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Settimana del 6 ottobre

Dal 13.10.2008 al 15.10.2008

Rassegna stampa dei principali quotidiani nazionali e del sito Archiworld, relativa agli articoli di interesse per Milano e Provincia

La visita. Inaugurazione del Franco Parenti. «Sarà il teatro della città»
Bondi: Brera è una priorità Scala, sciopero irresponsabile
Il ministro: box in Darsena e Sant' Ambrogio, me ne occupo io

«La Grande Brera è la mia priorità». Il trasloco dell' Accademia nella caserma di via Mascheroni, il restauro e l' allargamento della Pinacoteca nella sede storica, il rilancio del museo e di Palazzo Citterio. «Ne ho parlato con il sindaco, siamo pronti a dare il via al progetto», assicura Sandro Bondi: «È fondamentale, in prospettiva Expo, come il restauro della Villa Reale di Monza». Il ministro alla Cultura arriva a Milano, ieri, per l' inaugurazione del Teatro Franco Parenti, e affronta i nodi aperti in città. La Grande Brera, per primo: «È questione di settimane la firma al decreto». Lo sciopero alla «prima» del 7 dicembre minacciato da una minoranza di orchestrali Scala? «Un boicottaggio anti-culturale, contro la stessa vocazione dei musicisti». E i timori per i tagli ai fondi per lo spettacolo? «Nessun taglio, quest' anno. Ma il contributo di privati e fondazioni diventerà strategico». Sala di via Pier Lombardo, tutto esaurito per l' étoile Luciana Savignano e il mattatore Giorgio Albertazzi. «Il Franco Parenti deve diventare "il" teatro della città, un punto di riferimento per i milanesi», sorride Bondi. È una «giornata particolare» per lui e la regista Andrée Ruth Shammah, ha il sapore della rinascita dopo le difficoltà. «Qui c' è l' anima di Milano». Progetti & rilancio. Il primo: la Grande Brera. «Diventerà un modello per i musei italiani», rimarca Bondi, sottolineando la collaborazione con Regione, Comune e fondazioni. L' ultima firma spetta sì al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ma l' accordo per liberare la caserma è già assicurato, nel cassetto. Caso Scala, poi. «Non posso pensare che s' arrivi a un blocco irresponsabile, ingiustificato e impopolare»: Bondi è «d' accordo con Borrelli», Sant' Ambrogio senza concerto è uno scandalo. Il 2 ottobre ha aperto a Palazzo Reale la mostra «Da Canaletto a Tiepolo» con le opere della collezione Terruzzi. Letizia Moratti ha proposto alla famiglia Palazzo Citterio, a Brera, come casa per la Fondazione. Il ministro Bondi dà il suo placet: «Sono d' accordo». Nonostante sarebbe, prima ancora di nascere, un piano B. Lo ricorda l' ex assessore Vittorio Sgarbi e attacca: «Ho firmato con l' ex ministro Francesco Rutelli un' intesa per ospitare la collezione a Palazzo Clerici». C' è un affresco del Tiepolo, prevede meno costi e attese. Di qui l' «errore», per Sgarbi, dell' ipotesi Brera. Altro tema scottante, i parcheggi contestati: Darsena e Sant' Ambrogio. Sono il «Pincio di Milano», hanno scritto in un appello Italia Nostra, architetti, storici dell' arte: «Va salvato il paesaggio». Il ministro promette: «Me ne occuperò». Poi si accomoda in platea, spettatore de La forma dell' incompiuto.
Stella Armando
Pagina 4
(6 ottobre 2008) - Corriere della Sera


Milano, eco-edificio di Cucinella
Presentata dall'assessore Masseroli l'operazione Duemme e Inpartner spa

