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Arte e architettura a Milano

Dal 14.04.2009 al 14.04.2010

Oggi presentiamo i due itinerari "Arte e architettura" e "Il segreto dell'Assoluto: lo scultore Francesco Somaini e Milano", un contributo storico-critico sulla "sintesi delle arti".

I due itinerari che oggi presentiamo rappresentano un originale contributo storico-critico circa i rapporti tra arte e architettura nel contesto milanese. Il primo dei due, intitolato appunto "Arte e Architettura" e curato da Claudio Camponogara ed Elisabetta Dulbecco, si riferisce al decennio tra il 1948 e il 1958, in cui Milano ha rappresentato un vero e proprio cantiere sperimentale all’insegna di una possibile "sintesi delle arti". L'idea che pittori, scultori e architetti potessero operare in sinergia nel febbrile processo edilizio post-bellico era il presupposto con il quale gli artisti del Movimento d'Arte Concreta (Dorfles, Mannet, Munari, Soldati) avevano stretto un sodalizio creativo con alcuni professionisti "della seconda generazione" (Mariani, Menghi, Paccagnini, Parisi, Perogalli, Varisco, Zanuso) i quali, attraverso una serie di saggi e convegni, avevano cercato di conferire spessore teorico-concettuale a tale sinergia. La lezione loosiana da un lato e l'intransigenza del funzionalismo più rigido dall'altro, avevano progressivamente emarginato i temi legati alla decorazione dal dibattito architettonico e tale sodalizio cercava di operare un ribaltamento di quegli assunti, nella convinzione che "la decorazione - scrive Carlo Perogalli - non fosse proprio, o non fosse affatto, quel delitto di cui s'era detto".

Ne scaturisce una nuova e particolarissima "sintesi" che a Milano si esprime in maniera compiuta in alcuni casi significativi, quali la Casa per abitazioni ed uffici in viale Gorizia 14/16, opera di Marco Zanuso, con una grande decorazione murale in intonaco fulget di Giovanni Dova, oppure il Palazzo per uffici in via Senato 11, progettato da Menghi e Zanuso alla fine degli anni '40, con i pannelli in grès colorato realizzati da Lucio Fontana; sempre di Fontana sono le decorazioni astratte su lastre di ceramica inserite nei balconi della Casa per abitazioni in via Lanzone 6, realizzato da Vito Latis nel 1952.

In questo clima culturale, merita particolare attenzione l'attività dello scultore Francesco Somaini, il quale, in stretta collaborazione con gli architetti Ico Parisi e, soprattutto, Luigi Caccia Dominioni, ha realizzato diverse opere, raggruppate nel secondo itinerario dal titolo "Il Segreto dell'Assoluto" e curato da Paolo Campiglio. Se a volte la collaborazione tra artisti e architetti consisteva nell'individuazione di superfici e spazi che il progettista "regalava" al pittore o allo scultore, Somaini, come Fontana, tende a ribaltare tale assunto conferendo, attraverso le proprie opere, un carattere inedito allo spazio architettonico. E' il caso del "Grande Motivo" o "la Lettrice", scultura che viene collocata al centro della pianta circolare a settori di chiocciola con copertura a stella del Padiglione Soggiorno di Antonietti, Parisi e Longhi, realizzato nel 1954 in occasione della X Triennale di Milano (che aveva come tema il rapporto tra architettura, arti plastiche e produzione industriale), oppure della "Scultura per una Scala" che diventa evento plastico clamoroso e inaspettato nel vano scala progettato da Caccia Dominioni in Casa Bassetti.

Per visitare la sezione "Itinerari" del sito clicca qui.

ALESSANDRO SARTORI
STEFANO SURIANO

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All'interno del programma di iniziative culturali promosso dall’Ordine degli Architetti, gli itinerari assumono un ruolo chiave nella valorizzazione dell'architettura contemporanea e nella comprensione della città e del territorio. La città di Milano presenta nelle realizzazioni dell'ultimo secolo una linea progettuale che rimanda, se pur in modo parziale e discontinuo, al significato profondo delle forme della città. Il progetto itinerari vuole costituire uno strumento per la promozione della conoscenza dell'architettura milanese, intesa non solo come possibilità di indagare teorie e soluzioni progettuali, ma anche come il consolidamento di un ambito culturale condiviso. Tale approccio intende proporre una molteplicità di sguardi sulla città come traino alle nuove ed imminenti trasformazioni urbane, riconsegnando ai cittadini l'idea di una città come fatto collettivo.

Itinerari di architettura moderna: l'architettura moderna come descrizione della città
Progetto a cura della Fondazione dell'Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano

Coordinatore scientifico:
Maurizio Carones

Redazione:
Alessandro Sartori
Stefano Suriano

Curatori:
Marco Borsotti
Paolo Brambilla
Maria Vittoria Capitanucci
Maurizio Carones
Graziella Leyla Ciagà
Marco Lucchini
Laura Montedoro

Coordinamento attività:
Giulia Pellegrino

Ufficio Stampa:
Susanna Conte

Info: itinerari@ordinearchitetti.mi.it

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