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CityLife fa il botto e il padiglione 20 va giù

Dal 15.05.2008 al 23.05.2008

Milano domenica 11 maggio, ore 10:08: la più grande demolizione in una metropoli europea, 500 cariche di esplosivo per 1000 chilogrammi di esplosivo.

Milano domenica 11 maggio, ore 10:08: la più grande demolizione in una metropoli europea, 500 cariche di Gel 2 per 1000 chilogrammi di esplosivo. Tempo un paio di secondi e il colosso di 230 mila metri cubi di cemento armato, 70 pilastri 2x2 (metri!) crolla fragile come un castello di carte, avvolto da un fungo di polvere biancastra. Dieci minuti dopo, rimangono solo imponenti cumuli di macerie, alti fino a 8 metri, ben visibili oltre la recinzione da Piazzale Giulio Cesare, e una sottile coltre di polvere bianca nell'aria...

E’ avvenuta così la demolizione del Padiglione 20 della Fiera Campionaria, uno degli ultimi edifici che rimanevano ancora in piedi sull’area del progetto di CityLife. “La Madonnina ha vegliato su di noi”, dichiara Guido Zappa, direttore Marketing della General Smontaggi, la società che ha curato le operazioni.
Il boato della deflagrazione è stato udito in tutta la città, che è stata ricoperta nel raggio di centinaia di metri da una leggera patina bianca, sparsa tutt’attorno dal vento primaverile.
Le cariche di gelatina esplosiva sono state piazzate nei tre piani del padiglione, praticando dei fori obliqui nei pilastri in cemento armato, facendo in modo che l’edificio implodesse su se stesso, accartocciandosi al suolo.

Completata questa operazione, rimane solo da attendere il responso del Comune circa l’approvazione definitiva alla variante del Piano Integrato d’Intervento di CityLife, che dovrebbe arrivare entro il fine settimana, anche perchè le demolizioni sono ormai completate al 90%.

Nel frattempo, chiacchierando con gli addetti ai lavori, veniamo a sapere che Liebeskind ha parzialmente “raddrizzato” il suo celebre grattacielo storto, non sappiamo se in seguito alle critiche oppure se, più banalmente, in seguito ad una verifica dei calcoli strutturali.
Immutati naturalmente i programmi dell’operatore di concludere i lavori entro il 2014, più che mai ora che Milano si è aggiudicata l’Expo 2015.
Staremo a vedere.

Chiara Odorizzi e Alessandro Sartori

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