Milano inaugurerà nel dicembre 2010 il primo edificio a certificazione energetica Cened in classe A con un consumo di 18 kWh per mqa, secondo la normativa Sacert 2007 della regione Lombardia. Questa considera e stabilisce che il consumo di riscaldamento invernale per edifici in classe A sia inferiore a 29 kWh per mqa e per la classe A+ inferiore a 14 kWh per mqa. Il progetto, del costo di 25-30 milioni di euro, ha alte performance di innovazione e tecnologia in ambito di sostenibilità. Studiato dall'architetto Mario Cucinella, è in mostra tutto ottobre all'Urban center in galleria Vittorio Emanuele a Milano. Dedicato al direzionale per locazioni di uffici con 12 mila mq, si insedia su un'ex area industriale, la cui bonifica e demolizione del fabbricato dismesso sono iniziate a settembre, in via Santander, nel quartiere Famagosta, prima fascia periferica a sudovest della città. L'edificio, come una palafitta futurista, ha un originale sviluppo in orizzontale su tre livelli con una piastra vetrata a V sospesa a 13 metri di altezza, appoggiata su sette basamenti di forma irregolare che delimitano una corte aperta e attraversabile con circa 4 mila mq di giardino, un piano terra disegnato quindi su linee spezzate a dare dinamicità ai percorsi pedonali e alle aree verdi.
Cristina Ciusa
Italia Oggi
08-10-2008
(dalla rassegna stampa del sito archiworld)


CityLife, via ai lavori. Case meno alte e più verde
Il Comune approva la variante urbanistica. Appartamenti da 7.500 euro al metro quadrato. I residenti: ricorso al Tar Le modifiche apportate dalla variante non toccano la cubatura, la planimetria e gli impegni economici del progetto Il nuovo metrò

Nessuna modifica ai grattacieli storti, neanche al raggio di curvatura della torre firmata Libeskind. Palazzo Marino approva l' ultimo atto di CityLife. Ieri la giunta ha votato la variante urbanistica del progetto. E la società è già pronta a chiedere i permessi per costruire. Se non ci saranno intoppi si partirà a fine dicembre. Da gennaio, invece, scattano le prenotazioni. Per il residenziale il prezzo si aggira intorno ai 7.500 euro al metro quadrato. Ma i comitati dei residenti non si arrendono e promettono battaglia a suon di ricorsi al Tar: «Le volumetrie, nonostante le nostre osservazioni, sono rimaste identiche - attacca Rolando Mastrodonato, il portavoce di Vivi e Progetta un' altra Milano - Una volta che leggeremo gli atti o riformuleremo i ricorsi già presentati o se i ricorsi sono ancora validi chiederemo al Tar la sospensiva e il giudizio di merito». La replica dell' amministrazione con l' assessore all' Urbanistica, Carlo Masseroli: «Questo è un progetto di valore internazionale. Con la variante abbiamo raddoppiato il parco, abbiamo portato la metropolitana, abbiamo abbassato l' altezza delle residenze sul perimetro dell' ex recinto della Fiera. Credo che in un momento così difficile sia importante agire tutti in modo responsabile e non incaponirsi e fermare lo sviluppo della città. Credo sia responsabile fermare questa pletora di ricorsi». Le modifiche apportate dalla variante non toccano la cubatura, la planimetria e gli impegni economici del progetto. Le novità riguardano il passaggio della linea 5 del metrò con una fermata al centro del quartiere (sotto le tre torri) e due nelle vicinanze, che dovrebbe portare una riduzione del 45 per cento del traffico generato da CityLife; la creazione di un' area commerciale in corrispondenza della fermata del metrò; la ridistribuzione delle cubature delle aree residenziali in corrispondenza di piazzale Arduino e viale Boezio; l' ampliamento del parco e l' allargamento delle vie d' accesso allo stesso in corrispondenza di piazzale Arduino e viale Boezio; una crescita complessiva del verde del 40 per cento; la calibratura delle altezze delle abitazioni che si affacciano su via Spinola e via Senofonte rispetto a quelle prospicienti. Una delle osservazioni recepite nella variante riguarda una maggiore «flessibilità» nella distribuzione di residenziale e terziario (a favore del primo). «Per il resto non ci sono cambiamenti che riguardano i grattacieli di Libeskind, Isozaki e Adid - specifica Masseroli -. Quelli sono e quelli rimangono, in altezza e curvatura». Evidentemente, questa volta le parole di Silvio Berlusconi, ferocemente critico sul «grattacielo storto» di Libeskind sono rimaste lettera morta. Maurizio Giannattasio Oltre 100 mila metri di giardini e alberi L' area a verde passa da 86.373 a 100.468 metri quadrati. Il verde aumenterà di altri 65 mila metri con la cessione di un' area della Fiera. I palazzi più bassi in via Spinola Viene abbassata l' altezza dei palazzi residenziali sul perimetro della Fiera. In particolare le abitazioni che si affacciano su via Spinola e via Senofonte Metrò, arriva la 5 ma meno parcheggi L' arrivo del metrò 5 (una fermata alle Tre Torri) comporterà una diminuzione dei parcheggi: dagli iniziali 72 mila metri quadrati si passa agli attuali 27 mila * * * Con la variante raddoppia il parco e arriva il metrò 5 Carlo Masseroli, assessore all' Urbanistica Inascoltate le osservazioni. I volumi rimangono identici Rolando Mastrodonato, comitato di zona
Giannattasio Maurizio
Pagina 3
(10 ottobre 2008) - Corriere della Sera


