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Curatela di un ciclo di serate: la proposta vincitrice

Dal 16.03.2017 al 16.04.2017

Giovedì 16 marzo si è riunito il comitato scientifico per le attività culturali e ha valutato le 17 proposte ricevute. Vincitrice 'Lost in transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano)' di Giulia Setti

Giovedì 16 marzo 2017 si è riunito il comitato scientifico per le attività culturali per valutare le 17 proposte ricevute per la call di curatela di un ciclo di tre serate di architettura. La giuria le ha esaminate tenendo presenti alcuni criteri di giudizio, tra i quali: originalità della proposta, rilevanza e attualità del tema, qualità dei relatori rispetto al tema individuato, articolazione e coerenza delle tre serate, qualità del materiale visivo, garanzia di fattibilità e disponibilità degli ospiti e relatori.
La giuria ha decretato vincitrice la curatela dal titolo 'Lost in transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano)' di Giulia Setti.

Dal testo del materiale ricevuto:
La proposta di curatela ‘Lost in Transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano)’ osserva tre condizioni significative per la pratica della professione nel contesto contemporaneo: flessibilità, rapide mutazioni e speranze (o sogni).
Flessibilità in quanto il progetto di architettura (e la pratica professionale) devono, sempre di più, essere in grado di intercettare una domanda ampia e varia, che attraversa le scale del progetto; la condizione attuale impone di declinare il progetto nelle sue forme più diverse. Il progetto di architettura è espressione di un processo che si basa e si struttura a fronte di ricerche, indagini e comprensioni delle istanze presenti.
Gli studi coinvolti nella proposta dichiarano un approccio ‘sensibile’ al progetto rispettandone il luogo e studiando, con attenzione e partecipazione, le relazioni con le condizioni contestuali: abitanti, comunità interessate, paesaggi e tradizioni.
Rapide mutazioni (e instabilità) descrivono le condizioni delle città e dei contesti contemporanei segnati da repentini cambiamenti e modificazioni di forme e spazi. In  proposto si pone l’attenzione sulle forme di intervento in contesti informali al di fuori dell’Europa: India, Sud America e Africa. Laddove mutazioni e instabilità rendono necessario ripensare agli strumenti del progetto, ridefinendo modi di indagine; luoghi in cui serve flessibilità, conoscenza dei materiali e delle risorse locali e tempi rapidi di realizzazione.
Speranze (o sogni) sono gli ideali che dovrebbero rappresentare l’essenza della professione dell’architetto, quella responsabilità etica e civile che porta a riflettere sulla necessità del progetto, sulla ‘giusta misura’ degli interventi e sulle forme di realizzazione. Speranze (e sogni) che devono guidare scelte progettuali responsabili e riconoscere l’integrazione tra discipline come una risorsa.
U-TT Urban Think Tank, banduksmithstudio, Liveinslums hanno saputo fare dell’instabilità e della flessibilità i punti cardine della pratica professionale. Mostrando come sia possibile (e quanto mai necessario) trovare strategie per lavorare in contesti complessi e frammentati dove l’architettura può rispondere a domande urgenti, può dare alloggi, servizi e nuova qualità allo spazio urbano attraverso interventi puntuali. Ciò che colpisce dei tre studi è la ‘tensione alla ricerca’ nel fare architettura: ricerca di materiali, di luoghi, di usi e tradizioni; una ricerca all’integrazione con discipline diverse volta a favorire trasformazioni consapevoli e responsabili dei tessuti urbani.
 

Graduatoria finale:
1) 'Lost in Transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano) di Giulia Setti
2) 'Interferenze. Sforzi di coesistenza tra Uomo e Natura' di Sofia Coutsoucos, Caterina Laurenzi, Anna Milani
3) 'Il luogo come materiale del progetto, esperienze a confronto' di Viola Bertini e Claudia Pirina
4) 'Visioni di architettura' di Paola Perego
5) 'Milano: Modernità, Idenitità, Tradizione' di FORM-A (Sandra Maglio Andrea Fradegrada)

La Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano ringrazia tutti coloro che hanno mostrato interesse per la call inviando le proposte di curatela.

Il comitato scientifico è composto da:
Franco Raggi, Ordine Architetti PPC della Provincia di Milano
Nina Bassoli, Lotus International 
Marco Biraghi, Politecnico di Milano
Luisa Bocchietto, Presidente eletto ICSID 2017/2019
Giovanni Piovene, PioveneFabi 

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