50,00 Euro (Diritti di segreteria e IVA inclusa).
Per usufruire dello sconto è necessario accedere all'AREA RISERVATA del sito dell'Ordine, cliccare su E-shop e, solo successivamente, selezionare il corso in oggetto

Architetti UNDER 35: 43,00 Euro (Diritti di segreteria e IVA inclusa).
Per usufruire dello sconto è necessario richiedere il Voucher mandando una mail a formazione@ordinearchitetti.mi.it

Non iscritti all'Ordine di Milano: 65,00 Euro (Diritti di segreteria e IVA inclusa).
Se non si è registrati al sito è necessario effettuare prima la registrazione cliccando QUI. Se si è già registrati accedere all'AREA RISERVATA, cliccare su E-shop e, solo successivamente, selezionare il corso in oggetto


PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Ufficio Formazione - formazione@ordinearchitetti.mi.it
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