Citylife, da gennaio i lavori per le torri I comitati: abbiamo pronti altri ricorsi
Era l' ultimo tassello che ancora mancava. Con l' approvazione della variante urbanistica decisa ieri dalla giunta, il percorso amministrativo del progetto Citylife si è concluso. Adesso la proprietà dovrà solo presentare i permessi per costruire e all' inizio del 2009 inizieranno a spuntare sull' area dell' ex Fiera Campionaria i grattacieli di Zaha Hadid e di Daniel Libeskind e la torre di Isozaki (la più altra delle tre, che non hanno visto modificata la curvatura). I comitati di quartiere annunciano però nuovi ricorsi. E protesta anche Daniela Volpi, presidente dell' Ordine degli architetti, che aveva annunciato un' azione legale contro la decisione del Comune di dare il via libera al museo di arte contemporanea (sempre firmato da Libeskind) senza una nuova gara: «Leggeremo tutte le carte per capire se le nostre osservazioni sono state accolte, ma se sarà necessario dovremo andare avanti». Il voto approva le modifiche già decise a giugno: rispetto al piano originario si prevede un aumento del verde da 86.373 a 100.468 metri quadrati, cui si aggiungeranno altri 65mila metri quadrati grazie alla cessione al Comune di un' area di proprietà di Fiera Milano. Diminuiranno gli spazi per i parcheggi, da 72mila metri quadrati a 27 mila, grazie alla nuova fermata della linea cinque della metropolitana che diminuirà del 45% il traffico previsto. Le volumetrie complessive non vengono comunque modificate. Il museo di arte contemporanea prenderà il posto di quello che, in origine, doveva essere uno spazio dedicato al design. Per l' assessore all' Urbanistica Carlo Masseroli «il progetto non è stato toccato. Questo è un momento storico, la fine dell' iter di un piano cambiato nell' ottica del bene pubblico. Adesso chiedo a tutti senso di responsabilità: non è con ricorsi che si aiuta lo sviluppo». Ma i residenti che da anni si battono contro i grattacieli dell' ex Fiera, vogliono andare avanti. «Chiederemo al Tar - dice Rolando Mastrodonato, del comitato Vivi e Progetta un' altra Milano - l' immediata discussione nel merito dei nostri ricorsi e se partiranno i lavori chiederemo la sospensiva. Il verde è ancora interstiziale e non si capisce dove arriverà il prolungamento di via Gattamelata. Senza tempi certi per la metropolitana, poi, il quartiere sarà intasato dal traffico». Citylife presenterà entro la fine dell' anno i primi permessi per costruire. Si parte dalla parte residenziale e i primi inquilini dovrebbero entrare nelle case tra la fine del 2010 e l' inizio del 2011. Da gennaio si potrà iniziare anche a prenotare gli appartamenti, che in media verranno venduti a 7.500 euro al metro quadrato. In 1.500 avevano manifestato interesse.
ALESSIA GALLIONE
La Repubblica
10-10-08, pagina 5 sezione MILANO     


