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L'Ordine di Milano per la Giornata della Legalità

Dal 26.05.2020 al 22.06.2020

Il 23 maggio l'Ordine di Milano ha partecipato all'evento organizzato dagli Ordini di Roma e Palermo in occasione della Giornata della Legalità. Tra gli ospiti Umberto Ambrosoli

"Nell’importante e densissimo evento organizzato per il terzo anno consecutivo dall'Ordine di Roma con la collaborazione di molti altri ordini, a partire da quello di Palermo, per la Giornata della Legalità in occasione dell'anniversario della strage di Capaci, l'avvocato Umberto Ambrosoli, prima leggendoci un bellissimo articolo di Marco Vitale dedicato molti anni fa al padre Giorgio e poi attraverso i suoi interventi, ci ha fatto riflettere con profondità sul ruolo e sulla responsabilità di essere professionisti. Dalla discussione è emersa una figura di professionista che, rispondendo alla propria deontologia professionale oltre che ai principi che condivide con tutti i cittadini, possa e debba essere un presidio di legalità e un promotore di pratiche virtuose."

Queste le parole di Paolo Mazzoleni, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano, sull’iniziativa organizzata a Roma con gli Ordini degli Architetti di Roma e Palermo in occasione della Giornata della Legalità 2020, nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci.

L’incontro, tenutosi in modalità webinar, ha visto la partecipazione di numerosi Ordini italiani (oltre Milano, Roma e Palermo, anche Torino, Bologna, Napoli, Salerno e Catania) e ha affrontato il tema della responsabilità sociale delle professioni ordinamentate affinchè “la memoria non sia solo retorica, ma strumento di miglioramento”, come spiega Christian Rocchi, Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Roma.

Dal ricordo di Giovanni Falcone, con un minuto di silenzio e il collegamento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a quello dell'avvocato Ambrosoli, con la preziosa testimonianza del figlio Umberto (ospite dell'incontro), il 23 maggio si è svolto un dialogo aperto su economia, professione, sussidiarietà e costituzione, per sottolineare l’importanza della responsabilità dei professionisti nella tutela dell’interesse pubblico in Italia.

Il dibattito ha fatto emergere la necessità di intendere le professioni come baluardo di legalità, contrastando la diffusione dell’insicurezza sociale talvolta generata dal libero mercato e le scelte politiche che negli ultimi anni hanno messo a repentaglio il diritto fondamentale alla salute, come ha ricordato Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Dalle parole di Marco Vitale nell’articolo dedicato alla scomparsa di Giorgio Ambrosoli, riportato all’attenzione durante l’incontro, “Professionista è colui che sempre subordina tutto se stesso agli scopi dell’ordinamento e dell’istituzione in cui opera, allo scrupoloso rispetto delle regole, tecniche e deontologiche del suo mestiere”.

Il ruolo sociale del professionista non può dunque prescindere dal suo comportamento: etica, deontologia, doveri professionali, internazionalizzazione e presidio del territorio sono stati i temi individuati dai discussant come centrali nella tutela dei diritti garantiti dall’ordinamento costituzionale quali salute, sicurezza, qualità dell’ambiente urbano, conservazione del patrimonio nazionale storico e artistico e salvaguardia della giustizia.

 

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