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La Darsena di Milano EXPO 2015

Dal 31.01.2012 al 02.03.2012

Incontriamo l’architetto Edoardo Guazzoni dopo la presentazione del progetto per la Darsena nel quadro del progetto delle vie d’acqua di EXPO 2015

A novembre 2009 pubblicavamo un approfondimento  dedicato a chiarire lo stato di avanzamento del progetto di risistemazione della Darsena, attraverso un colloquio con Edoardo Guazzoni e Paolo Rizzatto, che insieme agli architetti Jean Francois Bodin e Sandro Rossi compongono il gruppo di progettazione. Esito di un concorso internazionale vinto nel 2004, il progetto sembrava essersi arenato di fronte alle difficoltà di realizzazione del parcheggio che sarebbe dovuto sorgere al di sotto della Darsena, previsto dal Piano parcheggi della giunta Albertini. Capitolo che si avviava a chiudersi con la campagna elettorale della giunta Moratti e definitivamente sancito con la sentenza della corte costituzionale di ottobre 2011.

Il 12 gennaio 2012 il sindaco Giuliano Pisapia e l’Amministratore Delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala hanno presentato a Palazzo Marino, nel quadro del più generale progetto delle Vie d’Acqua di EXPO 2015, il piano di riqualificazione della Darsena di  Milano e dell’area contigua.

Il progetto delle vie d’acqua sarà presentato alla cittadinanza domenica 5 febbraio. Esso si compone del complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura Ovest della città, dei Navigli e della rete irrigua dell’Area Expo 2015, che resterà in eredità a Milano e alla Lombardia dopo l’evento. In tale occasione il progetto è stato presentato da Edoardo Guazzoni e dal suo gruppo.

Per questo siamo andati ad intervistarlo nel suo studio, riprendendo la conversazione interrotta a 2 anni fa.


FdeA - Ci sembrava che dopo gli incontri del 2009 non ci fossero più molte chance per il progetto. Invece ecco che riappare dopo che si era molto parlato di diverse ipotesi e progetti sia da parte della vecchia amministrazione che delle diverse associazioni che sono nate spontaneamente per porre un argine alla grave incuria in cui versa l’area da oltre 7 anni. Ci puoi raccontare cosa è successo nel frattempo?

EG – Cambiata l’amministrazione, non sono cambiati i tecnici di riferimento, i quali hanno presentato il progetto con qualche apprezzamento agli assessori De Cesaris e Boeri, riconoscendo nelle proposte del progetto di Concorso del 2004 una risposta al programma EXPO per le vie d’acqua. Con loro in tutti questi anni abbiamo mantenuto un filo, così come con le diverse Soprintendenze coinvolte.
Operativamente è stato determinante il giudizio definitivo del Consiglio di Stato di ottobre 2011 che, dando parere definitivo a favore del Comune, ha permesso di riavviare la discussione riguardo un'area di cui tutti sentono l’urgenza di recuperare. In particolare poi all’interno dei progetti di EXPO relativi le vie d’acqua, l’area della Darsena è il cruciale punto di avvio del sistema da loro immaginato.
Dopo tale data abbiamo avuto incontri con tutti i settori amministrativi coinvolti, le soprintendeze, il Consorzio Villoresi, la società di navigazione del Naviglio e MM. Ma anche le associazioni che a diverso titolo sono coinvolte nella riqualificazione dell’area: oltre naturalmente il Consiglio di Zona e il Comitato di quartiere, il Comitato Navigli Cives, Darsena Pioniera, l’Associazione Navigli, con cui abbiamo avuto un dialogo aperto e condiviso.

Cosa cambia significativamente rispetto al vecchio progetto?

A partire dal drastico taglio al finanziamento –da 26 a 17 milioni di euro- e dal rinnovato significato della navigabilità della Darsena, le maggiori trasformazioni riguardano in primis l'esclusione dei giardini di piazza Cantore e dell’area di Conca del Naviglio, quindi lo spostamento e modifica delle dimensioni del mercato comunale previsto in testa all’innesto del Ticinello su piazza 24 Maggio, con l’introduzione in corrispondenza del mercato esistente di un giardino che ospiterà manifestazioni ambulanti –quale si immagina possa essere un mercato a km 0- una volta trasferito il vecchio mercato nelle nuove strutture. Stiamo anche discutendo riguardo la sistemazione viaria su ferro della piazza, perché ci piacerebbe riuscire a confermare il tratto di Ticinello a cavallo della porta del Cagnola, che originariamente scorreva lungo le mura.

Riguardo il progetto ‘Le vie d’acqua’ predisposto dall’ufficio di progetto di EXPO, sono state richieste modifiche significative al progetto originario?

No, l'uso alla navigazione era già prevista nel nostro progetto originale. La Società Expo 2015 attuerà il progetto di tutto lo sviluppo del programma ‘le vie d’acqua’ attraverso il coordinamento dei diversi progettisti che lavorano sulle diverse aree coinvolte. Oltre la Darsena, sono infatti coinvolti il Naviglio e i vari raccordi che si congiungono con l’area espositiva, cui parallelamente saranno sviluppati ex novo o raccordati i percorsi ciclopedonali.

Consegneremo il progetto esecutivo per l'estate 2012. A tale data potranno essere bandite le gare di appalto,  mentre l’avvio dei lavori è previsto per l’inizio 2013. I lavori si dovrebbero concludere entro dicembre 2014, in modo da essere pronti per l’appuntamento con l’Esposizione Universale.

Dunque le linee principali di progetto sono confermate?

I 6 punti di qualificazione del nostro progetto si possono così brevemente riassumere:

  1. Banchina della sponda nord si conferma in pietra

  2. nuove murature con gli innesti pedonali e sulla giacitura dei vecchi bastioni di via D'Annunzio in laterizio

  3. piazza 24 maggio: modificata la giacitura del mercato, con ancora la discussione aperta riguardo l’emersione del Ticinello in funzione della deviazione dei tram sotto la porta, come avveniva originariamente.

  4. Il mercato avrà un impianto estremamente permeabile, con percorsi  passanti tra banchina verso sud, in legno come i portoni, e via D'Annunzio, e sarà in in ferro e vetro

  5. La punta del Bastione verrà attrezzata in moda da potervi accostare degli zatteroni per la predisposizione di palchi per eventi pubblici fruibili dalla banchina sud e da via Gorizia che vi si affaccia.

  6. il ponte mobile di attraversamento tra le due rive conferma la circolarità dei percorsi pedonali

  7. la testata ovest, verso piazza Cantore, verrà attrezzata con pontili galleggianti che divideranno  il giardino acquatico dal bacino navigabile, di fronte al Circolo Marinai d'Italia di Zanuso, accanto cui si conferma l'approdo per le imbarcazioni

Si conferma insomma la qualifica più propriamente nautica della banchina a sud e di passeggiata pedonale della banchina a nord, oggetto per altro di maggiori trasformazioni.
Anche il gruppo di lavoro è confermato, soprattutto l’apporto di Jean Francois Bodin sia per il verde che per il rapporto acqua città, stante la sua grande esperienza dedicata alla Senna.

Aggiornamento dunque a giugno con il progetto esecutivo   

Francesco de Agostini




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