Dal 04.12.2008 al 04.12.2009
Architetti, intellettuali e vip firmano la petizione al sindaco. La Repubblica giovedì 4 dicembre 2008 - sezione Milano
L´appello per Sant´Ambrogio "Stop agli scavi per l´autosilo"
Architetti, intellettuali e vip firmano la petizione al sindaco
Arriva a due giorni dalla festa del Santo patrono di Milano, Sant´Ambrogio, un nuovo appello in difesa di una delle piazze simbolo della città, «oggi squarciata dagli scavi per il nuovo parcheggio». Una lettera indirizzata al Comune in cui un centinaio di milanesi illustri, capitanati dall´architetto Cini Boeri da anni in prima linea per salvare la piazza, chiede l´immediata «chiusura dello scavo, ridando dignità alla basilica di Sant´Ambrogio, destinando la piazza ad esclusivo uso pedonale e limitando il traffico delle auto ai soli residenti».
«È opportuno ricordare che la basilica di Sant´Ambrogio è un importante documento, testimone del "romanico" in Europa, patrimonio artistico dell´umanità, simbolo religioso e storico, fatto erigere nel IV secolo dal vescovo Ambrogio, monumento noto in tutto il mondo per i suoi valori architettonici». Inizia così l´ultimo, disperato, appello in difesa della piazza firmato, fra gli altri, da Gillo Dorfles, Inge Feltrinelli, Luigi Caccia Dominioni, Vittorio Gregotti, Davide Rampello, Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Marco Tronchetti Provera, Gerardo Colombo, Arnaldo Pomodoro, Carlo Puri, Jacopo Gardella e Guido Martinotti.
«Purtroppo la piazza è da due anni squarciata da un lungo scavo destinato a ospitare un parcheggio sotterraneo di ben cinque piani» prosegue la lettera. Una scavo, scrivono, «abbandonato ormai da mesi, ora occupato da vegetazione spontanea e da spazzatura». E, nonostante le numerose proteste da parte non solo dei cittadini, ma anche di Italia Nostra, del Fai e del mondo della cultura per chiedere la chiusura dello scavo «nulla è accaduto. Nessuna risposta dall´amministrazione comunale. Nessuna risposta dal ministero ai Beni culturali».
E così, di fronte al silenzio delle istituzioni, i cittadini tornano alla carica per denunciare «questa grave, anzi vergognosa situazione», chiedendo «nuovamente e insistentemente che si decida subito la chiusura dello scavo». Infine ribadiscono «l´inutilità del parcheggio, non solo dal momento che ce n´è già un altro inutilizzato a poche centinaia di metri in via Olona, ma per l´incongruenza del creare parcheggi sotterranei nel centro storico, dove l´amministrazione, con il provvedimento Ecopass, cerca di dissuadere l´utilizzo dei mezzi privati».
TERESA MONESTIROLI
giovedì, 4 dicembre 2008
Pagina V - Milano