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Quartiere Harar

Anno: 1951 - 1955

Località: Milano, S.Siro

Indirizzo: via Dessiè, via Harar, via Novara, via San Giusto

Destinazione d'uso: Quartiere residenziale

Progettista: Luigi Figini, Gino Pollini (coordinatori)

Il quartiere Harar, realizzato durante il primo settennio INA, rappresenta una chiara presa di posizione da parte della cultura architettonica razionalista nei confronti delle trasformazioni insediative del dopoguerra. Figini, Pollini e Ponti trasformano i vincoli imposti dall’INA-Casa, fra cui la localizzazione piuttosto periferica, in un’occasione per configurare un sistema insediativo caratterizzato da un disegno urbano chiaro e riconoscibile. Il quartiere è caratterizzato da una dialettica tipologica tra edifici in linea pluripiano e case unifamiliari a bassa densità, noti rispettivamente come “grattacieli orizzontali” e “insulae”. I due differenti modelli insediativi innescano un rapporto antitetico, con una duplice opposizione tra il carattere monolitico delle grandi “lame” e la molteplicità delle piccole abitazioni, tra spazio “esploso” delle prime - esperibile attraverso vedute incanalate e fondali prospettici - e spazio intercluso delle seconde - proprio della tessitura a tappeto.

 

Rispetto alla disposizione a pettine, consueta in molti quartieri razionalisti, i progettisti studiano un’organizzazione dello spazio tesa ad una maggiore dinamicità: i tipi in linea, ad eccezione degli edifici di Bottoni, Morini e Villa, sono disposti parallelamente e ortogonalmente a via Dessiè, assunta come matrice geometrica di riferimento, in modo da ottenere una figura a “turbina” imperniata su un asse vitale costituito da un percorso pedonale parallelo alla stessa via Dessiè; questo tracciato è destinato a collegare la fermata della linea tramviaria con il centro di aggregazione del quartiere in cui si trovano negozi e servizi pubblici. Il modello insediativo ha dei precedenti nelle esperienze dei razionalisti olandesi, in particolare nel piano per Pendrecht, presentato nel 1951 da Bakema al CIAM di Hoddesdon. Il quartiere fu dimensionato per accogliere 5.500 abitanti distribuiti in 942 alloggi. La superficie occupata è pari a 137.000 mq.

 

Marco Lucchini