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La Fiera «prenota» il centro congressi

Dal 27.05.2008 al 27.05.2009

La Fondazione dà il via libera al progetto. Masseroli: a Santa Giulia spazi inadeguati e tempi lunghi. Corriere della Sera -Cronaca di Milano - 2008-05-27

La sede al Portello. Rischia di saltare l'accordo Comune-Zunino su Rogoredo Il Comune è disponibile a rivedere la scelta della sede del centro congressi: a Milano serve una struttura da 16 mila posti
Dove sorgerà il centro congressi internazionale che Milano aspetta da anni? Al Portello, nell'area della Fiera, o a Milano Santa Giulia, il quartiere che la Risanamento spa di Luigi Zunino vuole costruire a Rogoredo? In teoria la periferia Sud è avvantaggiata: Zunino e il Comune hanno firmato una convenzione in cui il centro congressi è citato nero su bianco. Nei fatti, però, l'ipotesi Fiera è in pole position.
Ieri il consiglio generale della fondazione Fiera ha dato il via libera al progetto. Prossimo passo: bussare alla porta di palazzo Marino per chiederne l'approvazione. Visto che due centri congressi sarebbero troppi anche per Milano, il Comune dovrà scegliere. L'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli, non nasconde le proprie preferenze. «Quella della Fondazione Fiera è una proposta seria e affidabile per la città. Va tenuta in seria considerazione. Perché un centro congressi da 16 mila posti è adeguato a Milano (quello previsto a Rogoredo può ospitare 8.000 persone,
ndr.). E poi perché sarebbe realizzato in fretta. Per di più non è necessario cambiare la destinazione d'uso dell'area. Il centro congressi pensato a Santa Giulia oggi sarebbe troppo piccolo. E poi i tempi di realizzazione sono più lunghi». Tirando le somme? «Vogliamo sederci al tavolo con Zunino per discutere la questione e trovare un accordo».
Oltre al Comune anche la Camera di Commercio ha reso esplicite le sue preferenze. La settimana scorsa il presidente, Carlo Sangalli, nella sua introduzione al forum sull'Expo 2015 ha detto che le imprese milanesi hanno bisogno di un centro congressi. E che la giusta collocazione è al Portello.
Dal quartier generale di Zunino, in via Bagutta, non trapelano commenti. Si fa notare soltanto che il centro congressi era «un regalo» fatto alla città di Milano in aggiunta agli oneri di urbanizzazione. Maggiori volumetrie potrebbero compensare lo smacco? Inutile insistere, la risposta è sempre «No comment».
Certo è che, dopo essersi visto sfilare il museo di arte contemporanea dal progetto di riqualificazione delle aree Falck, ora Zunino deve rinunciare al centro congressi. «Due episodi per nulla comparabili — contesta Masseroli —. Il museo d'arte contemporanea è un'idea recente dell'architetto Renzo Piano. Il museo era già previsto nell'area Citylife». Nelle ambizioni della Fondazione Fiera, il centro congressi al Portello sarà «il più grande d'Europa». Con una sala plenaria da 6.000 posti, 61 sale modulabili da 50 a 2.000 posti, un auditorium da 1.500 posti e 5 saloni espositivi. Totale: 16 mila posti a pieno regime. Nel suo insieme l'operazione vale 40 milioni di euro, tutti a carico della stessa Fondazione Fiera. Di fatto parte del potenziale centro congressi esiste già. Si tratta del MIC - Milano Convention Centre di via Gattamelata, già oggi il più importante polo congressuale italiano, che nei piani della Fondazione andrebbe integrato con i padiglioni 5 e 6 del Portello, opportunamente riqualificati. Il via all'operazione sarebbe però subordinato a un accordo di programma con la Regione. In sostanza, la Fondazione chiede che il centro congressi di Milano non abbia concorrenti su piazza. Tanto più a Rogoredo.
Il centro La Fondazione Fiera ha dato il via libera al progetto. Nella foto i grattacieli di Citylife
Rita Querzé
rquerze@corriere.it

 

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