Sant' Ambrogio, la Chiesa accusa

Un cantiere fermo e una voragine a cielo aperto, piena di erbacce e di rifiuti, dove un tempo c' era un affollato posteggio fuori da ogni controllo. Sul parcheggio in costruzione di piazza Sant' Ambrogio tutti hanno detto la loro, tranne l' abate della basilica più antica della città. E così don Erminio De Scalzi, dopo due anni di immobilismo delle istituzioni, prende l' iniziativa e boccia tutti. «è tempo di decidere. Senza perdere ulteriore tempo. è cosa riprovevole il continuo susseguirsi di ordini e contrordini». Lo scrive sul bollettino parrocchiale "Una voce dalle due torri", nel numero di ottobre uscito ieri, a disposizione di tutti in chiesa. De Scalzi una sua idea sull' opportunità di costruire un garage interrato da 500 posti su cinque piani, evidentemente, ce l' ha. Ma non vuole dirla. A lui preme soprattutto che si esca dallo stallo attuale. «Non entro nel merito dell' assenso alla costruzione o meno di un parcheggio perché questo non compete all' autorità ecclesiastica - si legge nel bollettino - è compito dell' autorità civile nel rispetto delle leggi e della tutela dell' ambiente». Ma l' abate, che tutti i giorni, da due anni, si confronta con i cittadini del quartiere e di opinioni ne sente diverse, sollecita le autorità a fare qualcosa per sistemare la «voragine che ostacola la viabilità e abbruttisce una delle zone più visitate della città da parte dei turisti». La basilica di fondazione paleocristiana, dove sono seppelliti i santi martiri Gervasio e Protasio, è in effetti meta di frotte di giapponesi, russi, cinesi, armati di fotocamere. Gente che resta sorpresa vedendo l' abbandono in cui giace la piazza della chiesa. De Scalzi non vuole appoggiare il partito di chi è contro il parcheggio - residenti e comitati ambientalisti - o quello di chi è a favore - il Comune forte del parere positivo della commissione del ministero dei beni culturali chiesto dalla ex sovrintendente Carla Di Francesco. Ma spinge perché si vada in una direzione o nell' altra, perché in qualche modo venga chiusa la voragine scavata per verificare che cosa ci fosse nel sottosuolo. Gli archeologi hanno scoperto antiche tracce di uno stradone e i resti di una necropoli. Fatto quello, se ne sono andati e non si sa molto del futuro della piazza. Così De Scalzi insorge: «Se coloro a cui compete la decisione decidessero di realizzare i parcheggi - scrive - auspicherei che non si perdesse ulteriore tempo e si realizzassero nel più breve tempo possibile. Se in vece si decidesse di non realizzarli, auspicherei che venisse detto no anche a quel parcheggio a cielo aperto che, antecedentemente allo scavo, occupava e abbruttiva la piazza». Infine un auspicio: «Oso anche manifestare un sogno. La realizzazione di una piazza degna della basilica più cara a tutti i milanesi». Purtroppo, la ditta che deve iniziare a costruire il parcheggio interrato non può partire prima che si sia compiuto l' iter burocratico con l' approvazione finale del progetto partito nel 2001. Manca il via libero definitivo da quella che viene chiamata "conferenza dei servizi", un passaggio tecnico. Il Comune spera di poter inaugurare i lavori entro la fine dell' anno. Per terminare nel 2010.
ZITA DAZZI
La Repubblica
12-10-08, pagina 5 sezione MILANO     


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